Lanciani Rodolfo
Archeologo, nato a Roma il 2 gennaio 1845 ed ivi deceduto il 21 maggio 1929.
E' Socio della S.P.Lazio. Animatore di dotte conferenze sulle antichità romane nella prestigiosa sede biancoceleste di Via Vittorio Veneto, 7 negli anni 20. Già nell'Assemblea generale del Febbraio 1913 fu eletto Vicepresidente della Sezione Escursionismo. Fu Segretario della Commissione Archeologica Comunale fin dalla fondazione (1872); in qualità di Ingegnere degli scavi fece parte della Direzione Generale dei Musei e Scavi presso il Ministero della Pubblica Istruzione e partecipò ad innumevoli indagini archeologiche. Nel 1882 fu chiamato alla cattedra di Topografia romana dell'Università di Roma, che tenne fino al 1927. Fu autore di centinaia di pubblicazioni; le sue opere maggiori rimangono tuttavia la Forma Urbis Romae e la "Storia degli scavi di Roma e le notizie intorno alle collezioni romane di antichità".
La "Forma Urbis Romae" è la pianta di Roma antica, realizzata sulla base cartografica dell'epoca, costituita da 46 grandi tavole in scala 1:1000, in cui sono riportati i resti archeologici e i monumenti antichi fino a tutto il VI secolo. Pur suscettibile di revisioni e correzioni alla luce delle recenti acquisizioni, la Forma Urbis rimane ancora oggi l'opera fondamentale cui attingere per qualsiasi studio di topografia romana. La "Storia degli scavi di Roma e le notizie intorno alle collezioni romane di antichità" è la raccolta di tutte le ricerche d'archivio operate da Lanciani, sistemate in migliaia di schede contenute in decine di volumi e relative alla topografia antica, medievale e moderna, con riferimenti a scavi, musei, gallerie, biblioteche e collezioni d'antichità. L'opera fu pubblicata nei suoi primi quattro volumi dal 1902 al 1912; in questi ultimi anni è stata curata per conto dell'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte, l'edizione integrale della "Storia degli scavi di Roma", dall'anno 1000 al 1879, articolata nei complessivi sei volumi, editi dal 1989 al 2000, corredati da un settimo volume di indici analitici, pubblicato nel 2002.
I manoscritti, donati da Rodolfo Lanciani alla Biblioteca Vaticana, sono stati anch'essi pubblicati recentemente a cura di Marco Buonocore. Il complesso del materiale costituito da libri, stampe, disegni, manoscritti e cartelle di appunti è stato acquistato dallo Stato ed è conservato presso l'Istituto di Archeologia e Storia dell'Arte di Roma.
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