Domenica 8 maggio 1988 – Roma, stadio Olimpico – Lazio-Genoa 1-0
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8 maggio 1988 - 32 - Campionato di Serie B 1987/88 - XXXII^ GIORNATA
LAZIO: Martina, Marino, Beruatto, V.Esposito, Gregucci, Savino (48' Camolese), Caso, Acerbis, Rizzolo (66' Galderisi), Muro, Monelli. A disp. Salafia, Piscedda, Biagioni. All. Fascetti.
GENOA: Gregori, Torrente, Trevisan, Pecoraro, Caricola II, Mastrantonio, Rotella (50' Chiappino), Eranio, Marulla, Di Carlo, Signorelli I (78' A.Agostinelli). All. Perotti.
Arbitro: Sig. Cornieti (Forlì).
Marcatori: 90' Gregucci.
Note: cielo sereno, pomeriggio afoso, terreno in ottime condizioni. Espulso Caricola al 90' per proteste. Ammoniti: V.Esposito, Torrente e Monelli. Calci d'angolo: 8-6 (3-2) a favore della Lazio.
Spettatori: 31.000 circa con 20.236 paganti per un incasso di £. 285.295.000 cui aggiungere la quota abbonati di £. 211.490.000.
Una sconfitta beffarda per il Genoa. Per come è avvenuta, al 91', ma soprattutto perché i liguri non la meritavano, avendo giocato alla pari della Lazio per tutta la partita. Solo per cinque minuti, quelli finali, i biancoazzurri hanno condotto la gara, ma sono stati sufficienti per portare a casa i due punti. Quasi mai, nel corso dei 90 minuti regolamentari, gli uomini di Fascetti si sono mostrati superiori a quelli di Perotti, bene impostati e nient'affatto chiusi in difesa dello 0-0. Il centrocampo biancazzurro, privo dell'infortunato Pin, non ha avuto vita facile contro quello rossoblu, che ha avuto in Di Carlo sicuramente l'uomo più vivace.
Fondamentali, se non determinanti, sono state alcune decisioni dell'arbitro Cornieti di Forlì, che ha negato ai genoani, in due occasioni, altrettanti rigori, apparsi piuttosto netti. Il match ha vissuto di episodi sporadici, con la Lazio ad esercitare una leggera pressione e il Genoa a operare in contropiede. La prima occasione, dopo soli 33" di gioco, era per i biancazzurri: Beruatto scendeva sulla sinistra e crossava al centro dove Monelli di prima intenzione impegnava Gregori in un difficile intervento a terra.
La replica del Genoa sette minuti più tardi, con Di Carlo atterrato in piena area di rigore da V.Esposito. Inutili le proteste dei giocatori genoani. Un rigore netto, a detta di molti, che solo il signor Cornieti sembra non aver visto. Al 24', la Lazio andava vicinissima al gol con Rizzolo, bravissimo a stoppare un pallone volante in area genoana e a sparare al volo un gran tiro, di poco alto sulla traversa. Al 26'. pericolosa incursione rossoblu: Signorelli superava abilmente tutta la difesa avversaria ma, al momento di entrare in area per presentarsi solo davanti a Martina, veniva letteralmente placcato da V.Esposito che si beccava la giusta ammonizione.
L'ultima opportunità del primo tempo era per gli ospiti. Martina usciva di testa fuori dalla propria area di rigore e Di Carlo, ancora lui, sulla respinta provava a sorprenderlo, ma trovava le gambe di un difensore avversario che mandavano la sfera in corner. Nella ripresa, la partita sembrava andare avanti stancamente. Le due squadre si equivalevano soprattutto a centrocampo, dove la Lazio pagava la giornata storta di Muro. Bisognava aspettare 28 minuti per vedere la prima occasione, con Signorelli che, solo in area laziale, ciccava clamorosamente un pallone molto invitante. Un minuto dopo, al 74', la replica biancazzurra: tiro dal limite di Muro e respinta in tuffo di Gregori, sul quale si avventava Monelli che mandava il pallone a battere sul palo con il numero uno rossoblu comunque sulla traiettoria.
All'82', ancora avanti il Genoa: Mastrantonio indirizzava un tiro-cross verso la porta di Martina ma il pallone si infrangeva su una mano di Caso, per l'arbitro era ancora tutto regolare per la disperazione degli uomini di Perotti. Tre minuti dopo, Monelli dal limite cercava l'angolino basso alla sinistra di Gregori, ma Trevisan deviava in calcio d'angolo. Poi, il forcing finale della Lazio che dava i suoi frutti a tempo scaduto: cross dalla destra di V.Esposito, velo di Monelli ed entrata di Gregucci che di testa batteva l'incolpevole Gregori. A quel punto, i genoani perdevano la testa e Caricola pativa l'ennesima espulsione. Un altro danno da aggiungere alla beffa.
Fonte: La Stampa