Sabato 7 settembre 1996 - Bologna, stadio Renato Dall'Ara - Bologna-Lazio 1-0
Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1996/97 - 1ª giornata - Bologna-Lazio 1-0
BOLOGNA: Antonioli, Tarozzi, Torrisi, De Marchi, Paramatti, Magoni, Bergamo, Marocchi, Kolyvanov (66' P. Bresciani), Andersson (84' Pavone), Fontolan II (75' Nervo). n.e. Brunner, Scapolo, Olivares, Seno. All. Ulivieri.
LAZIO: Marchegiani, Gottardi (46' Negro), Fish (84' Baronio), Chamot, Nesta, Fuser, Marcolin, Nedved, Rambaudi, Casiraghi, Protti (46' Signori). n.e. Cudicini, Franceschini, Grandoni, Piovanelli. All. Zeman.
Arbitro: Sig. Trentalange (Torino).
Marcatori: 35' Fontolan II.
Note:ammoniti Nesta, Casiraghi, Fontolan, Chamot, Bergamo. Calci d'angolo: 4- 3. Esordio in serie A per Mark Fish classe 1974, Pavel Nedved classe 1972, Tarozzi, Paramatti, Bergamo e Nervo.
Spettatori: 31.267 fra paganti e abbonati, incasso £. 1.169.264.000.
Dopo cinque anni di sofferenze, il Bologna rimette i piedi in A con la paura del capitombolo immediato, ma le lentezze laziali ne consentono l'ambientamento fino al tripudio, che quel gol vincente, firmato da Fontolan, nemmeno illustra. E lo stupore, nello stadio da incasso record, deriva soprattutto dal fiacco 4 3 3 zemaniano, come se certi draghi andati via (Di Matteo, Winter, Boksic) pretendessero subito d'essere rimpianti. Precipita quindi nel "flop" l'avvio d'una sfida forse impossibile, secondo la quale Zdenek esprimerebbe meglio il proprio talento, affidandosi a esecutori devoti, trasformabili in fulmini di guerra grazie allo spartito offensivo. Che anzi, recitata attraverso il passo moviolato del regista centrale Marcolin, l'omelia dell'aggressività spettacolare frutta un solo tiro esalato (Nedved) dopo 47 minuti; e la prima azione verticale arriva al 60', quando Fuser pesca Casiraghi. Due segnali fra l'imperversare rossoblu, reso via via indigesto dal prevalere a centrocampo, laddove Marocchi si avvale di incontristi tosti tipo Magoni o Bergamo; e della superiorità numerica che tanto gli esterni (Tarozzi e Paramatti), quanto Kolyvanov garantiscono nelle situazioni offensive. Tuttavia il Bologna ha bisogno di tre sprechi per annullare l'emozione e spostare le rifiniture dal dilapidatore Andersson al sorprendente Fontolan, riciclato punta fissa dopo troppi vagabondaggi in ruoli sempre diversi.
Ulivieri azzecca la partita riesumando l'antico estro realizzativo dell'ex interista e al culmine di un ribaltamento, basta lo scambio volante per stanare Chamot. Deliziosa palombella rientrante e la testa di Fontolan prende controtempo Marchegiani. Pare il minimo castigo addosso a una formazione senz'anima, presuntuosamente partita con Signori panchinaro. No, non è un abbaglio, pure se i malumori dell'intervallo imporranno a Zeman di riassimilare il bomber più amato dai sostenitori biancocelesti. Troppo tardi. E la correzione mortifica ovviamente Protti, stralunato dall'obbligo di mimare "Beppe gol" sul versante sinistro, senza buttare lì uno spunto scoperchiante, senza aiutare il lottatore Casiraghi. Facile allora evidenziare gli squilibri determinati dall'ultima campagna di Cragnotti. Perché, oltre l'indubbio smantellamento, i presunti campioni superstiti affollano il parco attaccanti, mentre difesa e centrocampo schierano elementi impresentabili (Fish, Marcolin) o comunque non adatti a un club di ambizioni dichiarate (Gottardi e Nedved). Il Bologna s'esalta. Il Bologna appare ingigantito sullo sfascio laziale, che proprio Zeman ammetterà candido: "Avevo sopravvalutato la condizione fisica dei miei ragazzi. Siamo indietro e dovremo lavorare ancora molto. Mancava perfino un minimo di concentrazione". Osservazioni sacrosante, anche se il precettore boemo dimentica le proprie responsabilità. Imborghesito ? Prigioniero dell'utopia ? Sacchi, presente sugli spalti, preferisce tacere per amore di parrocchia zonarola. Resta apprezzabile l'orgoglio di Rambaudi e Signori riversato nel finale, quasi tentassero di riprodurre un po' dell'epopea zemaniana. Dove sono finite le organizzazioni che apprezzammo specie a Foggia ? Marocchi e Bresciani, subentrato a Kolyvanov, potrebbero fare 2-0 nei ribaltamenti, favoriti da oppositori impegnati d'orgoglio al rischiatutto. Poi, imbeccato da Rambaudi, "Beppegol" si vede annullare il pareggio per fuorigioco dubbio.
Le esplorazioni televisive accerteranno a fatica, ma pure moralmente il Bologna stramerita i tre punti. Ma al primo giorno di campionato è già tempo di violenza: feriti due tifosi della Lazio, 22 quelli identificati per una sassaiola, mentre uno sarà denunciato, per aver sparato un razzo da dentro un pullman contro un'auto della polizia. E grande paura c'è stata nello stadio, quando un razzo, partito dalla curva laziale, è caduto proprio ai piedi di un bambino. Un pessimo modo di cominciare.
Fonte: Corriere della Sera articolo a firma di Franco Melli.