Domenica 8 maggio 2016 - Fiano Romano, Palasport - Lazio-Isolotto 2-3
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8 Maggio 2016 - PLAY OFF SCUDETTO DI CALCIO A 5 FEMMINILE - 2015/16 – SEMIFINALE - Andata – ore 18:00
LAZIO: Cacciola, Violi, Siclari, Taty, Lucileia, Lisi, Chiesa, Brandolini, Corio, De Angelis, Menichelli. Allenatore: Valeria Scattone.
ISOLOTTO: Giustiniani, Martìn Cortes, Gayardo, Blanco, Dayane, Soldevilla, Xhaxho, Duco, Teggi, Del Prete, Galluzzi, Mauro, Brugnoni. Allenatore: Daniele D'Orto.
Arbitri: Sig.ra Candria (1°), Sig. Messina (2°), Sig. Ribaudo (crono).
Marcatori: 6'18" pt Taty (L), 12'15" pt Lisi (L), 0'12" st Dayane (I), 18'55" st Gayardo (I), 19'39" st Soldevilla (I).
Note: Ammonita Blanco (I) al 17'00" st.
Dalla Pagina Facebook Ufficiale della SS Lazio C5 Femminile (6 Maggio 2016): Lazio Femminile, le ragazze a due passi dalla finale Elite. Prima semifinale di andata per le ragazze di Scattone impegnate sul campo amico contro l’Isolotto Firenze. Una gara che vale mezza stagione. Le ragazze affronteranno l’Isolotto domenica pomeriggio (ore 18) al Palazzetto di Fiano Romano con la consapevolezza che una vittoria, regalerebbe a Presto e compagne la possibilità di giocarsi tutto domenica 15 l’accesso alla Finale Scudetto con la vincente tra Kick Off Milano e il Montesilvano. Discorso che vale anche per la formazione fiorentina naturalmente. Ma al di là di tutto, quella di domenica è e resta “la” partita, quella da non sbagliare, per non avere eventuali rimpianti, per provare a coronare il sogno Tricolore, partito l’estate scorsa, dopo la sconfitta con la Ternana in gara tre, persa malamente ai rigori. Ma non c’è tempo per le recriminazioni, non si guarda più al passato: le ragazze di Scattone sono pronte a giocarsi tutto, con la consapevolezza di avere davanti a sé un’opportunità importante ma allo stesso tempo con la serenità di chi sa di aver dato sempre il massimo e di aver già scritto una pagina importantissima nella storia della Lazio C5 Femminile. Una favola chiamata TERZA FINALE consecutiva per il Tricolore, un traguardo mai raggiunto da nessuno da quando esiste la Serie A Nazionale. Per quanto fatto vedere nel corso della stagione dalle “AQUILOTTE” nessuno avrebbe pensato che si sarebbero ripetute e, a detta di molti, anche la squadra che ha espresso un grande Futsal, ma adesso conta poco perché ai “posteri” resta chi arriva davanti. Non credo che le ragazze possano aver già dimenticare ciò che hanno appreso in questa stagione da Mister Lelli e Valeria Scattone, vorranno dimostrare che il gran lavoro svolto non sia svanito nel nulla. Ciò che insegna un MAESTRO lo si metabolizza ….sempre! Non sono le ultime arrivate ma sono Giocatrici della Nazionale Italiana come Siclari, De Angelis, Violi, Lisi, oppure come Lucileia (semplicemente “IL” Pallone d’oro) per passare a Taty (capitano del Brasile 6 volte Campione del Mondo) o come il Capitano di mille battaglie Presto, senza dimenticare giocatrici di spessore come Brandolini, Corio, Chiesa, Mercuri, Collalti e per chiudere, due portieri, giovani, dalle potenzialità incredibili come Cacciola e Menichelli, entrambe meritevoli della Nazionale. Ma, per spingere le AQUILOTTE verso l’impresa serve il sostegno di tutti i tifosi e appassionati: appuntamento domenica alle 18 al “PALAZZETTO DI FIANO”, per provare ad essere per l’ennesima volta protagonisti di un pezzo di storia del Calcio a 5 Nazionale. Per l’occasione (INGRESSO €.3,00) verrà estratta a sorte per il pubblico LAZIALE presente la Maglia Ufficiale della SS LAZIO C5 FEMMINILE del NOSTRO CAPITANO PAMELA PRESTO.
Dal Sito www.laziopolis.it (8 Maggio 2016): Calcio a 5 donne. Playoff scudetto, 20 minuti non bastano, vince l’Isolotto 3-2. Nella gara di andata della semifinale scudetto vince l’Isolotto per 3-2 sul campo della Loggia Vernici Lazio. Un peccato, se non altro per il primo tempo pressoché perfetto delle biancocelesti capaci di chiudere la prima frazione sul 2-0 grazie alle reti di Taty e Lisi. Nella ripresa, poi, meglio la squadra di Firenze allenata da Daniele D’Orto e con tre ex di lusso in campo: Cely Gayardo, Gimena Blanco e Sara Giustiniani. I due minuti finali sono stati però fatali alla Lazio che, dopo il gol di Dayane, subiva prima il pareggio proprio dell’ex Gayardo e poi la rete di Soldevilla a 21 secondi dalla sirena. Tra sette giorni la “rivincita” (domenica 15 maggio) sul campo dell’Isolotto, chi vincerà affronterà la vincente tra il Montesilvano e il Kick Off per la finalissima scudetto. Un’impresa non impossibile per le biancocelesti che in questi anni hanno dimostrato in ogni partita il loro valore.
Dal Sito www.shefutsal.it (9 Maggio 2016): Una semifinale scudetto è la porta del paradiso; ottanta minuti da respirare lentamente, senza farsi prendere dalla foga, senza perdere mai la ragione, abbattersi o rilassarsi. La serratura è a doppia mandata: un giro a Fiano Romano e l’altro a Firenze in questa doppia sfida tra Loggia Vernici Lazio Calcio a 5 Femminile ed Isolotto che vale l'accesso alla finalissima. Ottanta minuti da metabolizzare nell’istante successivo a quello appena trascorso, senza strascichi, senza veli, senza rimpianti. Ottanta minuti da giocare in una bolla, senza condizionamenti, senza distrazioni, senza ricordi. Ottanta minuti per scrivere la prima parte della storia, per calcare la mano, per alzare la voce, per continuare a sognare. Una sfida con sé stessi e contro un avversario agguerrito e spietato, pronto a rubarti tempo, campo ed idee. Ad occupare lo spazio appena tiri via un piede, a catapultarsi su un pallone nell’unico attimo di distrazione. In certe partite non si deve sbagliare nulla, non ti è concessa alcuna esitazione; il pensiero va costruito prima dell’azione, così che ci sia sempre continuità, lucidità, equilibrio. Mai un vuoto d’aria, mai un buco in cui l’avversario ti possa far sprofondare poco prima che il tempo scada, lo schermo diventi nero ed appaia la scritta game over. Una semifinale è l’anticamera del prossimo viaggio che farai: nelle stalle o tra le stelle, considerando che comunque parliamo sempre delle prime quattro squadre d’Italia. Ma si sa, il secondo è il primo degli ultimi e gli ultimi solo nelle parabole diventano primi. La storia e la memoria premiano solo chi vince, tutti gli altri sono subito messi in naftalina o nel dimenticatoio e se ne riparla la prossima stagione, magari con la stessa maglia ma altri nomi stampati sopra. Sono accorsi in tanti domenica pomeriggio nel palazzetto dello sport di Fiano Romano per gustarsi la semifinale scudetto tra SS Lazio Calcio a 5 Femminile ed Isolotto Firenze. La partita delle ex e degli ex, ma soprattutto tanta prelibatezza futsalistica in campo. Roba da buongustai! Per l’Isolotto la 2a semifinale scudetto della sua storia e tanta voglia di entrare con autorità ed autorevolezza nell’olimpo del Futsal Femminile Italiano, forte di una corazzata stellare. Per la Lazio femminile il sogno di conquistare la terza finale consecutiva in una stagione che non la vedeva tra le favorite. Una Lazio con un cuore grande così, aggressiva, votata al sacrificio ed umile, consapevole che in questa stagione per arrivare fino in fondo occorreva metterci davvero tutto ed anche di più, fino alla fine. E così è stato fino a 65 secondi dalla sirena di una semifinale scudetto traditrice e crudele. Le aquilotte hanno dominato il primo tempo, tenuto botta all’Isolotto in una ripresa equilibrata per poi commettere due errori clamorosi che le gigliate ciniche e spietate hanno trasformato in una pozione velenosa restituita prontamente al mittente. L’Isolotto è sempre più divino. Gli dei benevoli guardano le loro dive svolazzare sul campo leggiadre ma inconcludenti per un tempo. Se le coccolano, gli sorridono e gli concedono l’opportunità di risorgere. Dayane, Gayardo, Soldevilla ringraziano e si fanno trovare li, pronte, lucide, affamate all’appuntamento con la storia per portare il giglio viola a sognare la gloriosa metamorfosi, a colorarsi chissà di verde, di bianco e di rosso. Primo tempo di stampo biancazzurro con una difesa impeccabile che chiude ogni spazio, che si immola su ogni conclusione, che ringhia su ogni pallone. L’Isolotto sbatte contro un muro di cemento armato. Impossibile che tanta generosità e spirito di sacrificio non vengano premiate e così anche gli dei del futsal strizzano un occhio all’aquila. Al 6' il tiro di Taty sugli sviluppi di un calcio d’angolo, cambia direzione, ballonzola e termina timidamente in rete, ingannando Giustiniani. La reazione dell’Isolotto non si fa attendere un attimo, ispirata da Cortes con provvidenziale parata di Cacciola sulla conclusione del capitano viola. Le padrone di casa restano ordinate, spazzano via i pericoli e spengono gli ardori viola. La Lazio continua a far male in attacco, a trovare spazi e a distendersi con fluide e morbide triangolazioni che aprono la difesa dell’Isolotto un po' ballerina. Altri sei minuti (siamo al 12') ed il palazzetto esplode al raddoppio di Lisi che guizza sul secondo palo catapultandosi su un assist col contagiri di Lucileia. Al 18' le padrone di casa potrebbero fare tris ma Lucileia si fa ipnotizzare dalla sua ex-compagna di squadra Giustiniani e si divora il colpo del possibile ko. L’Isolotto chiude il primo tempo in avanti, ma Siclari e Lucileia sono preziose anche in ripiegamento difensivo spezzando le traiettorie di due assist appetitosi diretti a Duco. Nel secondo tempo cambia tutto; cambia soprattutto l’Isolotto. Dodici secondi è il tempo necessario alle viola per dimezzare il distacco, con la semplicità delle divine. Gayardo vince un contrasto a centrocampo, si invola verso la porta e confeziona un assist facile facile per Dayane che non perdona. Il gol a freddo esalta le ospiti che crescono a vista d’occhio, aumentano la pressione ed occupano spazi. Gli déi tornano a seguire le gesta delle loro beniamine e qualcosa di divino c’è nei tre pali che fanno tremare le coronarie degli Orgogliosi. La traversa clamorosa di Lucileia ed i due pali consecutivi di Lucileia e Taty distorcono per un istante i canti laziali, strozzano le urla, alzano i decibell ma non cambiano il risultato. C’è anche il palo di Dayane, la scivolata di Blanco sul secondo palo, con palla sul fondo, la traversa dell’Isolotto su azione d’angolo. Cacciola interviene con sicurezza su Soldevilla, Duco e Gayardo. Il finale di gara è tutto dell’Isolotto che vede le avversarie stremate e le aggredisce senza pietà. Manca poco più di un giro di lancette alla sirena quando Dayane ruba palla a Violi a metà campo e serve Gayardo che dribbla Cacciola ed appoggia in rete. Pochi secondi ed è ancora la scatenata Dayane a recuperare un pallone stregato e a consegnarlo a Soldevilla che da due passi insacca. Si stenta a capire davvero cosa sia successo. Suona la sirena, il tabellone segna 2-3 e la storia recente racconta di una rimonta incredibile, portata a termine dall’Isolotto con crescente determinazione ed estrema consapevolezza nei propri mezzi. Domenica 15 maggio al Palaisolotto di Firenze la Lazio è chiamata all’impresa. Dimenticare gli ultimi 70 secondi di Fiano e provare a riscrivere la storia. Per l’Isolotto la porta della finale è già socchiusa.
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