Domenica 4 gennaio 1948 - Roma, stadio Nazionale - Lazio-Torino 0-0
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4 gennaio 1948 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1947/48 - XVI giornata
LAZIO: Gradella, Remondini, Carton, Antonazzi, Alzani, Gualtieri, Rosi, Puccinelli, Brunetti, Flamini, De Andreis. All. Cargnelli.
TORINO: Bacigalupo, Ballarin, Rigamonti, Tomà, Martelli, Castigliano, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ferraris (II).
Arbitro: sig. Poggipollini di Ferrara.
Note: cielo coperto, terreno in ottime condizioni. Al 40' del pt Bacigalupo ha respinto un rigore calciato da Remondini. Calci d'angolo 3 a 2 a favore della Lazio. Prima dell'incontro i capitani Gualtieri e Mazzola si sono recati in tribuna per invitare, dai microfoni, i presenti a fare offerte in favore dei disoccupati.
Spettatori: 30000.
La povera, bistrattata Lazio, piena di lividi e incompleta, ha tenuto testa ai campioni del temuto Torino. Inferiore tecnicamente, ha messo in campo un cuore e un orgoglio come mai si era visto quest'anno. Ha opposto ai più bravi avversari la fantasia e un gioco veloce e deciso. I tifosi romani ricordavano con timore i torinisti nell'incontro in cui avevano schiantato la Roma e si aspettavano ben poco da una Lazio rimaneggiata. Invece i biancocelesti hanno saputo restituire ai granata ogni attacco portato e, anzi, in talune occasioni hanno fatto venire i brividi a Bacigalupo. E' pure vero che il Torino ha lasciato in tribuna i Nazionali Maroso e Grezar, ma questo non basta a spiegare il rendimento dei campioni.
E' mancato ai piemontesi il più prezioso dei suoi pezzi: il famoso "quadrilatero", che è la molla propulsiva del sistema. Mazzola ha giocato a tratti, mettendo in mostra qualche gemma del suo repertorio, ma anche molta imprecisione; Loik ha lavorato molto, ma ha fornito pochi palloni alle punte; Castigliano è apparso giù di tono e di fisico. Il solo Martelli, continuo e preciso, è riuscito ad inserirsi in ogni azione, sia in attacco che in difesa, ma il suo contributo è stato sufficiente a far marciare speditamente una squadra zoppicante in ogni settore. Venuto a mancare il quadrilatero, il Toro si è avvalso delle giocate individuali dei suoi uomini. Gabetto ha vagato sulla fascia offensiva, sorvegliato a vista dagli attenti difensori in maglia biancoceleste e soprattutto da un sontuoso Gualtieri: le due ali sono state contrastate dai terzini e dai mediani e non si sono viste quasi mai; la difesa, salvo l'imperturbabile Bacigalupo che ha dato sempre sicurezza, ha patito l'aggressività delle punte laziali e soprattutto Tomà ha stentato contro l'imprevedibile e astuto Puccinelli.
La Lazio, schierata con il solito "mezzo sistema", è partita prudente e accorta, ma poi progressivamente ha cominciato ad offendere in contrattacco e ha sfiorato il goal in varie occasioni. Il Torino ha capito l'antifona e ha cominciato a retrocedere pure con gli interni e i mediani. Tra i laziali i migliori sono stati Gualtieri, Alzani, Remondini e Puccinelli, ma tutti hanno contribuito alla bella prova della squadra. L'episodio centrale dell'incontro è costituito dal rigore fallito da Remondini al 40' del primo tempo. Questi non ha saputo angolare il potentissimo tiro e Bacigalupo ha dovuto soltanto aprire le mani per respingere il pallone. Forse la vittoria della Lazio sarebbe stata esagerata, ma i tifosi alla fine della gara si sono prodotti in uno scrosciante applauso, seguito da una suggestiva fiaccolata di giornali, per ringraziare dello spettacolo offerto gli atleti in biancoceleste.