Gardelli Roberto
Ala sinistra, nato a San Secondo Parmense (PR) il 10 marzo 1930 e ivi deceduto il 9 dicembre 2016. Inizia a giocare da ragazzino prima nella piazza del paese e poi nel campetto dell'oratorio. Entra inizialmente nella squadra del San Secondo e poi a 15/16 anni in quella della società Bassa Parmense. Iniziano così le sue partite contro le squadre dei paesi
limitrofi: Parma, Busseto, Fidenza, Soragna, Fontanellato e Salsomaggiore. Quest'ultima società si fa avanti e lo porta a giocare nelle proprie file. A 18 anni parte per il servizio militare nell'arma dei Bersaglieri. Il CAR lo fa ad Avellino e prosegue a giocare a calcio nella squadra della caserma incontrando altre formazioni militari di Torino e Milano. Nel 1949, terminato il periodo di leva, viene portato dal presidente del San Secondo a fare un provino con la Juventus. Svolge la preparazione estiva con la squadra bianconera e, il 21 agosto, ha modo di partecipare all'amichevole allo stadio Del Grosso, Cremonese-Juventus 1-4. Gioca il secondo tempo della gara subentrando a Praest. Torna quindi al Salsomaggiore che, nel frattempo, ha preso accordi con il Lecce per un suo trasferimento nella squadra pugliese. Parte quindi per un periodo di prova con il Lecce ma di breve durata in quanto le due società non trovano poi l'accordo definitivo. Tornato nuovamente al Salsomaggiore, viene notato da un dirigente della Lazio che sta facendo le cure termali e che gli propone di trasferirsi alla Lazio come riserva. Il giocatore accetta, parte per Roma per sottoporsi ad un periodo di prova mentre, nel frattempo, le due società sottoscrivono un compromesso prima di prendere una decisione definitiva. Il 10 ottobre 1953, termine di scadenza del compromesso, il giocatore si trasferisce alla Lazio per £. 750.000. Rimane in biancoceleste circa un anno e mezzo disputando molte partite del Campionato Riserve e numerose amichevoli, venendo impiegato sia nel suo ruolo naturale di ala sinistra che come terzino. Viene quindi ceduto al Foligno, dove la carica di presidente è stata assunta da Nino Vaselli. Con lui si trasferiscono nella squadra umbra anche Alzani, Furiassi e Malacarne. Rimane al Foligno per diverse stagioni giocando, anche qui, sia nel ruolo di ala che in quello di terzino. A seguito di problemi ad un ginocchio, torna poi a casa per indossare la maglia del Salsomaggiore, prima di chiudere la carriera.
Da https://www.gazzettadiparma.it/ del 9 dicembre 2016:
San Secondo
Addio a Gardelli, giocò nella Juve e nella Lazio
di Paolo Panni
Cordoglio nella comunità sansecondina e nel mondo sportivo parmense, per la scomparsa di Roberto Gardelli, ex calciatore di San Secondo, Juventus, Avellino, Lazio, Foligno e di diverse compagini dilettantistiche della nostra provincia. Classe 1930, coi suoi 86 anni era una preziosa «memoria storica» di San Secondo, molto conosciuto e stimato in tutto il paese per le sue qualità di uomo buono e solare, simpatico, oltre che di grande onestà, gentilezza e cordialità con tutti. Il calcio è sempre stata la sua grande passione e, per diversi anni, anche la sua attività. I primi calci al pallone ha iniziato a tirarli da ragazzino, nella piazza del paese e sul campo dell’oratorio poi dimostrando subito una classe non comune. Intorno ai 15 anni è stato ingaggiato dalla gloriosa squadra locale (con un passato anche in serie D) per poi passare, pochi anni più tardi, al Salsomaggiore. Partito a 18 anni per il servizio militare nell’arma dei Bersaglieri, ha fatto il Car ad Avellino militando nella compagine della caserma irpina ed affrontando altre formazioni militari di Milano e Torino. Concluso, nel 1949, il periodo di leva, grazie all’iniziativa dell’allora presidente del San Secondo, dopo aver sostenuto un provino per la Juventus ha svolto la preparazione estiva con la pluridecorata squadra bianconera partecipando tra l’altro, il 21 agosto 1949, ad un amichevole disputata sul campo dello stadio comunale Del Grosso di San Secondo, tra Cremonese e Juventus (terminata 4-1 per i bianconeri) e subentrando, nella ripresa, nientemeno che a Praest. Dopo quella parentesi con la Juve, tornato al Salsomaggiore e sfumato un accordo con il Lecce, è quindi finito alla Lazio rimanendo in biancoceleste circa dodici mesi e disputando molte partite dell’allora Campionato Riserve e numerose amichevoli, impiegato sia nel suo ruolo di ala sinistra che in quello di terzino. Con gli stessi ruoli, per diverse stagioni, ha quindi difeso i colori del Foligno per poi rientrare in terra parmense a causa di problemi a un ginocchio e terminando la carriera di nuovo nel Salsomaggiore. Appese le scarpette al chiodo, ha quindi svolto per anni l’attività di carpentiere per conto di aziende di Noceto e di Roccabianca. Alla grande passione per il calcio ha sempre affiancato quella per la pesca, oltre al grande attaccamento che aveva per la famiglia e per la sua terra, dove era molto conosciuto e stimato. Roberto Gardelli ha lasciato la moglie Alda e la figlia Sabrina con Daniele, gli adorati nipoti Nicola e Federica, il fratello Evasio, le cognate Anna e Silvana e il nipote Mauro. Oggi, alle 11,15, si terrà la cerimonia funebre nella collegiata di San Secondo.
Penultimo accosciato a destra, nel Foligno 1957/58 con gli altri ex laziali Alzani (allenatore), Spinosi (3° in piedi da sinistra), Rambotti (ultimo in piedi a destra), Priori (2° accosciato da sinistra), Colagiovanni (3° accosciato da sinistra), Celiberti (4° accosciato da sinistra) e il futuro portiere biancoceleste Cei