III Campionato Europeo di Calcio Italia 1968
Torna a Spagna 1964 - Vai a Belgio 1972
Storia della Competizione[modifica | modifica sorgente]
Cambia la formula: otto gironi di qualificazione e quarti di finale con gare di andata e ritorno. Nella fase eliminatoria i campioni del Mondo dell’Inghilterra pareggiano 1-1 con la Scozia all’Hampden Park di Glasgow, davanti a 130.711 spettatori. E’ il record di presenze per una partita dei Campionati Europei. L’Italia cancella l’onta mondiale della Corea e si aggiudica il trofeo. Con molta fortuna gli azzurri superano la semifinale. 120 minuti non sono bastati per sbloccare il risultato contro la forte Unione Sovietica, in uno stadio San Paolo, a Napoli, esaurito in ogni ordine di posto. L’arbitro tedesco Tschenscher lancia in aria uno scellino austriaco, la moneta che permette agli azzurri di passare il turno. La Jugoslavia sconfisse l'Inghilterra grazie ad un gol di Dzajić e si qualificò per la sua seconda volta in finale
La finalissima si disputò all'Olimpico di Roma l'8 giugno 1968. La Jugoslavia passò in vantaggio a fine primo tempo con un gol di Dzajić, ma Domenghini pareggiò il conto proprio all'80° minuto. Il risultato rimase invariato anche nei tempi supplementari, così si dovette procedere alla ripetizione della partita, non essendo previsti i calci di rigore. Due giorni pesanti precedono la finale bis e Valcareggi viene messo sotto processo dalla stampa , tanto che nella ripetizione presenta cinque giocatori nuovi: Riva, Salvadore, Rosato, De Sisti e Mazzola. E l'Italia, sembra un'altra squadra, meglio miscelata nella componente fisica e in quella tecnica. Mazzola può giocare a tutto campo e Riva sgomitare per aprire gli spazi, mentre la manovra si articola in maniera più ordinata e incisiva. Non c'è storia: l'Italia domina, Riva e Anastasi diventano imprendibili dando all'Italia il titolo di Campione d'Europa, non senza soffrire, come è nelle prerogative di un grande risultato.
Nessun giocatore biancoceleste convocato