Il talento della malattia
Autore: Moscè Alessandro
Titolo: Il talento della malattia
Anno: 2012
Casa editrice: Avagliano
Prezzo: Euro 15
Recensione: Una storia straordinaria, a lieto fine, e soprattutto una storia realmente accaduta. Quando uno scrittore può dire di essere stato uno dei pochi guariti da un male crudele e raro, tanto da diventare un caso clinico perfino negli Stati Uniti, allora non può esimersi dal raccontarsi. Alessandro Moscè lo fa a distanza di trent’anni ambientando e riconoscendo gli archetipi dell’esistenza umana che in questo romanzo ci sono tutti: la nascita, la morte, il senso di finitudine, la perdita, il mito, la fede. Giorgio Chinaglia, mito incontrastato della Lazio degli anni Settanta, diventa un insostituibile “compagno di giochi" durante l’infanzia di un bambino malato. Il campione è un simbolo di vittoria, di forza fisica: una naturale antitesi alla malattia. Nel romanzo figurano vari personaggi della quotidianità: i nonni, il padre, la madre, la suora delle elementari, l’anziana signora dei vicoli, l’omino della casa di riposo, il luminare della medicina. Si apre un vivido spaccato sulla provincia italiana. Una vicenda commovente per raccontare come il dolore possa diventare occasione per riaffermare la vita.