VI Campionato Europeo di Calcio Italia 1980

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Storia della Competizione[modifica | modifica sorgente]

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La formula degli Europei del 1980 cambiò radicalmente rispetto a quella delle precedenti edizioni. Anzitutto il Paese organizzatore fu designato ancor prima dell'avvio delle qualificazioni e la sua nazionale fu ammessa d'ufficio alla fase finale. L'Italia, per ottenere la manifestazione, batté la concorrenza di Inghilterra, Germania Ovest, Olanda, Svizzera e Grecia. Le altre nazionali si affrontarono in gironi di qualificazione da cui uscirono le ulteriori 7 qualificate alla fase finale.

Poche sorprese nelle qualificazioni a cui partecipano 32 nazionali suddivise in sette gironi (3 da 5 squadre e 4 da 4 squadre). Praticamente tutte le Nazionali di un certo peso riuscirono a conquistare la qualificazione alla fase finale. L'Inghilterra riuscì a vincere sette partite su otto, Spagna e Germania Ovest superarono agevolmente i loro impegni. Solo i vicecampioni del mondo dell'Olanda soffrirono più del previsto, vincendo a fatica l'ultima partita contro la Germania Est. Passarono il turno anche Belgio e Cecoslovacchia, sconfiggendo rispettivamente Scozia e Francia. L'unica sorpresa fu l'eliminazione dell'Urss, che mancò la qualificazione a vantaggio della Grecia nel gruppo 6. Per gli ellenici si trattava della prima qualificazione alla fase finale di una competizione internazionale. Gli azzurri, già qualificati in quanto Paese organizzatore, furono inseriti nel gruppo 2 della fase finale, assieme a Belgio, Inghilterra e Spagna. Per la prima volta nella storia del campionato europeo, partecipano alla fase finale otto squadre, divise in due gruppi. I primi due turni del gruppo A vennero giocati a Roma e Napoli, mentre quelli del gruppo B a Milano e Torino. Le sedi vennero poi invertite tra i due gironi per l'ultimo match. Vi furono anche degli incidenti, causati dagli hooligans inglesi prima della partita tra Inghilterra e Belgio, più in generale l'Italia attraversava un periodo piuttosto particolare della sua storia calcistica. Lo scandalo del calcioscommesse era ancora fresco, con Bearzot che aveva dovuto fare a meno, tra gli altri, di Bruno Giordano e Paolo Rossi. Questo portò ad una manifestazione la cui cornice di pubblico fu modesta: nonostante il buon risultato ai mondiali del 1978 in Argentina, la gente era ancora troppo scossa dalla portata dello scandalo per avvicinarsi con fiducia al calcio. La Germania Ovest si aggiudica il gruppo 1, davanti a Cecoslovacchia, Olanda e Grecia, mentre nel gruppo 2 è il Belgio a precedere l'Italia per maggior numero di gol segnati: subito dietro Inghilterra e Spagna. Il portiere Schumacher, il terzino destro Kalz, il libero Stielike, le mezze punte Schuster e Muller, oltre agli attaccanti Rummenigge e Allofs, sono le stelle di quella Germania Ovest che fa esordire nella gara contro l'Olanda un giovane che avrebbe tenuto banco ancora per una quindicina d'anni. Lothar Matthaus.

Ma a decidere la finale dell'Olimpico con il Belgio dell'estroso portiere Pfaff è il centravanti dell'Amburgo Horst Hrubesch, che realizza una doppietta con il gol vittoria ad un minuto dalla fine. Ancora Matthaus. Per il calcio italiano, ancora sconvolto dalla vicenda scommesse, la delusione è cocente: gli azzurri di Bearzot non vanno oltre lo 0-0 in semifinale contro il Belgio e devono dunque accontentarsi della finale per il terzo e quarto posto a Napoli contro la Cecoslovacchia. Dopo l'1-1 nei tempi regolamentari e nei supplementari, si va ai calci di rigori, con una lotteria davvero estenuante. Il diciassettesimo penalty tocca a Fulvio Collovati, che però sbaglia.

Nessun giocatore biancoceleste convocato