Garinei Enzo
Attore e doppiatore, nato a Roma il 4 maggio 1926 in via delle Coppelle. All'anagrafe Vincenzo Garinei. Nella mattinata del 25 agosto 2022 i media ne annunciano la scomparsa.
Si è sempre definito grande tifoso laziale. Da un'intervista del 22 febbraio 2019: ... Mi manca la mia squadra bianco celeste, faccio il tifo per la Lazio dal 1937. Ho visto la prima partita della Lazio contro una squadra ungherese. Mi è piaciuto e ricordo che il centravanti della Lazio si chiamava Silvio Piola. ...
Così scrive Il Messaggero del 26 agosto 2022 all'indomani della notizia della scomparsa del grande artista:
Addio a Enzo Garinei, principe dei caratteristi. È scomparso a 96 anni l’attore romano, fratello di Pietro e volto del teatro, del cinema e della televisione. Debuttò sul grande schermo al fianco di Totò e lavorò in produzioni storiche del Sistina, come "Aggiungi un posto a tavola" e "Alleluja brava gente".
Aveva 96 anni e un’inconfondibile faccia buffa, simpatica, era il principe dei caratteristi e in oltre 70 anni di carriera aveva dispiegato il proprio talento nel cinema, in teatro, in tv. Attore, commediografo, doppiatore, Enzo Garinei è morto a Roma dov’era nato il 4 maggio 1926 in via delle Coppelle, in pieno centro storico. L’attore era uno degli ultimi rappresentanti di quella generazione di artisti poliedrici, contenti di interpretare ogni tipo di ruolo, sempre ansiosi di imparare. Fratello minore di Pietro Garinei, il fondatore della ditta Garinei & Giovannini, Enzo aveva lavorato nelle storiche produzioni del Sistina come Alleluja brava gente, Cielo mio marito, Aggiungi un posto a tavola ma si era ritagliato presto una propria identità artistica.
I maestri. Gli inizi erano stati al Cut, il Centro Teatrale Universitario, dove aveva avuto come compagni di corso Marcello Mastroianni, Giulietta Masina, Gabriele Ferzetti. Garinei, che avrebbe interpretato un centinaio di film diretto da maestri come Valerio Zurlini, Luigi Zampa, Citto Maselli, Mario Mattoli, Castellano e Pipolo, debuttò nel 1949 in Totò le Mokò. Accanto al Principe della risata avrebbe poi girato Totò cerca moglie, Totò il terzo uomo, Totò e Carolina, Totò all’inferno, Totò Eva e il pennello proibito: "Totò mi ha insegnato i tempi comici, l’importante era chiamarlo sempre principe", ha raccontato Garinei nell’autobiografia Io c’ero - Il protagonismo del caratterista, pubblicata di recente (Armando Editore) a cura di Laura De Luca. Volto popolare presso il grande pubblico, nel 2019 era tornato in teatro (dove, commedie musicali a parte, aveva lavorato anche con Luca Ronconi e Franco Enriquez) per interpretare la voce di Dio nella settima edizione di Aggiungi un posto a tavola, con Gianluca Guidi, e nel 2014 aveva preso parte alla fiction di Rai1 Don Matteo, nona stagione. L’ultima apparizione sul set, nel 2019, è stata per il film di Francesco Mandelli Appena un minuto. Come doppiatore, Garinei aveva dato la voce alla sit-com I Jefferson e, dopo Alberto Sordi, a Stan Laurel. Intensa anche la sua attività in televisione, tappe importanti Il Giornalino di Gian Burrasca, Scaramouche, Non ho l’età e Non ho l’età 2 di Giulio Base, Dottor Clown di Maurizio Nichetti. Nel 2009 l’attore vinse il riconoscimento Leggio d’oro "Alberto Sordi". Ricordava con affetto i sui compagni di lavoro: "Per tutti ho una grande nostalgia", scrive nel libro, "mi mancano anche le litigate, le cattiverie... E qualche volta mi dico: chissà che meraviglioso spettacolo continuano a fare, su in cielo. È il paradiso no?".
Il ricordo. La notizia della scomparsa di Garinei ha provocato tante reazioni nel mondo dello spettacolo. "Era un extratterestre", ha twittato Gianluca Guidi. "Era molto più di un grande attore e un bravo doppiatore. È stato un uomo di spettacolo a tutto tondo, instancabile, amabile e sempre entusiasta del suo lavoro", ha postato su Facebook l’assessore alla Cultura di Roma, Miguel Gotor. E Simona Marchini: "Era un artista poliedrico e un uomo amato da tutti. Ci mancherà moltissimo".
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