Domenica 26 settembre 1982 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Monza 1-1
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26 settembre 1982 - 2135 - Campionato di Serie B 1982/83 - III giornata
LAZIO: Moscatelli, Podavini, Chiarenza, Vella, Pochesci, Manfredonia, Ambu, Montesi, Giordano, Tavola (46' Badiani), Surro (63' D'Amico). A disp. Orsi, Saltarelli, Vagheggi. All. Clagluna.
MONZA: Meani, Castioni, Billia, Colombo, Fasoli, Peroncini, Mitri, Saini, Pradella (71' Bolis)°, Ronco, Marronaro. A disp. De Toffol, Fontanini, Biasin, Di Stefano. All. F.Fontana.
Arbitro: Vitali (Bologna).
Marcatori: 7' Mitri, 50' Giordano (rig).
Note: pomeriggio assolato, caldissimo. Terreno discreto. Espulso al 44' Chiarenza per fallo di reazione su Pradella. Ammoniti: Pradella (ostruzionismo), Pochesci (scorrettezze), Montesi (ostruzionismo). Sorteggio antidoping negativo. Calci d'angolo 4-4.
Spettatori 25.000 circa dei quali 13.960 paganti per un incasso di 83 milioni 604.500 (abbonati 9444 pari a una quota di 61 milioni 864.000).
L'obiettivo della vittoria è stato ancora una volta fallito. Di gol, dopo tre partite, la Lazio ne ha realizzato soltanto uno, e per di più su rigore: quello con cui ha pareggiato a stento col Monza Per una squadra con ambizioni di promozione, l'avvio del campionato non poteva essere più scoraggiante. Per battere i brianzoli, scesi a Roma a digiuno di punti, Clagluna ha cambiato i partners di Giordano: Surro e Ambu al posto di D'Amico e Vagheggi. I due attaccanti dovevano assecondare meglio le intuizioni e gli scatti del centravanti, cannoniere recuperato, ma ancora alla ricerca della sua prima rete su azione. L'esperimento si è risolto in un fiasco. Giordano ha passato un'altra domenica nera, nessuno e riuscito a liberarlo per il tiro. Tutta la squadra, comunque, è apparsa sotto tono in maniera preoccupante.
Nei primi venti minuti è andata in barca, perdendo palloni a centrocampo, con i terzini e lo stopper che non chiudevano ne sul centro né sulle ali. Il Monza, pur con tutti i suoi limiti, ne ha subito approfittato. E grazie a uno svarione della difesa biancazzurra si è portato in vantaggio. A compromettere ulteriormente le cose e poi sopraggiunta, verso la fine del primo tempo, l'espulsione di Chiarenza. Clagluna durante l'intervallo ha lasciato negli spogliatoi Tavola, illudendosi che Badiani fosse in grado di dare un maggior ordine a metà campo. E' migliorato il ritmo, la Lazio, nonostante l'inferiorità numerica, ha ripreso coraggio. E pur non eccellendo, con un rigore trasformato da Giordano, è riuscita a portarsi in parità. Un fuoco di paglia, dopo il quale sono riaffiorati l difetti più vistosi della Lazio: l'incapacità di svolgere un gioco appena ragionato. in grado di ridurre le distanze tra centrocampo e punte e di offrire agli attaccanti una adeguata quantità di servizi e la necessaria varietà di schemi. A mezz'ora dal termine Clagluna ha sostituito lo spento Surro con D'Amico. Ma l'apporto in triangoli e fraseggi che avrebbe dovuto garantire a Giordano non c'è stato. La cronaca ridotta alle fasi principali: il Monza comincia bene. Al 7' Marronaro conquista un pallone sulla trequarti, salta Manfredonia, fuori tempo, e centra dal fondo. Moscatelli sbaglia l'uscita e Mitri in mezza rovesciata mette in rete. Il pareggio laziale arriva al 50': Castioni sgambetta Manfredonia, liberato in area da Surro. E' rigore e Giordano lo trasforma con una gran botta.
Fonte: La Stampa
° Secondo alcune fonti (Guerin Sportivo) G.Perico invece di Bolis.