Girotti Mario (Terence Hill)
Nuotatore. Nato a Venezia il 29 marzo 1939.
Di padre italiano e madre tedesca, all'età di 4 anni si trasferisce in Germania. Nel 1945 torna in Italia stabilendosi prima ad Amelia in Umbria e poi a Roma. Nei primi anni Cinquanta la passione per lo sport lo porta ad iscriversi alla S.S.Lazio Nuoto dove già gareggia, come allievo, il fratello maggiore Odoardo. I due ragazzi preferiscono entrambi la specialità della Rana disputando varie competizioni sia a Roma quanto ad Ostia nella piscina dello stabilimento Kursaal. Negli allenamenti nelle vasche dello Stadio Torino ha modo di vedere all'opera Carlo Pedersoli campione di nuoto e pallanuoto della Lazio. Durante una gara nel 1951 viene notato dal regista Dino Risi che gli affida una parte per il film "Vacanze col gangster". Continua a nuotare iniziando anche a praticare il canottaggio.
Il cinema lo chiama con continuità; partecipa a commedie come "Villa Borghese" del 1953 trovando poi quattro anni più tardi con due musicarelli ante litteram ("Guaglione" e "Lazzarella") un buon successo personale confermato anche dalla prima prova televisiva nello sceneggiato "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde. Dopo 25 film realizzati, Luchino Visconti gli offre una parte di rilievo per "Il Gattopardo". Il successo è ormai consolidato e lasciati gli studi universitari, si dedica esclusivamente al mestiere di attore. Torna in Germania dove interpreta film di genere western e storico. Nel 1967 dopo alcune pellicole al fianco di Caterina Caselli e Rita Pavone, viene scritturato assai casualmente per il film "Dio perdona...io no!". Il ruolo di protagonista doveva essere infatti di Peter Martell ma questi per un incidente a un piede era stato costretto a rinunciare. Sul set dello spaghetti western fa i due incontri più importanti della sua vita: con Lori Zwickbauer, una ragazza americana di origine tedesca, che diverrà sua moglie e con Carlo Pedersoli l'ex campione che si allenava con lui quindici anni prima e con il quale costruirà una coppia artistica conosciuta in ogni parte del mondo. In quella occasione i due attori per ragioni commerciali devono cambiare il loro nome e così nascono Terence Hill e Bud Spencer. Il successo di "Dio perdona...io no!" è considerevole e il regista Pino Colizzi punta ancora su di loro per altri lavori che confermano il gradimento del pubblico.
Nel 1970 Enzo Barboni inventa i personaggi di Trinità e Bambino per "Lo chiamavano Trinità...", uno spaghetti western che punta con originalità sull'ironia e non sulla classica crudezza e violenza. Il successo che ne segue è eccezionale arrivando anche nelle sale di molti paesi stranieri. Tutto è confermato dal successivo "...continuavano a chiamarlo Trinità" che fa della coppia Terence Hill-Bud Spencer due stelle internazionali. Seguono altri film campioni d'incassi come "...più forte ragazzi!" (1972), "...altrimenti ci arrabbiamo!" (1974), "I due superpiedi quasi piatti"(1977), "Pari e dispari" (1978), "Io sto con gli ippopotami" (1979), "Nati con la camicia" (1983), "Non c'è due senza quattro" (1984). Terence ha avuto successo anche singolarmente come nel film "Il vero e il falso" e il "Il mio nome è Nessuno" girato negli Stati Uniti al fianco di Henry Fonda. Tra il 1976 e il 1977 altri due lavori all'estero: "Mister Miliardo" e "La bandera - Marcia o muori" con Gene Hackman e Catherine Deneuve.
Dopo "Poliziotto superpiù" impersona nel 1983 un prete nel remake di "Don Camillo" tratto dai racconti di Giovanni Guareschi curando anche la regia e partecipando alla produzione. Agli inizi dei Novanta dà vita sullo schermo a un personaggio dei fumetti, il pistolero Lucky Luke. Nel 1994, dopo 9 anni, torna al fianco di Bud Spencer per il western "Botte di Natale". A fine millennio passa quasi completamente al mondo televisivo. Torna ad indossare l'abito talare col prete investigatore "Don Matteo" giunto al record di tredici edizioni; dal 2011 è il protagonista di "Un passo dal cielo" che conferma ancora una volta la sua enorme popolarità. Il 7 maggio 2010 ha ricevuto con l'inseparabile amico Bud Spencer il Premio David di Donatello alla carriera.