Domenica 8 giugno 2014 - Roma, Pala Gems - Lazio-Futsal Ternana 12-7

Da LazioWiki.

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8 Giugno 2014 - PLAY OFF SCUDETTO DI CALCIO A 5 FEMMINILE - 2013/14 – FINALE - Ritorno - 20:00

LAZIO: Presto, B.Cary, Gayardo, Guercio, Nanà, Giustiniani, Violi, M.Cary, Blanco, Lucileia, Cariani, Siclari. Allenatore: David Calabria.

FUTSAL TERNANA: Cipriani, Coppari, Amparo, Neka, Donati, Exana, Rossi, Madonna, Sanna, Jessiquinha, Cedrino, Sanchez. Allenatore: Simone Pierini.

Arbitri: Sig. De Francesco (1°), Sig. Badendo (2°), Sig.ra Romanello (crono).

Marcatori: 2'14" Lucileia (L), 2'33" Gayardo (L), 6'04" Sanchez (FT), 11'59" Nanà, 13'10" Amparo (FT), 14'59" Amparo (FT), 19'16" Violi (L), 21'25" Blanco (L), 22'57" Sanchez (FT), 24'31" Lucileia (L), 28'12" Siclari (L), 29'04" Jessiquinha (FT), 30'38" Sanchez (FT), 31'15" Gayardo (L), 31'45" Lucileia (L), 32'02" Jessiquinha (FT), 33'51" Gayardo (L), 35'44" Gayardo (L), 39'59" Blanco (L).

Note: Ammonita Gayardo (L) e l'allenatore Simone Pierini (FT) per comportamento non regolamentare sul terreno di gioco, allontanato. Spettatori: 1.000 circa.


Il biglietto della gara
Corrsport del 07/06/2014
Corrsport dell'08/06/2014
Corrsport del 09/06/2014
Messaggero del 09/06/2014
Corrsport dell'11/06/2014
C5Live Magazine del 12/06/2014
La foto pre gara della Lazio
La foto pre gara della Ternana
L'abbraccio simbolico di Cely
Lo striscione bene augurante
Lo striscione da un'altra angolazione
Marcella festeggia con il Tricolore
Pamela con lo Scudetto 2013/14
Pamela abbraccia il Trofeo vinto
Pamela e Lucileia incredule
L'abbraccio tra Cely e Valentina
L'abbraccio tra Pamela e Valentina
Le due brasiliane (Cely e Lucileia)
Che quartetto !!!!
La corsa verso la Tribuna
Lo striscione "Secondi a Nessuno"
Il Pala Gems in festa
Ancora festa al Pala Gems
Pamela prima di alzare il trofeo
Una bella inquadratura della squadra
Pamela alza con forza il trofeo

Dal Sito Ufficiale della SS Lazio C5 Femminile (6 Giugno 2014): Lucileia: "Giocare uno scudetto in casa è un'emozione unica". Quaranta minuti dividono la Lazio c5 Femminile dallo scudetto. Due risultati su tre a disposizione dato il 7-1 di Terni che ha in parte spianato la strada alle biancocelesti. Un tricolore che manca da Roma dal 2008 anche se era un’altra Lazio, quella. E soprattutto non era la Serie A di oggi, non c’erano i fenomeni stranieri, non c’erano i palazzetti, si giocava ancora sul sintetico. Sembra passata una vita. Ma mettiamo da parte il romanticismo e pensiamo a domenica. Davanti a un Pala Gems che sarà stracolmo la Lazio cercherà di vincere ancora e conquistare, perché no, la quinta vittoria stagionale con la Ternana. Lucileia, poi, contro le fere si esalta. Dodici gol in quattro gare, solo un poker domenica scorsa. In totale? 128 reti in stagione senza considerare le dieci reti con il Brasile al Mondiale 2013. Ma la voglia di segnare e vincere è forte come non mai. Perché come direbbe Ligabue “chi si accontenta gode…così così”. E’ stata una stagione piena di soddisfazioni per te: mondiale, pallone d’oro, coppa Italia, più di 100 reti. Ti aspettavi una stagione così? “All'inizio dell’anno pensavo che sarebbe potuta essere una stagione importante perché la squadra era forte ed ero sicura che avremmo fatto un buon campionato. Però non pensavo che per me sarebbe stata una stagione così magica in cui praticamente potrei vincere tutto…” Cosa vorrebbe dire, per Lucileia, conquistare domenica anche lo scudetto? “Sarebbe chiudere al meglio una stagione perfetta. In Brasile si dice "a cereja do bolo" tradotto la ciliegia sulla torta. E’ l’unico trofeo che mi manca e sicuramente quello più importante”. A Terni avete dimostrato la forza della Lazio. Ti aspetti una Ternana diversa domenica? “Spero che sia una gara più combattuta rispetto all’andata perché loro si giocano l’ultima occasione per rientrare in gioco. A Terni abbiamo fatto una partita quasi perfetta, non abbiamo lasciato spazi per il loro gioco. Domenica dovremo fare la stessa cosa”. Ci sarà il palazzetto pieno, con tanta gente a sostenervi. Un po’ di emozione? “Molta per la verità. Giocare uno scudetto in casa davanti ai propri tifosi che ci hanno sempre sostenuto e seguito, è l’occasione perfetta per ringraziare tutti e dimostrare ancora una volta che siamo una grande realtà”. Tra pochi giorni, al di là di come andrà a finire, tornerai a casa. Contenta? “Moltissimo, perché la famiglia è alla base di tutto e se riesco a stare qui e a fare al meglio il mio lavoro è perché loro, anche se da lontano, mi sostengono. E poi, ci vuole un po’ di riposo dopo una stagione così piena ed emozionante”.


Dal Sito Ufficiale della SS Lazio C5 Femminile (8 Giugno 2014 Pre Match): Quaranta minuti. Emozioni, gol, sudore. Fuori, 500, 600, 800 persone. Tifosi, bandiere, colori. Da una parte il bianco e il celeste, dall'altra il rosso e il verde. Lazio e Ternana. Di fronte, ancora e ancora. E’ la quinta con precisione. Quattro vittorie per le biancocelesti, una media di sette gol a partita. Ma questa sarà di nuovo unica. L’ennesima finale, un’altra coppa che aspetta solo di essere alzata. Intorno a questa finale scudetto uno staff che ha organizzato, al di là della partita, un evento unico. Tante sorprese prima, durante e dopo la gara. Perché la Lazio è anche questo. Qualcuno non avrà neanche dormito stanotte. Perché il calcio insegna a non dare nulla per scontato. E perché il pallone è rotondo non dimentichiamolo. Quindi aspettiamo le 19:15 quando le ragazze scenderanno in campo per il riscaldamento tra gli applausi di tutti, perché Lazio e Ternana sono le due squadre più forti d’Italia e hanno meritato, al di là di tutto, di stare al Pala Gems questa sera. Riscaldamento, quindi. Poi alle 20:00 il fischio iniziale. Ancora le stelle biancocelesti Lucileia, Blanco e Gayardo davanti alle fere Amparo, Sanchez e Jessiquina. Due società che hanno investito tanto quest’anno, non solo economicamente, ma anche nell'organizzazione complessiva. Una gara, quella di questa sera, che forse chiuderà la stagione del futsal femminile, forse no. Ma che in ogni caso sarà spettacolo allo stato puro. Perché queste ragazze ci hanno abituato a credere, a gioire e a lasciarci senza fiato. E stasera tocca di nuovo a loro. Alla loro classe, ai loro colpi, ai loro gol. Fino alla fine... Lazio, non mollare mai!


Dal Sito Ufficiale della SS Lazio C5 Femminile (8 Giugno 2014 Post Match): E scudetto sia! La Lazio batte la Ternana 12-7 in gara -2 e conquista il quinto tricolore della storia biancoceleste, l’ultimo era targato 2008. Dopo la Coppa Italia, quindi, l’imbattibilità durante un’intera stagione, i 100 gol di un pallone d’oro da applausi, il trofeo più ambito. Una partita spettacolare quella del Pala Gems, davanti a circa mille spettatori, il pieno quindi. Tifosi in delirio per una gara che ha dato vita a un botta e risposta da applausi. Lazio subito in vantaggio, non una, ma due volte. Prima Lucileia, poi Gayardo. Tutto in discesa, sembrava. Ma la Ternana tirava fuori grinta, cuore e tanta corsa con il suo capitano Amparo e Patri Jornet Sanchez. Sul 3-3 Lazio un po’ in difficoltà. Il pareggio sarebbe andato bene lo stesso ma era un rischio troppo grande. E così ci pensava Violi, osannata da tutti i tifosi, a pochi secondi dalla fine della prima sirena. Sul 4-3 tutti a riposo. Ci sono altri venti minuti, niente è scontato, ora più che mai. Blanco prova a tagliare le gambe alla Ternana segnando dopo appena un minuto e mezzo dalla ripresa ma Sanchez ristabilisce le distanze. Lucileia e Siclari provano a dare un’altra botta alle fere che non mollano mai. Ma le difese sono saltate, ogni tiro, o quasi, diventa una rete o una parata miracolosa che sia Cedrino o Giustiniani a buttarsi. Le squadre vogliono vincere, tutto il resto è noia. La Ternana prova il portiere di movimento, le ultime forze in campo, ma si deve arrendere a Gayardo, Lucileia e Blanco che chiudono definitivamente la gara sul 12-7 finale. Eppure nel frattempo c’erano stati pali e traverse, Blanco ne aveva presi tre di pali, anzi, uno tre volte, sempre lo stesso. Exana aveva colto una traversa da fuori area. Jessiquinha aveva saltato Giustiniani ma la più grande delle sorelle Cary, Melissa, aveva salvato sulla linea di porta. Una partita spettacolare, appunto, tra due squadre che hanno dato tutto fino alla fine. Ma stasera, il cielo è sempre più blu, su Roma e sull'Italia.

Le dichiarazioni a fine gara del capitano biancoceleste, Pamela Presto: “Non ci sono parole per descrivere questo scudetto, sono orgogliosa del gruppo per il lavoro fatto quest’anno. Era la finale che volevo, un risultato che non era scontato, un plauso alla Ternana che ci ha fatto sudare fino alla fine. Penso sia stata una finale spettacolare, spero che tutti si siano divertiti quanto noi. E’ uno scudetto meritato per tutto quello che abbiamo fatto durante la stagione, sono contentissima”.


Dal sito www.laziopolis.it (8 Giugno 2014 Post Match): Calcio a 5. Le ragazze dei record vincono lo scudetto. Sono le 21:43 dell’8 giugno 2014 e la Lazio è campione d’Italia… La Lazio Calcio a 5 Femminile, d’accordo. Nella Società Sportiva Lazio nata nel 1900 tutte le sezioni hanno la stessa dignità. Tutti gli sport, tutte le discipline. E allora questo scudetto, che è il quinto della sua storia, il Calcio a 5 se lo appunta sul petto nel tripudio del PalaGems, gremito fino all'ultimo seggiolino, alla presenza del presidente generale Antonio Buccioni, tra lo sventolare dei bandieroni degli “Orgogliosi”, che sono un po’ come gli Eagles di una volta, grossi e paterni nei confronti di queste ragazze piovute qui da tanti posti diversi ma innammoratissime della maglia che indossano. Ternana, l’altra finalista, sconfitta per 12-7, bissato il 7-1 dell’andata e scudetto conquistato senza bisogno della “bella”. Del resto, per i pochi che non lo sanno, la Lazio ha vinto tutte, dicasi tutte, le partite di campionato disputate in stagione. Un passo irripetibile che è già un record di fatto imbattibile. Il massimo dei massimi. Potrà solo essere eguagliato. Una doppietta, anch'essa storica, scudetto-coppa Italia che tinge di biancoceleste tutto il Calcio a 5 Femminile. Alla squadra umbra, seguita a Roma dai suoi altrettanto appassionati supporters, va reso subito l’onore delle armi. Le rossoverdi formano davvero un bel gruppo e hanno tenuto con i denti la partita finché hanno potuto, mostrando individualità importanti, in particolare la classe delle due inesauribili spagnole Amparo e Jornet. Ma nella Lazio giocano campionesse assolute, Lucileia Pallone d’oro, l’altra brasiliana Cely Gayardo, che ha grinta da vendere e conseguente umiltà, e l’argentina Blanco, forse la più tecnica di tutte e serietà assoluta da professionista. La finale sarebbe stata più equilibrata se la Ternana avesse però avuto i “cambi” di cui dispone il tecnico biancoceleste Calabria: con Giustiniani punto fermo tra i pali, e le tre sudamericane, è partita Violi. Ma a dar respiro al quartetto base si sono avvicendate la statunitense Cary (la sorella stavolta è rimasta in panchina col secondo portiere Cariani), le altre italiane Presto, Guercio e Siclari e la brasiliana Nanà. Un gruppo che funziona a meraviglia e che ora il presidente Valerio Piersigilli dovrà cercare di confermare. La partita, iniziata dopo l’Inno di Mameli cantato da tutti, ha appassionato il pubblico per la qualità del gioco espresso: oltre ai 19 gol, alcuni di sublime fattura, una caterva di pali e traverse oltre alle belle parate dei portieri, bombardati da ogni parte. La Lazio ha avuto il merito di portarsi sul 2-0 in mezzo minuto, a cavallo del 3’ di gioco, ma le ragazze ospiti non hanno mai mollato arrivando al 3-3, sfiorando il vantaggio e subendo il 4-3 di Violi in contropiede a 44 secondi dalla fine del primo tempo. La ripresa si è aperta con una traversa di Amparo ma uno straordinario assist di Lucileia per Blanco ha nella sostanza scacciato i fantasmi. E quando ancora il Pallone d’oro ha portato il punteggio sul 6-4, è stato anche espulso il tecnico ospite Pierini che lamentava un precedente presunto fallo a centrocampo. La Ternana è riuscita di nuovo ad avvicinarsi sul 7-6 ma, poco per volta, Cely e compagne hanno messo il turbo, anche perché le umbre giocavano col portiere di movimento esponendosi al gol in ogni contrassalto: Cely ha realizzato addirittura di testa, Blanco ha segnato la rete numero 12 sul suono della sirena. La festa era già iniziata in tribuna: “I campioni dell’Italia siamo noi” cantavano a squarcia gola i tifosi. “Oh Valerio comprate Lotito…” intonavano gli estimatori del presidente Piersigilli. Compariva il coppone che simboleggia lo scudetto per le foto di rito con bandieroni tricolori, brasiliani e argentini. Abbracci per tutte, le tre ragazze calabresi omaggiate da uno striscione a parte: “Con la fede e con l’ardore dalla Calabria con furore: Staiti”. Staiti è il paese in provincia di Reggio Calabria dove la Lazio è andata ad allenarsi a Pasqua prima di iniziare i playoff: un’adozione vera e propria, un grande affetto ricambiato tanto che Violi è entrata in campo al’inizio portando in braccio il figlioletto del sindaco. Istantanee di una festa infinita che è proseguita nella notte. Era iniziata con la prima coppa. Esplode con lo scudetto dei record, che naturalmente non si scorda mai: sarebbe bastato anche il pareggio ma queste ragazze non concedono sconti. Nel nome dello sport puro, quello caro a Bigiarelli. E che troppo spesso ci scordiamo di onorare. Applausi a un’impresa davvero epica.


Dal sito www.shefutsal.it (9 Giugno 2014): Lazio campione d’Italia in una finale emozionante, alla Ternana l’onore delle armi. “Secondi a nessuno” così recitava uno degli striscioni del PalaGems nell’afosa serata che ha incoronato la SS Lazio del presidente Piersigilli campione d’Italia di Calcio a 5 Femminile 2013/14. Una stagione trionfale nella quale la squadra biancazzurra ha collezionato una serie infinita di vittorie ed un unico pareggio in Coppa Italia, vincendo poi la partita ai rigori. Dopo la scialba gara-1 scudetto, vinta troppo facilmente dalle aquilotte per 7-1 contro la Ternana, finalmente domenica abbiamo assistito ad una finale scudetto degna, degnissima, di questo nome. Tanti gol, un 12-7 che non accontenterebbe di certo nessun allenatore, ma che sicuramente ha divertito ed emozionato il pubblico ed ha riportato nella capitale lo scudetto (l’ultimo risaliva al 2007/08 vinto dalla Lazio Woman quando ancora non c’era la Serie A Femminile). Pala Gems gremito e vestito a festa di biancazzurro e rossoverde, nella curva riservata; uno spettacolo per gli occhi! Grande spiegamento di media, giornalisti e fotografi ed anche questo ci piace molto! Live streaming ancora offerto dalla Divisione Calcio a 5. Non si poteva chiedere altro, se non di esserci e vivere questa finale scudetto a bordo campo con le protagoniste! La vittoria ottenuta a Terni sette giorni prima, non cambia la mentalità della SS Lazio che inizia gara-2 all'arrembaggio e colpisce subito due pali con una scatenata Gimena Blanco, miglior giocatrice della finale a mio parere. Ma è bomber Lucileia che sblocca la partita al 2’ minuto con un tiro da fuori, complice il portiere rossoverde Cedrino, che si riscatterà ampiamente in seguito. Passano venti secondi e Gayardo su ripartenza, raddoppia e festeggia il gol arrampicandosi sulla rete di recinzione, sotto la curva dei tifosi biancazzurri in delirio, imitata da Lucileia e Violi. Tifosi biancazzurri in brodo di giuggiole ad abbracciare con le braccia protese, le loro beniamine. La Ternana subisce il colpo ma riesce a riordinare le idee ispirata dalla potenza di Amparo e da una ritrovata vena realizzativa di Patri Sanchez. E’ proprio il bomber spagnolo che fa esplodere la curva rossoverde al 6’ dimezzando le distanze. La Ternana preme alla ricerca del pareggio mentre la Lazio si affida alle veloci ripartenze sostenuta da una strepitosa Blanco. Nel momento migliore della Ternana (palo di Exana e salvataggio di Melissa Cary sulla linea) è Nanà a depositare in rete il pallone del 3-1, chiudendo l’ennesima ripartenza. Respira la Lazio, ma la Ternana reagisce aggredendo le biancazzurre, recuperando palloni e pareggiando con una doppietta di capitan Ampi in due minuti (13’ e 14’). Incredibile il secondo gol scagliato dal capitano rossoverde di sinistro in corsa ad un paio di metri dal calcio d’angolo. Pallone che viaggia alla velocità della luce e prende il palo lontano interno, inchiodando Giustiniani. La partita è bellissima, le squadre si sfidano a viso aperto con continui rovesciamenti di fronte. Nell'ultimo minuto di gioco del primo tempo, una ripartenza della Lazio consente a Violi di incrociare da fuori area un pallone pesantissimo che sancisce il nuovo vantaggio delle padrone di casa. Entrambe le formazioni vanno al meritato riposo sotto uno scroscio di applausi che continuano nell'intervallo per la sfilata della ragazzine della Juniores Femminile della SS Lazio, neo-campionesse d’Italia della categoria.

Nel secondo tempo le giocatrici risentono inevitabilmente del caldo e della stanchezza, le due squadre si allungano, perdono di lucidità e dove non arriva più la testa, ci arriva il cuore. Il pubblico si esalta nel doppio botta e risposta delle due formazioni che alternano fiammate di orgoglio a qualche errore di troppo. Arrivano subito tre gol nei primi 4 minuti della ripresa con Blanco, Jornet e Lucileia per il 6-4. Il bomber tascabile Siclari firma il 7-4 all’8’ minuto, scatenando la rabbiosa reazione delle rossoverdi che in due minuti (9’ e 10’) accorciano con Jessiquinha e poi con Jornet: 7-6. Partita riaperta solo per pochi secondi perché Gayardo e Lucileia distruggono i sogni di rimonta delle rossoverdi con due gol in 20 secondi (all’11’). Siamo 9-6. Neanche il tempo di respirare per il pubblico in apnea, che Jessiquinha accorcia nuovamente 9-7 al 12’. La Ternana ha ancora la forza di pressare alta, la Lazio mantiene la calma e colpisce con Gayardo, in splendida forma fisica fino all’ultimo secondo di gioco. La brasiliana cresce mentre le altre giocatrici calano alla distanza e segna al 13’ ribattendo in rete un pallone respinto dal palo e calciato da Guercio. Negli ultimi 5 minuti sul 10-7, Pierini gioca con Amparo portiere di movimento ma è ancora Cely a punire le ferelle con un colpo di testa al 15’ (11-7). C’è solo il tempo per una Gimena Blanco insaziabile, come la Lazio, di mettere a segno la sua doppietta nell'ultimo secondo di gioco per il 12-7 finale.

Esplode la festa biancazzurra al PalaGems con il divertente siparietto tra capitan Presto ed il delegato della FIGC-Divisione Calcio a 5, al momento della premiazione; lo stesso che meno di tre mesi fa aveva premiato il capitano biancazzurro trionfatore della Coppa Italia a Pescara. Esce con l’onore delle armi la Ternana che ha saputo tenere testa alle aquilotte per trequarti dell’incontro fino al 7-6 segnato al 10’ del secondo tempo da Jornet. Le ferelle sono state le vere antagoniste delle biancazzurre in questa stagione, sconfitte dalla Lazio nelle due finali scudetto e nella finale di Coppa Italia. Nessun trofeo, ma con questi risultati Ampi e compagne si sono guadagnate il diritto di giocarsi la Supercoppa Italiana, sempre contro la Lazio, dopo l’estate. E sarà l’ennesima rivincita tra biancazzurre e rossoverdi! La Lazio ha dominato tutta la stagione e meritato lo scudetto. Una squadra costruita per vincere e che ha ottenuto il massimo da una stagione che è già entrata nei record del futsal italiano. Un gruppo totalmente nuovo con grandi campionesse italiane e straniere, allenate da un mister che non aveva bisogno di presentazioni. Gli ingredienti erano quelli giusti, ma uno sport di squadra non è un album di figurine ed alla Lazio e a Mister Calabria va il merito di essere riusciti a costruire in breve tempo una mentalità vincente condivisa da tutto il gruppo. L’ultimo immenso applauso va alle protagoniste. Capitan Ampi fa sempre la differenza ed è di una categoria eccelsa. Non dovrebbero neanche sorprenderci le sue performances perché lei gioca sempre ad altissimi livelli. Discontinua invece la partita delle sue compagne più quotate, Jornet, Jessiquinha, Neka e così alle ferelle è mancato il colpo del sorpasso quando se ne era presentata l’occasione. Da un capitano all'altro, Pamela Presto è il capitano giusto per questa Lazio fatta di tante stelle che brillano senza oscurarsi tra loro, ma riflettendo ognuna la luce del gruppo: grinta, ironia, sangue freddo e quel briciolo di pazzia che la conferma leader. E’ lei che dopo aver fatto il giro di campo alzando al cielo il trofeo tricolore, si ferma sotto la curva rossoverde a salutare i tifosi avversari ricevendone in cambio i meritati applausi ed i “5”. Per la calabrese è il secondo scudetto della carriera, conquistato insieme alle conterranee Siclari e Violi, sotto l’amorevole sguardo dalla tribuna di Mister Tramontana, con il quale hanno regalato a Reggio Calabria ed alla Pro Reggina il primo storico tricolore due anni fa. Arriva in una piazza prestigiosa come Roma il terzo scudetto italiano per wonder woman Blanco (dopo Isef e AZ, il secondo scudetto consecutivo). Gimi è stata decisiva nella partita più importante della stagione, dopo aver lottato per mesi contro diversi problemi fisici, lei che ha commosso il pubblico segnando il gol della liberazione (dopo tre pali), disegnando il suo cuore con le dita ed inviandolo via streaming in Argentina. Secondo scudetto in due anni di futsal italiano per Gayardo. Cely la giocatrice universale per eccellenza, che Mister Calabria ha schierato per tutta la stagione da ultima e da pivot a seconda delle esigenze, lei che è il terzo capocannoniere della Serie A in questa stagione. Duttilità, efficacia, sacrificio, potenza; di Cely Mister Calabria sembra non volerne proprio fare a meno. E’ stata invece la prima volta per Lucileia che è crollata in ginocchio a terra dopo il fischio finale, sommersa poi da tutte le sue compagne. Il suo primo scudetto italiano meritatissimo in un’annata sportiva indimenticabile che l’ha vista alzare al cielo a dicembre la Coppa del Mondo ed il pallone d’oro con il suo Brasile e la Coppa Italia e lo scudetto con la maglia della Lazio, oltre ad aver abbattuto il muro dei 100 gol nel campionato italiano. Quanto ci tenesse ad essere anche campionessa d’Italia con la Lazio lo si capisce vedendola saltare come una ragazzina per tutto il campo dopo il gol, simulando il volo dell’aquila biancazzurra, ubriacandosi degli applausi dei suoi tifosi in estasi. Si chiude nel segno della SS Lazio la terza stagione della Serie A di Calcio a 5 Femminile. La Lazio succede all’AZ Gold Women ed alla Pro Reggina ed è la prima squadra a realizzare il prestigioso double, vincendo scudetto e Coppa Italia nella stessa stagione. A settembre vedremo che succederà nella Supercoppa Italiana, ma prima e per tutto il movimento del futsal femminile italiano, è tempo di vacanze, di rientro in famiglia e di riposo!!! We love futsal dovunque!






Una bella inquadratura del "C5 Live Web Magazine"
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Mentre Cely Gayardo mostra la maglietta celebrativa e lo Scudetto, il Presidente Valerio Piersigilli porta sulla schiena il Capitano.



La foto di rito al Pala Gems di Roma
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Si riconoscono: il capitano Pamela Presto l'unica davanti allo striscione con la Coppa in mano. Subito dietro lo striscione da sinistra: Marcella Violi, Sara Giustiniani, Silvia Cariani, Nanà, Paola Pierucci dietro seminascosta, Lucileia, Pamela Guercio, Cely Gayardo con dietro Fabrizio Ferrini, Melissa Cary seminascosta dietro la Coppa, Gimena Blanco con dietro Francesca Giandesin, Alessia Esposito dell'Under 21, Marta Schirò e Arianna Tirelli della Juniores e David Calabria.



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