Domenica 8 novembre 1942 - Roma, stadio del P.N.F. - Lazio-Juventus 5-3

Da LazioWiki.

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8 novembre 1942 - 689 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1942/43 - VI giornata

LAZIO: Gradella, Monza (II), Romagnoli (II), Fazio, Ramella, Ferri, Puccinelli, Pisa (I), Piola, Flamini, Koenig. All. Popovic.

JUVENTUS: Peruchetti, Foni, Varglien (II), Capocasale, Parola, Locatelli, Bellini, Borel (II), Meazza, Sentimenti (III), Ventimiglia.

Arbitro: sig. Pizziolo di Firenze.

Marcatori: 12' pt Piola, 1' st Sentimenti (III) (rig), 3' st Flamini, 5' st Piola, 17' st Bellini, 18' st Piola (rig), 19' st Piola, 32' st Sentimenti (III) (rig).

Note: tempo ideale per giocare al calcio. Terreno perfetto. In tribuna d'onore il Segretario del Partito e Vittorio Mussolini.

spettatori: 20.000; incasso £. 170.000.

Il titolo de "Il Littoriale"
Alcuni momenti della partita
Una foto della gara presa da "Il Littoriale"
Piola al tiro

Battaglia di parole e non, Stalin, nel discorso per l'anniversario della Rivoluzione d'ottobre, afferma che l'andamento della guerra sta per cambiare a favore dell'Unione Sovietica. Nel discorso di Adolf Hitler a Monaco: il Führer minimizza i successi degli Alleati in Africa e proclama la sicura vittoria finale a Stalingrado. Intanto proprio domenica 8 novembre ha inizio l'"Operazione Torch": truppe americane sbarcano in Marocco e Algeria, quasi senza trovare resistenza, anzi le truppe francesi si uniscono immediatamente a quelle dell'U.S.Army. In risposta, truppe italo-tedesche occupano la Tunisia francese.


(DAL NOSTRO INVIATO) Roma, 9 novembre. E' stata una partita dagli strani sviluppi con tre calci di rigore e quattro gol di Piola. Un continuo premere degli attacchi contro le opposte difese e un numero straordinario di occasioni mancate da una parte e dall'altra. Una partita che la Juventus dopo un infelice inizio è stata due volte sul punto di raddrizzare e che è finita invece con una sua pesante sconfitta.

Le due squadre hanno impostato il gioco sull'offensiva sin dalle prime battute. Piola al 3', pure essendo pedinato da Parola che gli si era letteralmente incollato alle spalle, già era sgusciato via per sferrare un tiro appena alto sulla traversa.

E Borel e Meazza superavano Ramella per dare a Bellini palloni su palloni che l'ala sciupava piuttosto malamente. Dopo dieci minuti di questo "su e giù" in un'area e nell'altra, su calcio d'angolo battuto da Ventimiglia in mischia, Locatelli sferrava un accidenti di tiro che batteva Gradella, ma dalla rete laziale (dentro o fuori?) sbucava Ferri e ricacciava la palla in gioco.

Non c'era il tempo di annotare questo mancato (o non concesso?) punto juventino che la Lazio partiva a sua volta e nell'intricata azione che si creava avanti a Perucchetti il montante sinistro respingeva il pallone calciato da Flamini che Piola riprendeva per mandare in rete senza che il portiere juventino nemmeno tentasse la parata.

Questo al 12': due minuti dopo Piola mancava una rete. Era evidente, pertanto, che la difesa juventina si trovava a disagio a fronteggiare l'attacco azzurro che Piola faceva lavorare a tutto spiano con tocchi e allunghi a dritta e a manca. Foni, Varglien, Parola, Locatelli e Capocasale arrancavano per neutralizzare il pericolo, ma pur prodigandosi, non sempre vi riuscivano e c'era nell'aria l'odore di un altro gol che avrebbe potuto venir fuori da un momento all'altro.

A questo punto (18') Piola in una delle sue avanzate metteva a terra tanto Parola quanto Varglien II per poi mandare a lato, ma se Varglien poteva rialzarsi subito, Parola, dolorante per il colpo avuto a una caviglia, doveva essere accompagnato fuori del rettangolo e mentre Capocasale lo andava a sostituire al centro della mediana, Sentimenti lasciava l'attacco per retrocedere a laterale destro.

Nonostante questa grave menomazione la Juventus « teneva » egualmente. Locatelli sfiorava la traversa e dall'altra parte Piola prendeva a lottare con il suo nuovo guardiano. Tiri alti, occasioni mancate, ma nessuna rete. Parola rientrava alla mezz'ora, piazzandosi all'estrema sinistra per trasferirsi poi alla mezz'ala e infine per tutto il resto dell'incontro nel ruolo di mediano destro.

A trenta secondi dall'inizio della ripresa Sentimenti subiva, appena entrato in area, un fallo di Fazio. Rigore e rete di Sentimenti stesso con palla scagliata sulla destra di Gradella. Secondo punto juventino mancato da Sentimenti a un passo dal portiere. Contrattacco laziale e sul tiro di Flamini, Peruchetti scivola nel tuffo ed è battuto stupidamente.

Reazione juventina che culmina nel terzo gol della Lazio, Piola lotta a lungo con Capocasale, la spunta e tira: Peruchetti si getta in ritardo e la palla fila in rete, passandogli sotto il ventre. Al 13' un punto di Puccinelli non concesso per fuorigioco. Partita persa? Non ancora. Al 18' minuto Ventimiglia, che ha sempre piena libertà di azione, scappa, stringe e traversa a Bellini che, appostato, segna da due passi uno dei suoi consueti gol: tre a due.

Palla al centro: Piola va via e in posizione di fuori gioco. Varglien si ferma, Capocasale, non sentendo l'arbitro fischiare, pensa che non gli resti altro da fare che, atterrare l'avversario: rigore, che lo stesso Piola converte; quattro a due al 19'.

Altri cinque minuti di sconcerto juventino e quinta rete laziale realizzata ancora da Piola in posizione molto dubbia: cinque a due al 21'. Gioco fatto? La Juventus attacca ancora. Ventimiglia sferra alcuni tiri che impegnano seriamente Gradella; al 33' su centro dell'ala sinistra Monza tocca di mano in area. Ancora rigore e punto di Sentimenti. Sul 5 a 3 la Juventus si ferma, Il finale è della Lazio, che manca per poco un'altra rete.

Per la Juventus questa gara è stata a grandi linee la ripetizione di quella persa recentemente contro il Torino; ha fatto molto ed è stata ripetutamente presa d'infilata. Bisogna certo tener molto conto dell'incidente toccato a Parola, ma resta egualmente l'impressione che la difesa bianconera non avrebbe retto oggi per mancanza di velocità contro l'attacco laziale, che, senza far meraviglie, ha però manovrato in modo da sfiancare gli avversari.

Nonostante il prodigarsi di Capocasale e di Locatelli si è avuto un buco al centro e Piola ne ha approfittato lavorando di forza per aprirsi la via e puntare ripetutamente verso il gol. La sua scorpacciata di reti non sarebbe però stata così abbondante se Perucchetti (il quale ha ancora sempre una mano in disordine) avesse opposto una valida resistenza. Ma il portiere juventino ha avuto ieri una nerissima giornata ed ha subito tre reti che in condizioni normali avrebbe potuto evitare.

Fonte: La Stampa