Lazio Club Velletri
Riportiamo la storia del Lazio Club Velletri raccontata da Roberta Palumbo in esclusiva per LazioWiki:
Velletri, popolosa cittadina dei Castelli Romani, vanta da sempre, la storia di roccaforte e feudo biancoceleste.
Un vero e proprio Club che rappresentasse ufficialmente la fede sportiva di un’intera cittadina, nacque solo nell’ottobre del 1976, due anni dopo il primo scudetto della Lazio.
La tifoseria locale si organizzava, nel seguire la squadra, fino ad allora solo su iniziativa personale e fu solo la costituzione di un Club, ufficialmente riconosciuto, che diede modo nel tempo, di accentare interessi comuni , unire , conoscersi e farsi conoscere a Roma ed ovunque si andasse in trasferta, avendo così anche una sua connotazione ben definita e voce ufficiale all’interno dell’ AILC (Associazione italiana Lazio Clubs), al pari di altri Clubs, già iscritti da tempo. La sua costituzione, fu solo la debita conclusione di quanto la passione sportiva di un gruppo , possa far tanto, tantissimo per molte, moltissime persone, nate e cresciute con DNA biancoceleste. Il Lazio Club Velletri, venne ufficialmente inaugurato nell’Ottobre del ’76, alla presenza del Dott. Angelo Lenzini e Gino Camiglieri, accolti dall’appena eletto Presidente del Lazio Club Velletri, sig. Mario Vecchi. Quella sera in rappresentanza della S.S.Lazio, intervennero anche i giocatori Pulici, Agostinelli , Ammoniaci e Manfredonia , festosamente dai tifosi di ogni età, con preziose targhe di benvenuto. Non mancarono omaggi tipicamente veliterni come il rinomato vino dei suoi rigogliosi vigneti, in dono ai graditissimi ospiti .
Subito dopo il taglio del nastro inaugurale dei locali, si svolse una cena per festeggiare l’evento,in uno dei ristoranti più noti di Velletri il cui proprietario , di fede laziale, offrì spumante a iosa per l’avvenuta inaugurazione dello storico Club nei locali di Via del Campo Sportivo. Il Club venne poi trasferito in quelli di Vicolo Giorgi, nel centro della città , per essere più facilmente raggiungibile da tutti i tifosi, vicino alla centralissima P.zza Cairoli.
Intere famiglie vennero coinvolte nella gestione del Club dove una volta accolti, si potevano gustare tipici dolci casalinghi, dono delle mamme, nonne e zie degli iscritti, inoltre, venivano cucite bandiere e piccoli gadgets da distribuirsi agli iscritti, durante il viaggio in trasferta al seguito della Lazio.
La domenica che la Lazio giocava all’Olimpico, sugli spalti della Tevere veniva sempre issato lo striscione di rappresentanza del Club, preso in custodia a rotazione e per estrazione, dagli stessi iscritti. La prima ed indimenticabile trasferta, venne organizzata il 17 Aprile del 1977 :erano trascorsi esattamente, 3 mesi dalla morte di Re Cecconi.
Il Lazio Club Velletri aveva nella presenza all’Olimpico tutte le domeniche e nell’ organizzazione delle varie trasferte, i suoi punti di forza insieme ad altre iniziative come tornei di carte e di biliardino, al suo interno.
Al Presidente Vecchi, successe il sig. Franco De Santis e negli Anni ’80, Palombo Walter.
Il viaggio verso Roma, fu silenzioso e carico di occhiatacce nemmeno tanto velate all’insegna del ragazzino che non doveva esserci..…Insomma, io….Ma a nessun’altra persona, sarebbe mai venuto in mente di andare a conoscere Dino Viola …..!!!
Nell’assurdità della cosa, giungemmo in Via Col di Lana….Il cuore era a mille….Stavamo per mettere piede nella storica sede della Lazio !!! Tra poco, avremmo stretto a noi Giorgio Chinaglia !!! Il nostro Giorgione, Long John !!!….Ci separava poco, ormai….
Con l’emozione dipinta negli occhi, nella voce ma soprattutto viva nel cuore, entrammo nel palazzo ed il portiere dello stabile, ci accompagnò all’ascensore…L’aria intorno a noi era rarefatta….Ci venne incontro, un’impiegata, salutammo la sig.a Gabriella Grassi mentre venivamo fatti accomodare nell’ufficio di Giorgio…Non mi ricordo nemmeno se respiravamo, tanto eravamo emozionati……
Ad un certo punto, si aprì una grande porta in mogano….
”Giorgio !!! Giorgio !!!”, fu un solo grido…….Eccolo il nostro Mito, eccolo il mio Campione !!! Alto, quant’era alto, un vero gigante e bellissimo !!! Molto meglio dal vivo che in tivù !!! Che gioia immensa !!! Che immensa emozione !!!
Giorgio indossava una camicia rosa pallido , pantaloni blu e due immensi, enormi mocassini…Tanto che mi chiesi se glieli avessero fatti su misura perché…erano qualcosa che non avevo mai visto, ai piedi di un uomo. Ci salutò con cordialità e gentilezza mentre noi ragazzi ce lo stringevamo a noi come in una morsa !.....Pure …l’intruso, venne salutato…...Giorgio si mise seduto in mezzo a noi, sul divano ed iniziò a parlare con papà e zio del Club, della Lazio, mentre noi non riuscivamo a staccargli gli occhi di dosso, pendevamo dalle sue labbra ed era stupendo quel suo parlare Italiano con accento americano…Certe cose se non si vivono, non si possono capire…Noi, eravamo là , con lui, nel giorno del suo 37mo compleanno !!! ...Ci chiese in che tipo di studi eravamo impegnati, se andavamo allo stadio..Ed ecco che…l’ospite non gradito, diede cenno di sé, nonostante le raccomandazioni paterne e di tutti…Il tizio…fece una battutina sull’ultimo derby dall’esito (per noi) infausto…Papà non parlò più mentre io guardai istintivamente i mocassini di Giorgio e la vetrata del suo studio….E poi, chiusi gli occhi.. … Mi ricordo che ci furono alcuni istanti di gelo…Mi aspettavo ( e rido ancora oggi quando ricordo la cosa) uno dei proverbiali calcioni di Giorgio al malcapitato ragazzino ed il rumore di vetri infranti…!!!... Papà tentò di giustificarsi con mezze parole, dicendo che era il figlio di un collega laziale ma che il figlio …era di altro…. mentre noi ragazzi lo fulminammo con occhiatacce varie… Questo fu il solo piccolo neo di questo pomeriggio perché andò tutto benissimo…. Dopo aver parlato ancora un po’, Giorgio venne nuovamente abbracciato , da tutti noi, per gli auguri mentre scartava i nostri regali …Bello Giorgio nostro !!! Che tenerezza e quanta incontenibile emozione nel guardarlo negli occhi…
Dopo un po’, entrò un’impiegata con un cestello col ghiaccio. Giorgio fece saltare il tappo alla bottiglia di spumante che gli era stata portata e ….Via al brindisi di “Buon Compleanno, Presidente !!!”...
Nel raccontare questo particolare episodio, è come se tutto fosse avvenuto poco fa…L’emozione del ricordo è viva e lo sarà per sempre…Come rimarrà per sempre impresso nel mio cuore, il colore dei suoi occhi, buoni e pieni di bontà. Giorgio era così e noi tutti lo sappiamo bene.
Successivamente, ebbi modo di incontrarlo nuovamente , in occasione di una cena della Lazio con i vari lazio Clubs, al Midas Hotel di Roma. La foto si riferisce a quella sera. A Giorgio, ho voluto un bene immenso, l’ho difeso e continuerò a farlo…. E’ questa la promessa che gli feci tanto tempo fa e che gli ho ripetuto su quel legno che lo ha riportato , finalmente a casa , a Fiumicino, lo scorso 15 Settembre…. Con papà presidente del Club, ho vissuto intensamente gli anni della Presidenza di Giorgione ed eravamo tutti presenti all’Olimpico, il 16 Ottobre 1983 per Lazio – Cosmos , quando Giorgio salutò il suo amato pubblico quando diede l’addio al calcio giocato .
Nell’infuocato momento del fondo classifica, dopo si decide di andare tutti in trasferta a Pisa col cuore in sussulto, in uno dei momenti più delicati della squadra, in una delle domeniche più drammatiche al seguito della mia squadra…La salvezza era tra le nostre mani , finalmente …Giorgio in maniche di camicia , cravatta allentata, venne sotto la curva dello stadio per salutare e ringraziare tutti i tifosi che erano giunti fin là…Il suo fu un pianto liberatorio, come il nostro …Come ben sappiamo i guai non erano finiti per noi tutti….E la presidenza di Giorgio, sappiamo tutti come terminò….Gli anni della Serie B e dei -9, videro sempre e comunque, il Club presente all’Olimpico ed in trasferta, con passione e spirito indomito…Furono anni difficilissimi ,indimenticabili e molto sofferti, per tutti noi, come ben sappiamo…
La vita del Lazio Club Velletri, continuò fino agli Anni ’90 ed oltre… Papà era ora in pensione e poté dedicarsi come voleva alle molte iniziative del Club, con maggior tempo e disponibilità…..
Solo alle soglie del 2000, la presidenza venne lasciata a Marco Petrilli , un giovane mosso da un forte ideale e dalle molte idee . La vecchia generazione ormai non c’era quasi più , i giovani, non erano più quelli della mia generazione e l’impegno assunto, non fu gestito al meglio, le redini del Club non vennero tenute , forse, nel giusto modo e il Club venne così chiuso. A distanza di anni, manca a tuttoggi, a Velletri, uno spazio del genere…. Anche perché, questa cittadina alle porte di Roma, con i suoi quasi 60.000 abitanti è veramente tutta di fede biancoceleste ed un Club , dovrebbe veramente rappresentarci al meglio. La speranza c’è……E pure qualche idea in cantiere……