Domenica 6 gennaio 1946 - Pescara, Rampigna - Pescara-Lazio 2-2
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6 gennaio 1946 - Campionato della Divisione Nazionale girone Centro-Sud serie A/B 1945/46 - (Recupero del 16 dicembre 1945). IX giornata
PESCARA: Fabiani, Romagnoli (II), Brandimarte (II), D’Incecco, De Angelis, Brandimarte (I), Lanciaprima, Maturo, Tontodonati, Di Teodoro, Suozi.
LAZIO: Gradella, Antonazzi, Ferri, Manola, Gualtieri, Del Pinto, Puccinelli, Brunetti, Koenig, Lombardini, Tossio. All. Gualtieri.
Arbitro: sig. Pera di Firenze.
Marcatori: pt 3' Tontodonati, 40' De Angelis, st 11' Koenig (rig), 18' Koenig.
Note: campo buono, giornata di sole.
Spettatori: 5.000 con un incasso di mezzo milione.
La Lazio arrivava a Pescara pochi minuti prima dell’inizio, dopo un viaggio avventuroso: subiva due gol ma poi trovava l’energia per pareggiare. Era stata bloccata dalla neve a Tagliacozzo per cui era stata costretta ad invertire rotta per portarsi sulla Rieti-Aquila. Malgrado l’avventuroso viaggio, gli azzurri sono riusciti, in una strana partita molto povera di contenuto tecnico, a portar via un insperato punto dal Rampigna. Nel primo tempo il Pescara prendeva l’iniziativa rovesciandosi in area laziale: al 3' andava in vantaggio con un tiro da lontano di Maturo che colpiva la traversa: il pallone, passando tra le mani protese di Gradella, veniva recuperato da Tontodonati che, di testa, lo depositava in rete; al 7' Lanciaprima, a portiere battuto, colpiva il palo; al 9' Puccinelli, a tu per tu con Fabiani, tirava ma il portiere respingeva; al 13' Di Teodoro sfiorava il raddoppio ed al 14' ancora un tiro mancato per poco, dopo una travolgente azione Di Teodoro-Tontodonati-Lanciaprima con il violento tiro di quest’ultimo che veniva neutralizzato da Gradella; un minuto dopo ancora un’occasione propizia per l’ala destra pescarese, ma Gualtieri salvava in extremis; al 30' l’ala sinistra Suozzi calciava a rete debolmente e Gradella riusciva a deviare in angolo; ma al 40', su punizione battuta da Lanciaprima, De Angelis raccoglieva di testa e realizzava il 2-0; prima dell’intervallo ancora un tiro debole di Suozzi bloccato da Gradella.
Fino a metà gara il Pescara, pur non essendo in gran vena, denotava una netta superiorità, mentre la Lazio dava l’impressione di essere estremamente vulnerabile. Nella ripresa gli azzurri operavano uno spostamento di ruolo tra Brunetti e Manola. Il gioco continuava a ristagnare, ma il rendimento del Pescara calava paurosamente e la Lazio cominciava, soprattutto per merito di Ferri e Lombardini, ad effettuare dei lanci in profondità: al 2' del secondo tempo si registrava un corner inoperoso a favore del Pescara, così pure due punizioni al 6' ed al 10', sempre da parte dei locali; l’arbitro, che fino a questo momento aveva sorvolato su svariati falli, commessi soprattutto dai laziali, al 58' fischiava un calcio di rigore per fallo su Koenig che lo stesso centravanti trasformava. Al 16' i locali imbastivano l’ultima occasione convincente con Maturo che serviva Tontodonati il quale, al volo, colpiva la traversa; al 18' la Lazio pareggiava con una bruciante azione Puccinelli-Lombardini conclusa con una frecciata da Koenig. Da questo momento il gioco degenerava spezzettandosi in ripicche personali, trascurate dall’arbitro. S’infortunavano De Angelis e D’Incecco, poi Lanciaprima, colpito da Ferri, usciva dal campo ed anche Koenig, azzoppato, cambiava di ruolo. Il Pescara praticamente era scomparso.
Il migliore della Lazio è stato Gualtieri, seguito a ruota da Puccinelli, Manola, Del Pinto e Gradella; nel Pescara si salvavano Romagnoli e Lanciaprima, buoni Maturo e Di Teodoro mentre tutti gli altri risultavano al di sotto delle loro possibilità, specialmente Brandimarte.
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