Il Calcio Illustrato

Da LazioWiki.

Numero del 29/4/1948
Numero del 25/11/1948

Per oltre 40 anni il Calcio Illustrato, fu una vera e propria bibbia per gli appassionati di calcio. Una sorta di televisione, quando ancora non esisteva nella casa degli italiani che vedevano spezzoni di gare nei cinegiornali a cura dell'Istituto Luce o nelle Galleria Incom. Il primo numero fu pubblicato il 1 dicembre 1931, è il direttore e fondatore fu il grande giornalista Leone Boccali. Il gioco del calcio stava sempre diventando più popolare, in quegli anni ed era appena nato il girone unico. Boccali ebbe l'idea di fondare il settimanale ed uscire in edicola, ogni mercoledì con una pubblicazione sicuramente innovativa e rivoluzionaria per quel periodo. Un settimanale tutto dedicato al calcio, ricco di articoli, con dati, statistiche, tabellini di ciascun incontro della domenica e poi ricchissimo di tante fotografie. In più la partita più importante della giornata era raccontata dai disegni di Carmelo Silva, che narrava le azioni salienti con.Il “Calcio Illustrato” era qualcosa di veramente eccezionale e questa condotta editoriale fu portata avanti nel tempo, unica informazione calcistica in alternativa a quella dei quotidiani. Ecco celebrare le vittorie nella Coppa Rimet del 1934 e del 1938 e delle Olimpiadi di Berlino del 1936. Le pubblicazioni continuarono regolarmente fino al numero 29 del 20 luglio 1943, il giorno dopo il bombardamento di S.Lorenzo a Roma. La recrudescenza della guerra porta allo stop forzato. Ritorna in edicola il 6 gennaio 1944 in un'Italia devastata dall'occupazione tedesca e dagli americani che avanzano. Inizia le stampe del periodo di guerra, che sono raccolte in 35 numeri stampati fino al 31 agosto del 1944. Le ultime quattro edizione del “Calcio” sono delle vere rarità collezionistiche perché oltre alle notizie sportive allegavano anche due popolari settimanali della Rizzoli, “Novella” e “Annabella” che furono stampati con mezzi di fortuna, dopo il bombardamento della casa editrice in Piazza Carlo Erba e la distruzione di tutto il suo archivio. Ci volle più di un anno per ritornare in edicola in un'Italia lacerata e ferita. E’ il 10 ottobre 1945, quando esce il primo numero. Due settimane dopo il numero 3 fino al 25 aprile 1946, il giornale fu pubblicato in due diverse edizioni. Una per il nord e una, con data del giorno dopo, per il centro-sud. Il motivo di questi due differenti giornali nasce dal fatto che sia il campionato del dopo guerra era diviso in due distinti gironi, sia che la distribuzione in un momento così particolare era decisamente non facile. Passata la fase post-bellica, la grande svolta è legata al numero 44 del 30 ottobre 1958 quando alla guida del giornale, dopo quasi trenta anni, Leone Boccali vende la testata ad una casa editrice della capitale. Si cambia sede e direttore. A coordinare il settimanale di successo viene chiamato Antonio Ghirelli. Il cambio è la fine di un'epopea pioniristica e l'inizio di un'altra più imprenditoriale, la rivista continua a vendere benissimo. I tempi stanno cambiando, l'avvento della televisione cambia le abitudini degli italiani. Cambiano anche i direttori e la rivista comincia ad entrare in difficoltà .Arrivano al vertice della redazione romana Maurizio Baredson, Giuseppe Melillo, Rodolfo Sabbatici fino a Luigi Jadicicco. Con si arriva al triste numero del 7 agosto 1966 quando apparve l’inserzione “Riprenderemo le pubblicazioni con il numero del 4 settembre”, ma non fu vero. Quello fu l'ultimo numero della rivista. Bisogna aspettare 4 anni per rivedere la rivista in edicola, è il 22 settembre 1970 La sede ritorna a Milano e il direttore è Alberto Ballarin. Il giornale continua le sue pubblicazione come settimanale fino al 20 giugno 1972. Poi un numero unico per luglio/agosto e da settembre ecco che il “Calcio Illustrato” diventa mensile. Poi la lenta decadenza della pubblicazione, che perde la grande caratteristica del suo successo, quella di una informazione completa ed immediata. Il giornale assume una forma grafica più modesta, poche foto e articoli che di attuale non hanno più niente. La rivista cessa di vivere nel 1974. Da allora comincia la sua leggenda e il calcio raccontato di molti anni continua a vivere sulle pagine fragili ed ingiallite di un giornale che ha fatto sognare generazioni di tifosi. Basta andare in qualsiasi mercatino dell’antiquariato per trovarne dei numeri ingialliti in vendita da rigattieri a prezzi molto alti (si può arrivare a 40 Euro per un numero normale fino a cifre spropositate per gli eventi particolari). Ma il suo fascino resta immutato ancora oggi.