Primo Giancarlo
Polisportivo. Nato a Roma il 4 novembre 1924 e deceduto a Civita Castellana (VT) il 27 dicembre 2005.
Studente del liceo Mamiani pratica il calcio e la pallacanestro. Si applica poi al nuoto nei primi anni Quaranta e con la Lazio partecipa ad alcune gare di fondo sul Tevere. All'indomani della Liberazione di Roma divide la sua passione sportiva tra la pallanuoto e la pallacanestro. Fa parte della squadra B biancoceleste di waterpolo e contemporaneamente è uno dei giovani rampanti del basket romano. All'Apollodoro è uno dei protagonisti delle sfide contro i militari americani di stanza nella Capitale. Entra nei quadri dell'Indomita dove incontra esperti giocatori un tempo inquadrati nella Lazio come Tambone, Palermo e Lovari. Vince il Campionato Romano nel 1945 e l'anno seguente viene chiamato da Francesco Ferrero a giocare nella gloriosa Ginnastica Roma. L'amore per la piscina non tramonta neanche quando la nazionale di pallacanestro lo convoca per gli Europei del 1947. Disputa tre campionati di pallanuoto con la Lazio non riuscendo però mai a debuttare in prima squadra. Con la Ginnastica Roma è protagonista di grandi stagioni; in nazionale è un punto fermo. Partecipa alle Olimpiadi di Londra nel 1948 e quindi agli Europei di Parigi. Chiude la sua avventura azzurra con un bronzo ai Giochi del Mediterraneo ad Alessandria d'Egitto nel 1951. Trentasette sono alla fine le sue presenze in Nazionale. Nel 1952 accetta di diventare allenatore-giocatore per la Lazio Pallacanestro per la quale aveva gareggiato in prestito alcune estati prima in occasione del Torneo di Roseto degli Abruzzi.
Malgrado buone stagioni non riesce nell'intento di riportare la società nella massima serie e nel 1956 passa alla guida tecnica della A.S.Roma. Dal 1960 e per tutto il decennio è assistente del Professor Paratore, head coach delle Nazionali azzurre. Nel 1969 assume le redini della Nazionale, un incarico che lo vedrà al timone per ben undici anni. Nel suo palmarès figurano due bronzi agli Europei (1971 e 1975), mentre per due incredibili beffe perde per un soffio il podio alle Olimpiadi di Monaco (1972) e ai Mondiali nelle Filippine del 1978. Il suo nome si lega alle prime storiche vittorie con gli Stati Uniti nel 1970 e con l'Unione Sovietica nel 1977. Terminata l'esperienza con gli azzurri ritorna ad allenare i club. Dopo un periodo a Livorno, conquista a Cantù (1983) una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. In seguito allena a Gorizia chiudendo la sua attività alla Virtus Roma nel 1989. Il suo nome entra di diritto tra i grandi della storia della pallacanestro. Giocatore intelligente e generoso, allenatore severo negli allenamenti e teorico degli schemi, soprattutto di quelli della difesa dove viene considerato una delle massime autorità. Nel 1998 ottenne la Stella d'oro del C.O.N.I. per meriti sportivi e nel 2007 è stato inserito nella Hall of Fame della F.I.B.A.