Lunedì 19 agosto 1974 - Modena, stadio Braglia - Modena-Lazio 1-2
Amichevole precedente - Amichevole successiva
19 agosto 1974 - Amichevole pre-campionato 1974/75
MODENA: Geromel, Piaser, Matricciani (83' D'Amico), Bellotto, Gibellini, Marinelli, Colombini (46' Blasig), Mazzoli (66' Zanardello), Boscolo (70' Failli), Zanon, Gravante. All. Galbiati.
LAZIO: Pulici, Petrelli, Martini (46' Inselvini), Wilson (46' Polentes), Oddi, Nanni (46' Borgo), Garlaschelli (50' Franzoni), Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi (75' Tripodi), D'Amico (75' Badiani). All. Maestrelli.
Arbitro: Sig. Prati di Parma.
Marcatori: 15' Chinaglia, 32' Gravante, 78' Chinaglia.
Note: ammonito Frustalupi per comportamento irregolare. In tribuna Luca Montezemolo, il presidente del Bologna Conti, il Ds Ferrari e l'allenatore Pesaola.
Spettatori: 10.000.
Nonostante i salatissimi prezzi d'ingresso (una tribuna costava 6 mila lire, un posto in curva 2500 lire) quasi 10 mila persone hanno affollato le gradinate dello stadio di Modena per assistere alla partita che i campioni d'Italia della Lazio hanno disputato contro la squadra locale. Quando l'altoparlante ha annunciato la formazione della squadra biancoazzurra, sono volati i primi, sonori fischi, che costituiscono ormai un'abitudine in tutti gli stadi d'Italia, all'indirizzo di Chinaglia. L'ostilità del pubblico è proseguita nei primi minuti di gioco, finché, al 16', gli stessi tifosi emiliani sono stati costretti ad applaudire lo strepitoso gol dell'attaccante biancoazzurro che ha aperto le marcature della serata: Chinaglia raccoglieva quasi a metà campo la respinta corta di un difensore, si portava in area e, dopo aver fatto fuori due avversari, con una finta, centrava il bersaglio superando il portiere in uscita.
La rete laziale è arrivata dopo che ii Modena, guidato da un vivacissimo Zanon, era riuscito a creare più di un pericolo alla difesa biancoazzurra che tuttavia è apparsa abbastanza sicura con Wilson e Oddi. Al 25', con un tempestivo colpo di tacco. Chinaglia pescava alla perfezione Garlaschelli il quale indugiava troppo fallendo la facile occasione. Fra i biancoazzurri anche stasera il migliore è stato Re Cecconi che ha cucito il gioco a centrocampo con assidua continuità. Decisamente in ombra, invece, sono sembrati Frustalupi, D'Amico e Garlaschelli e tutto il meccanismo ha finito per risentirne. Intanto il Modena, sollecitato nell'orgoglio dal confronto con la squadra campione d'Italia, continuava ad attaccare caparbiamente ed al 32' riusciva a riequilibrare le sorti fra l'entusiasmo dei suoi sostenitori: scendeva sulla destra Mazzoli il cui cross veniva leggermente deviato da Wilson proprio sulla testa dello smarcatissimo Gravante il quale insaccava da corta distanza. Ai campioni saltavano i nervi e Frustalupi si faceva ammonire per proteste.
Al 44' un gran tiro di Boscolo obbligava Pulici a una difficile parata a terra e il tempo finiva fra gli applausi del pubblico all'indirizzo del Modena che aveva retto con disinvoltura lo scontro con i laziali apparsi in regresso rispetto alle precedenti partite. Anche nella ripresa le azioni migliori le ha fatte vedere il Modena che a tratti ha addirittura dominato i campioni d'Italia. Al 58' un gran tiro dal limite scagliato da Gravante veniva bloccato con una certa difficoltà da Pulici. Al 71', in un affannoso tentativo di spezzare un contropiede modenese, Inselvini passava arditamente indietro la palla che superava Pulici, colto in contropiede, e centrava la traversa. A parte l'opaca serata in cui è incappato il complesso di Maestrelli. è nato il sospetto che la squadra campione non abbia riserve valide per sostenere il peso di un campionato d'avanguardia. Ma queste sono solo impressioni nate in queste prime partite che non offrono precise indicazioni. Tuttavia al 77' ha pensato Chinaglia a dissipare eventuali polemiche che avrebbero provocato un risultato parzialmente negativo, siglando la rete del due a uno con un formidabile tiro dal limite. La Lazio, alla fine, l'ha spuntata sulla scorbutica avversaria, ma non è riuscita a dissipare alcune ombre sconcertanti.
Fonte: La Stampa