Sabato 2 aprile 1988 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Lecce 0-0

Da LazioWiki.

Stagione

Turno precedente - Turno successivo

2 aprile 1988 - 27 - Campionato di Serie B 1987/88 - XXVII^ GIORNATA

LAZIO: Salafia, Marino, Beruatto, Pin, V.Esposito, Piscedda (76' Caso), Savino, Acerbis, Galderisi, Muro (80' Rizzolo), Monelli. A disp. Fiori, Brunetti, Camolese. All. Fascetti.

LECCE: Terraneo, Miggiano, Baroni, Enzo, C.Perrone, Limido, Moriero (81' Levanto), Barbas (68' Parpiglia), F.Vincenzi, Raise, Vanoli. All. Mazzone.

Arbitro: Sig. D'Elia (Salerno).

Note: cielo coperto, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Marino, Limido, Esposito e Barbas. Calci d'angolo: 9-1 a favore della Lazio

Spettatori: 50.000 circa con 36.677 paganti e 9.815 abbonati.

Alcuni ritagli di giornale sulla partita (Gent.conc. Giovanni Pantano)

Un sabato di Pasqua dal sapore agrodolce per la Lazio e per Fascetti, che negli spogliatoi se la prende con il cronista di "Paese Sera" per le critiche ricevute in settimana. Contro il coriaceo Lecce targato Mazzone finisce con uno 0-0 che certo non soddisfa i cinquantamila dell'Olimpico. La sfida era annunciata come una sorta di anticipo di serie A, nel giorno in cui la serie maggiore era a riposo, ma la realtà del campo ha visto gli ospiti alzare semplicemente un muro davanti a Terraneo senza che il Muro laziale riuscisse a trovare il pertugio giusto per illuminare verso il gol le due evanescenti punte Galderisi e Monelli. Particolarmente assente quest'ultimo, tenuto a bada da Baroni, mentre il Nanu ha finito per girare a largo dall'area e a cercare più la rifinitura che il tiro in porta. Così è stato proprio Muro il più pericoloso, costringendo il portiere ospite a un paio di ottimi interventi. E bene se la sono cavata sia Pin che Acerbis a centrocampo, senza però che la costruzione fosse pari alla rifinitura. Anche Marino si è spesso proiettato in avanti a fungere addirittura da guastatore aggiunto in area leccese ma Terraneo non ha corso pericoli eccessivi. Lo spavento vero se lo è preso piuttosto Salafia nell'unica occasione, al 12' della ripresa, in cui il Lecce ha azzeccato il contropiede: Vincenzi è partito di gran carriera, ha superato di slancio Marino e si è presentato davanti al portiere biancoceleste, che ha risposto in tuffo ma sui piedi di Moriero che a sua volta ha calciato contro il palo. Incredibilmente nessuno è riuscito a spazzare via e la carambola ha favorito Barbas in mezzo all'area, ma il tiro dell'argentino, ostacolato involontariamente dall'ex laziale C.Perrone che aveva preso parte al contrassalto, è finito centralmente tra le braccia del portierino biancoceleste. Da quel momento, forse per il grande rischio corso, la Lazio ha giocato in maniera più guardinga e per gli ospiti difendersi fino allo scadere è stato più facile. La classifica resta cortissima alle spalle di Bologna e Atalanta.



Risultati e classifica dopo la 27 giornata del campionato di Serie B 1987/88