Giovedì 8 ottobre 1987 - Fondi, Stadio Domenico Purificato - Fondi-Lazio 3-3
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8 ottobre 1987 - Amichevoli stagione 1987/88 - IX amichevole
FONDI: Tiretti (46' Marchione), Micillo (46' Marco Santi), Guazzoli (46' De Cosmi), Priori (46' Meloni), Vento (46' Biatillo), Rotondi (46' Benedetti), Enodeh (46' Mastronicola F.), Baldari (46' Ercoli), Parisella (46' Mastronicola G.), Di Stefano (46' Cabli), Troia (46' Marchionne). All. Cherri.
LAZIO: Martina (46' Salafia), Brunetti (46' Foschi), Beruatto (46' Camolese), V.Esposito (62' Falessi), Gregucci, Piscedda, Caso (46' Pin), Acerbis, Galderisi (46' Nigro), Muro, Monelli. A disp. Gentilini. All. Fascetti.
Arbitro: Lo Pinto (Latina).
Marcatori: 24' Di Stefano, 28' Troia, 37' Rotondi, 47' Gregucci, 81' Gregucci, 84' Muro (rig).
La Gazzetta dello Sport titola: “Che fatica nel galoppo di Fondi: 3-3 e perdeva 3-0!!"
Fondi - La Lazio di Fascetti, in preparazione all'incontro con la Cremonese, è scesa al «Purificato» di Fondi per l'esibizione contro I'«11» di Cherri, pareggiando per 3-3, dopo aver rimontato il secco passivo della prima frazione di gioco, chiusasi sul punteggio di 3-0 per i padroni di casa.
Nel primo tempo la squadra biancoazzurra è stata letteralmente surclassata, oltre che nel punteggio, nel gioco, investita continuamente dalle folate offensive degli attaccanti del Fondi, ottimi soprattutto nell'interno sinistro Di Stefano e nel centravanti Parisella, molto mobile.
Nella ripresa la squadra biancoazzurra è riuscita a pareggiare, approfittando del fatto che di fronte aveva l'«Under 18» del Fondi. E così la differenza di categoria si è vista per intero. Ha avuto, però, bisogno di un rigore inesistente (NIgro si è buttato in area di rigore senza essere spintonato da nessuno) per salvare, almeno parzialmente, la faccia.
È stata per la Lazio una prova generale e come tutte le prove che si rispettino Fascetti ha voluto visionare al meglio i suoi ragazzi, sia per rilevare dati definitivi sulla loro condizione fisica, sia per studiare eventuali varianti. In definitiva è stato un buon allenamento, una «scampagnata fuori Porta» per la Lazio, che ha tardato nel trovare II bandolo della matassa, perché il Fondi si è difeso con ordine, senza accusare soggezione, non mancando di alleggerire la pressione dei capitolini con rapidi e ben congeniati contropiedi, che hanno chiamato in causa i due portieri succedutisi alla guardia della porta laziale.