Giovedì 4 novembre 2010 - Formello - Lazio-Lazio Primavera 4-1

Da LazioWiki.

Stagione

4 novembre 2010 - Incontro amichevole

LAZIO (primo tempo): Berni; Lichtsteiner, Stendardo, Dias, Radu; Gonzalez, Ledesma, Bresciano; Hernanes; Floccari, Rocchi. All. Reja

LAZIO (secondo tempo): Berardi; Cavanda, Diakitè, Scaloni, Garrido; Matuzalem, Foggia, Mauri, Brocchi; Kozak, Zarate. All. Reja

LAZIO PRIMAVERA (primo tempo): Berardi; Spirito, Biava, Ugolini, Del Nero; Zampa, Capua, Pala; Denè, Di Mario, Barreto. All. Bollini

LAZIO PRIMAVERA (secondo tempo): Berni; Fagioli, Campoli, Capua (Crescenzi), Pantano; Lanni, Perpetuini, Adeleke; Monteforte (Ceccarelli), Cinque, Trombetta (Tira). All. Bollini

Marcatori: 7' Hernanes, 15' Hernanes, 39' Floccari, 80' Lanni, 85' Kozak

Note: Giornata tiepida, terreno buono

Spettatori: 4.000 circa

La partita termina 4-1 per la Lazio, con tre gol nel primo tempo di Hernanes (doppietta) e Floccari. I primi 45 minuti sono molto interessanti con ottimo ritmo di gioco e Lazio che trova il vantaggio dopo appena 5 minuti con un passaggio di Rocchi che pesca il brasiliano tutto solo contro Scarfagna. Passano altri cinque minuti e il rasiliano, stavolta di destro, raccoglie al volo un cross di Floccari e spiazza il portiere avversario. Due a zero. La prima frazione è una gara a senso unico, nonostante le presenze nella formazione primavera di Biava e Del Nero, la Lazio gioca a memoria e trova la terza segnatura con Floccari, tra i migliori, che dopo una percussione centrale lascia partire un destro radente a fil di palo sul quale non può nulla il portiere. Nel secondo tempo Reja cambia tutta la formazione, ma il ritmo cala e la partita diventa noiosa, fino ai minuti finali in cui il gioco si accende dopo il gol bandiera della Primavera messo a segno da Lanni. A quel punto c’è la reazione laziale con una buona azione di Zarate sulla sinistra, il quale salta un uomo e mette in mezzo per Kozak che si fa trovare pronto all’appuntamento con il gol. Al fischio finale grandi abbracci tra i ragazzi in campo, l’incitamento era uno solo: battere la Roma domenica.