Mercoledì 28 novembre 2001 - Siena, stadio Artemio Franchi - Siena-Lazio 0-1
Turno precedente - Turno successivo
28 novembre 2001 - 2975 - Coppa Italia 2001/02 - Ottavi di finale - gara di ritorno
SIENA: Gianello, Rahozhkin, Mignani, Mandelli, Radice, Sciaccaluga (72' Balzaretti), Passoni, Argilli, M.Rossi (62' Scalzo), Zampagna, De Cesare (46' Pagano). A disposizione: F.Rossi, Misso, Battistelli, Digmelasvili. Allenatore: Papadopulo.
LAZIO: Marchegiani, Negro, Nesta, Mihajlović, Favalli (69' Gottardi), Poborsky (61' Stankovic), D.Baggio, Fiore, Mendieta, Crespo (52' Kovacevic), C.Lopez. A disposizione: Concetti, Couto, Giannichedda, Liverani. Allenatore: Zaccheroni.
Arbitro: Sig. Dondarini (Finale Emilia).
Marcatori: 24' Crespo.
Note: Ammoniti Rossi e Poborsky. Espulso Scalzo all'88'.
Spettatori: 7.000.
Ancora Crespo. La Lazio di Zaccheroni si qualifica ai quarti di coppa Italia grazie alla gran botta da 30 metri dell'argentino nel primo tempo, che chiude i conti dell'andata (lui stesso, allora, aveva segnato la doppietta del 2-1 laziale). Ora a Zac toccherà il Milan, e sarà un amarcord. La partita non è senza storia, comunque. Anzi, ne ha molte da raccontare. Intanto, sulla panchina del Siena va Papadopulo nonostante l'esonero del pomeriggio e la sostituzione con Guerini. Decisione che il presidente Goti ha preso in pieno accordo con i vertici cittadini, e comunicata ai tifosi in una pubblica assemblea, tanto che la temuta contestazione allo stadio si risolve in uno striscione polemico contro "società e istituzioni". Ma certo Papadopulo ieri era di fatto un allenatore delegittimato. Al via, poi, un giallo che evoca fantasmi torinesi. I tifosi laziali pensano bene di celebrare il fischio d'inizio con fumogeni, che si trasformano in nebbia spessa e stagnante: l'arbitro Dondarini è costretto a sospendere la gara dopo 3' e si ricomincia dopo 43'. Il resto è calcio giocato, che dice di una Lazio lucida e concreta e di un Siena bello e per niente arrendevole, nonostante tutto. Il che rende più saporita la vittoria della squadra di Zac.
Rossi, sulla fascia destra, si porta spesso a tu per tu con Marchegiani (al 23' e al 35', per esempio), Argilli a centrocampo comanda le operazioni e al 31' costringe il portiere laziale a una deviazione sopra la traversa. Marchegiani sostituisce Peruzzi infortunato, reaparecido invece Mihajlovic, al rientro volonteroso - dopo tre mesi. Gli altri, Mendieta, Fiore, Lopez, sono osservati specialissimi, causa le bocciature del campionato. Lo spagnolo, schierato sulla fascia sinistra all'inizio e poi a destra, delude come troppe altre volte; Fiore, comunque in ripresa, svolge un compito diligente ma senza mai illuminare; Lopez si batte, ma è ancora più fumo che arrosto. Nella ripresa Zaccheroni preserva Crespo da altre fatiche e mette in campo un altro di quelli che giocano poco, Kovacevic, che si fa notare per un bel pallonetto. Intanto ormai la Lazio appare padrona del campo, e avviata senza sussulti (unico brivido, ma per il Siena, l'espulsione di Scalzo al 45') al suo quarto contro il Milan. Alla fine, il presidente Sergio Cragnotti è soddisfatto: "Gara non esaltante, ma va bene così. Crespo è il miglior centravanti del campionato. E con questa difesa andremo avanti, ne sono sicuro". Meno telegrafico Zaccheroni: "Abbiamo faticato, soprattutto a giocare di rimessa. Meglio il secondo tempo. Mendieta? A sinistra è andato un po' a vuoto, a destra nella ripresa è andato meglio. Il Milan? Avrei preferito il Cittadella, vorrà dire che faremo un buon incasso".