Domenica 6 dicembre 2009 - Roma, Stadio Olimpico - Roma-Lazio 1-0
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6 dicembre 2009 - 3.356 - Campionato di Serie A 2009/10 - XV giornata - inizio ore 20.45
ROMA: J.S. Bertagnoli, Burdisso, Mexes (44' Cassetti), Juan, Riise, De Rossi, Pizarro, Perrotta, Menez (46' Brighi), Vucinic (91' Taddei), Totti. A disposizione: Doni, Andreolli, J.Baptista, Okaka. Allenatore: Ranieri.
LAZIO: Muslera, Lichtsteiner, Diakite, Stendardo, Radu, Kolarov, Brocchi, Baronio (89' Dabo), Mauri (82' Rocchi), Matuzalem (46' Foggia), Zarate. A disposizione: Berni, Siviglia, Meghni, Eliseu. Allenatore: Ballardini.
Arbitro: Sig. Rizzoli (Bologna) - Guardalinee Sigg. Maggiani e Pirondini - Quarto Uomo Sig. Damato.
Marcatori: 79' Cassetti.
Note: partita sospesa dal 13' per sei minuti circa per un eccesso di uso di bombe carta sugli spalti. Espulso Pizarro all'87' per somma di ammonizioni. Ammoniti: Menez, Stendardo, Mexes, Baronio, Mauri, Pizarro. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t.
Spettatori: 54.000 circa con 29.819 paganti con un incasso di euro 1.127.779,00.
La Gazzetta dello Sport titola: "Roma e Lazio, la differenza è quella tra palo e gol. Derby equilibrato, sia nel sonnacchioso primo tempo, sia in una ripresa spumeggiante e ricca di occasioni. Decide il gol di Cassetti dopo un palo di Zarate e una serie di prodezze da parte di entrambi i portieri".
Continua la "rosea": Aveva ragione Ranieri, la differenza tra Lazio e Roma è veramente poca. Sia nel primo tempo, quando si sonnecchia, sia nella ripresa, quando si gioca a calcio e che calcio. La differenza sta nel fatto che Zarate prende il palo, e Cassetti fa gol. Ma lo fa probabilmente ai migliori biancocelesti della stagione. Si parte con la Roma consapevole del ruolo di protagonista della partita al quale non si sottrae: azioni corali spesso efficaci, con tentativi dalla distanza di Ruiise e anche penetrazioni in area da parte soprattutto di Vucinic. La Lazio, che sulla carta gioca fuori casa, risponde in contropiede affidandosi alla velocità dell'unica punta, Zarate, che però per esempio all'11' va via bene ma ignora i compagni ben piazzati a supporto e perde palla. C'è poi l'interruzione di 6 minuti dovuta a un autentico temporale di bombe carta, con l'arbitro Rizzoli che alla fine fa riprendere il gioco senza attendere un annuncio dall'altoparlante. Il raffreddamento dei muscoli sembra penalizzare maggiormente la Roma, che arretra il suo baricentro a vantaggio dei laziali. Ora sono i giallorossi a limitarsi a qualche folata in contropiede: entrambi i portieri, tuttavia, hanno un lavoro che non va al di là dell'ordinaria amministrazione. Così la partita arriva all'intervallo con un pari che è anche ai punti: prima metà del tempo alla Roma, seconda alla Lazio ma scarse le emozioni.
Si riparte con la Roma che richiama Menez e lancia Brighi, mentre Ballardini inserisce Foggia per Matuzalem ma non tanto per scelta tecnica quanto piuttosto per guai fisici del brasiliano. La Lazio si mantiene aggressiva come nella seconda metà del primo tempo, la Roma risponde con qualche ripartenza: da entrambe le parti, però, si continua inizialmente a provare solo dalla distanza. Al quarto d'ora c'è però la fiammata, quando Zarate dà un saggio della sua velocità e si libera per un tiro che prende palo pieno: sul rimpallo irrompe e tira da pochi passi Mauri, chiamando Julio Sergio a un riflesso che ha del miracoloso. Il collega Muslera, peraltro, deve imitarlo di lì a poco sulla reazione della Roma, quando Vucinic mette sulla testa di Perrotta un grande pallone. E' la Lazio, comunque, che sembra averne di più: il pressing è altissimo e asfissiante, la Roma fa molta fatica a ripartire. Quando però i giallorossi lo fanno, ecco venir fuori la qualità. Succede al 34'. Azione corale, veloce e a pochissimi tocchi con palla all'ala sinistra Vucinic che invece è in posizione di esterno destro: un'occhiata in mezzo, il montenegrino vede accorrere Cassetti e gli serve un pallone che viene deviato al volo con precisione nell'angolino del secondo palo. La Lazio prova a reagire, ma la medicina del gol fa bene soprattutto ai giallorossi, che finalmente sfoggiano azioni da Roma e vanno anche vicini al raddoppio: ma per la bella Lazio di stasera sarebbe troppo.
Il Corriere dello Sport titola: "Cassetti-gol: per la Roma è estasi derby.
Il terzino giallorosso decide al 79' una partita per lunghi tratti giocata meglio dalla Lazio. Che recrimina per la strepitosa parata di Julio Sergio su Mauri al 60'".
Continua il quotidiano: La Roma prende il volo, la Lazio entra ufficialmente in crisi. I giallorossi si aggiudicano un derby per larghi tratti giocato meglio dai biancocelesti grazie a un guizzo di Cassetti al 79'. Ma Ranieri, che bagna con una vittoria la sua prima stracittadina, deve ringraziare anche Julio Sergio, strepitoso al 60' a respingere un tiro a botta sicura di Mauri da non più di tre metri dopo un palo di Zarate. Per la Roma adesso la zona Champions League, vale a dire il quarto posto occupato dal Parma, è solo a un punto. La Lazio, invece, si trova sempre più invischiata nelle zone basse della classifica. Ma se metterà in campo nelle prossime giornate la grinta e il cuore mostrati stasera, non potrà che risalire. La posizione di Ballardini in panchina si fa però ancora più precaria. Il primo tempo del derby è di rara bruttezza. In campo succede pochissimo, mentre sugli spalti qualche tifoso si diverte a sparare bombe carta, costringendo Rizzoli a interrompere il match per una decina di minuti. Nella noia generale, è la Lazio a fare la partita, anche se di occasioni veramente pericolose gli uomini di Ballardini ne creano pochine. Zarate poco prima dell'interruzione spreca una grandissima occasione, ignorando il liberissimo Lichtsteiner e incaponendosi in un'azione personale che viene fermata dalla difesa giallorossa. Poi la retroguardia di Ranieri va in crisi un paio di volte su cross di Matuzalem. Da segnalare c'è poco altro, a parte il fatto che Mexes al 44' è costretto a uscire per problemi fisici. Ranieri manda dentro Cassetti spostando Burdisso al centro. Un cambio involontario, ma che si rivelerà decisivo.
Nella ripresa una sostituzione per parte: nella Roma Brighi prende il posto di Menez, nella Lazio Foggia rileva Matuzalem. Stesso copione del primo tempo, con i biancocelesti che spingono e i giallorossi poco incisivi. Tanto che al 60' la squadra di Ballardini va a un passo dal vantaggio: Zarate approfitta di un errore di Burdisso e vola verso la porta di Julio Sergio. Il suo tiro finisce sul palo e va sui piedi di Mauri. Il trequartista tira una botta a mezza altezza che tutti vedono dentro. Nessuno immagina che il portiere della Roma sia capace di fare un balzo quasi da terra mandando in angolo. Solo a quel punto Totti e compagni si svegliano. Al 66' Perrotta di testa impegna severamente Muslera. Il gol-vittoria arriva al 79', al termine di una classica azione di prima della Roma che manda in tilt la difesa della Lazio: sul cross di Vucinic, Cassetti, solo soletto in mezzo, colpisce al volo e non lascia scampo all'incolpevole Muslera. Quest'ultimo è bravissimo nel finale a impedire il gol a Riise: il norvegese spara un'incredibile tiro al volo su assist di Totti, l'estremo difensore uruguayano manda in angolo. Resta il tempo per vedere Pizarro commettere un inutile fallo su Zarate che gli costa il secondo giallo. Poi Rizzoli fischia la fine e, dopo un accenno di rissa tra le due squadre, comincia la festa giallorossa.