Domenica 2 febbraio 1992 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Torino 2-1
Turno precedente - Turno successivo
2 febbraio 1992 - 2512 - Campionato di Serie A 1991/92 - XIX giornata
LAZIO: Fiori, Bergodi, Bacci, Pin, Vertova, Soldà, Melchiori, Doll (80' Stroppa), Neri, Sclosa, Sosa (53' Orsi). A disp.: Sergio, Verga, Capocchiano. All. Zoff.
TORINO: L.Marchegiani, Bruno (86' Benedetti), Policano, Fusi, Annoni, Cravero, Scifo, Lentini, Bresciani, Martín Vázquez, Venturin (66' Mussi). A disp.: Di Fusco, Sordo, Manni. All. Mondonico.
Arbitro: Sig. Boggi (Salerno).
Marcatori: 28' Sosa (rig), 39' Annoni, 41' Sclosa.
Note: espulso Fiori al 52' per aver toccato il pallone con la mano fuori area. Ammoniti: Bergodi e Fusi. Calci d'angolo: 5-9.
Spettatori: 35.000 con 16.616 paganti per un incasso di £. 1.035.290.000.
Due partite in una. Due tempi completamente diversi. Due copioni contraddittori. Nella prima parte s'è cercato di giocare al calcio nei limiti delle qualità, dei meriti, dei propositi delle antagoniste. Nella seconda s'è combattuto, s'è cercato di salvare il salvabile da una parte e di porre rimedio ad una situazione deficitaria dall'altra. Ne è venuto fuori un legittimo successo della Lazio che ha così recuperato qualche posizione perduta. Mentre al Torino non resta che piangere ancora sulla sua frivolezza, sull'incapacità di trasformare in pratica taluni pregi estetici e tecnici che non trovano corrispondenza nella realtà. Dunque la Lazio - priva di Riedle e Gregucci - s'è affidata, stavolta, più di quanto abbia fatto finora, al suo calciatore di maggior prestigio, Doll. E il tedesco non ha tradito la fiducia in lui riposta, S'è confermato calciatore di grandi risorse, abile regista in campo e uomo psicologicamente forte, non essendosi fatto travolgere dagli strascichi delle polemiche extra-calcistiche nelle quali s'è trovato, improvvisamente, coinvolto nei giorni scorsi. Poco prima della mezz'ora, un suo prepotente inserimento nell'area granata ha indotto Marchegiani ad un'uscita disperata determinando il rigore che Sosa ha realizzato. Ad onor del vero, fino a quel momento la danza era stata condotta dal Torino, in virtù dei suoi fiorettisti che alla lunga si son mostrati inefficaci, ed anche grazie ad una più efficace impostazione. Per mezz'ora hanno avuto buon gioco sulla fascia destra dove Martin Vazquez ha agito in libertà, finché Bacci non è tornato in zona, rimanendovi a prescindere dalle funzioni di Lentini. E da lì son nati i rischi per Fiori insidiato, mai pericolosamente, da qualche tiro dell'evanescente Bresciani, e un po' più dall'intraprendente Policano, il quale sulla sinistra si trascinava dietro il guardiano di turno. Così, come era capitato alla Lazio di passare in vantaggio nel momento in cui affannava, sul finire del tempo è capitato al Torino di agguantare il pareggio, mentre subiva l'iniziativa della Lazio, riassestata da Zoff e rinvigorita dall'inventiva di Doll, che pur ben pedinato dal tecnico Venturin, ha offerto ampi saggi delle sue qualità. Correva il 40' allorquando su di un innocuo angolo calciato da Scifo, s'è levato più alto di tutti Policano a proficua "torre" per la zuccata decisiva dell'inesauribile Annoni, mentre la difesa laziale e Fiori, soprattutto, provvedevano a non interferire. Legittima, immediata ed anche fortunata la reazione dei biancoazzurri. Subito il sorprendente Neri ha scambiato con Sosa, il quale ha invitato Sclosa alla conclusione. L'interno s'è avventato sul pallone con incredibile violenza e ha azzeccato uno di quei tiri che riescono una volta nella vita. Nella ripresa s'è avuta appena appena la possibilità di intuire le intenzioni del Torino, apparse bellicose poiché Fiori s'è dovuto precipitare subito fuori area per liberare sul solitario Bresciani. Ed è andata bene. Identica impresa ha tentato poco dopo, ma ha avuto la ventura di commettere quel fallo di mano che ora condanna i portieri all'espulsione. Bene ha fatto, si dirà dopo, è vero. Ma resta la domanda: perché mai per due volte Fiori abbandonato alle minacce granata ? Zoff rifletta ! Inserito Orsi fra i pali, a danno dello spento Sosa, i giochi si son chiusi lì. Saltati gli schemi, marcature e tutto il resto la Lazio s'è limitata a sollevare un'inevitabile barricata per salvare, appunto, il salvabile. Doll s'è trasformato in punta d'emergenza, ha privato i compagni della sua preziosa spinta, ma ha concesso loro di prender fiato riuscendo a seminare, comunque, il panico nell'ormai larga difesa granata. Un gol di Bresciani è stato annullato per fuorigioco, poi Orsi è salito in scena parando tutto ciò che c'era di parabile, Doll è uscito fra gli applausi, Policano ha invocato un calcio di rigore e identica richiesta hanno avanzato i laziali per un fallo di mano di Annoni. Ma, a nostro avviso, l'arbitro ha visto sempre bene. E alla fine applausi ai vincitori. E mugugni ingiustificati degli sconfitti.
Fonte: Corriere della Sera