Tagliacozzo Arnaldo
Difensore, portiere e podista.
Gioca con la squadra titolare e in quella riserve nel 1917/18 e nel 1918/19. Nel 1923/24 gioca nella II Divisione Laziale, con il Balilla. Figlio di Davide Tagliacozzo, negoziante, e Eleonora Sabatello nacque a Roma l'8 novembre 1901 in Via Santa Maria del Pianto n. 10. Coniugato con Lina Zarfati, gestiva una sartoria su misura in via Salaria dove aveva anche la sua dimora al civico 174. Arrestato a Roma (Roma) nel febbraio 1944 fu prima inviato a Fossoli e poi deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Non è sopravvissuto alla Shoah. Viene dato come morto presunto il 3 febbraio 1944, data convenzionale che coincide con il giorno del suo arresto a Roma.
Cresciuto nel vivaio della Lazio, giocò nella 3^ squadra biancoceleste nella stagione 1921/22. In quella successiva militò nel Balilla. Durante la 1^ Guerra Mondiale aveva partecipato in maglia biancoceleste anche alle rare gare di mezzofondo che si riuscivano ad organizzare a Roma. Con la fine della Grande Guerra l'attività sportiva riprese vigore e Tagliacozzo ne fu uno dei protagonisti. Allenò intorno al 1937 la squadra del Centocelle vincendo il campionato di categoria. Sua figlia Ada, classe 1935, venne catturata il 16 ottobre del 1943 e subito uccisa al suo arrivo ad Auschwitz. Una scuola di Roma situata al Laurentino porta il nome della bambina.
Si ringraziano le famiglie Dell'Ariccia e Tagliacozzo per le notizie fornite.
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