Domenica 6 settembre 1987 - Roma, stadio Flaminio - Lazio-Casertana 2-0
Coppa Italia 1987/88 - Gara 5 girone 8 - Lazio-Casertana 2-0
LAZIO: Martina, Brunetti (46' Piscedda), Beruatto, Pin (75' Esposito), Gregucci, Marino, Savino (89' Nigro), Caso, Galderisi, Camolese, Monelli. A disp. Salafia, Rizzolo. All. Fascetti.
CASERTANA: Battara, Buccilli, Pagliaccetti (63' Troise), Suppa, A.Lorieri, Pancheri, Viganò, Casaroli, D'Ottavio (67' Carbone), Maragliulo, D.Ricci. All. Liguori.
Arbitro: Felicani (Bologna).
Marcatori: 34' Savino, 75' Savino.
Note: ammonito Brunetti. Calci d'angolo 6-0.
Spettatori: 10.000 circa.
La Lazio spera a lungo ma alla fine, pur battendo senza problemi la volenterosa Casertana, deve arrendersi alle notizie che arrivano da Pisa: i toscani, battendo una spenta Juventus, si classificano addirittura primi nel girone e superano il turno insieme ai bianconeri torinesi.
Gli uomini di Fascetti pagano così a caro prezzo la clamorosa sconfitta di mercoledì scorso a Catanzaro e nonostante la spinta eccezionale e appassionata del pubblico devono lasciare la competizione per dedicarsi completamente al campionato.
Il tecnico promette: "Da domenica prossima vedrete un'altra Lazio, siamo pronti a scalare la serie A". La sfida del Flaminio coi campani ha poca storia. I biancocelesti si divorano occasioni facili fin dall'inizio con lo svagato Monelli e spesso agli assalti partecipa anche Marino nel tentativo di sbloccare il match al più presto.
I gol, uno per tempo, arrivano però dal piede di Savino che risolve due mischie in area casertana, mostrandosi ben inserito negli schemi d'attacco di Fascetti. Alti e bassi invece da parte di Galderisi, cui nel finale l'arbitro nega un rigore solare. La sostanza non sarebbe cambiata, il pomeriggio fatale resta quello di Catanzaro.
La Gazzetta dello Sport titola: “La Lazio si riscatta con due gol di Savino - Con un gol per tempo i romani hanno cancellato la sconfina di Catanzaro ma la Casertana ha fatto a lungo soffrire i padroni di rasa”.
Roma – Flaminio semideserto per il terzo appuntamento casalingo della Lazio. La squadra di Fascetti è reduce dalla cocente sconfitta di Catanzaro, ma nel clan laziale si spera che non sia questa la causa della scarsa affluenza di pubblico. Probabilmente prezzi troppo alti per settori cosiddetti popolari hanno fatto restare a casa parecchia gente.
Formazioni secondo copione: nella Lazio non c'è Esposito. Caso è in campo fino dal primo minuto. Gregucci prende in consegna D'Ottavio, con Brunetti su Ricci; dall'altra parte capitan Buccilli va su Galderisi e Lorieri controlla Monelli. Proprio sui piedi dell'ex viola capitano nei primi dieci minuti due occasioni: al 5' Caso scatta sul filo del fuorigioco e serve Monelli che, solissimo, manda fuori alla sinistra di Battara, figlio d'arte; al 10’ il numero 11 laziale sbaglia l'aggancio a due metri dalla linea bianca su assist di Marino.
La Casertana gioca con un certo ordine a centrocampo, la Lazio preme, disordinatamente però. Marcature molto rigide da entrambe le parti. Viganò (18’) tenta la soluzione dalla lunga distanza: Martina si distende e blocca. Passarlo i minuti ed aumenta la confusione in campo, manovre raramente lineari nonostante il prodigarsi di Caso e Casaroli.
Al 34' arriva comunque la rete della Lazio, al termine di un'azione molto confusa: Camolese tocca per Savino che supera con un destro Battara in uscita. Dopo il gol cresce di tono la Lazio. e la Casertana lamenta qualche pecca di troppo in difesa. Miracolo di Battara (45’) su Monelli: il portiere ospite riesce con un gran balzo a deviare la conclusione a botta sicura da due passi del laziale.
Ripresa con Piscedda al posto di Brunetti: Marino va su Ricci, il nuovo entrato funge da “libero”. Ritmo ora più sonnolento. Casaroli (59’) spedisce fuori, di testa, su cross di Viganò. Un brivido si fa per dire... nel grigiore tecnico. Vola Battara (65') su conclusione dal limite del solito Monelli. volenteroso ma impreciso, che due minuti tardi impegna ancora il portiere campano con un diagonale di destro. Replica Ricci, di testa, al 70’, ma la sua conclusione è debole e Martina non trema.
Al 75' seconda rete laziale e seconda personale di Savino: solita grossa mischia davanti a Battura e tocco finale di sinistro del numero 7 biancoceleste a porta praticamente sguarnita. Protestano molto gli ospiti per un presunto fuorigioco del marcatore, ma Felicani non va neppure ad ascoltare il suo collaboratore di destra.
Una vittoria per la Lazio sicuramente meritata, ma la squadra di Fascetti non ha convinto sino in fondo. Da registrare un po' tutti i reparti. La Casertana non ha ripetuto la brillante prova difensiva di Torino, ma pare destinata comunque a recitare un ruolo di primissimo piano nel campionato di C.