Domenica 25 marzo 1990 - Genova, stadio Luigi Ferraris - Genoa-Lazio 2-2
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25 marzo 1990 - 2449 - Campionato di Serie A 1989/90 - XXX giornata
GENOA: Braglia, Collovati, Caricola, Ruotolo, Perdomo, Signorini, Eranio, Fiorin, D.Fontolan (II), Paz, Aguilera (83' Rotella). A disp. Gregori, Fasce, Ferroni (II), Urban. All. Scoglio.
LAZIO: Fiori, Bergodi, Piscedda, Pin G., Gregucci, Soldà, Di Canio (73' Amarildo), F. Marchegiani, Bertoni, Sergio (88' Beruatto), Sosa. A disp. Orsi, Monti, Nardecchia. All. Materazzi.
Arbitro: Bruni (Arezzo).
Marcatori: 38' Collovati (aut), 48' Fontolan (II), 74' Bertoni, 80' Fontolan (II).
Note: ammonito Gregucci.
Spettatori: 10.185 paganti per un incasso di L. 184.207.000 più 14.800 abbonati per una quota di L. 231.700.000.
Sulle gradinate e sui distinti, ieri pomeriggio, campeggiavano grossi striscioni dei tifosi genoani. «Spinelli taci.... Scoglio e basta», c'era scritto su uno. E un altro: «Cruyff, Bilardo, Sacchi? No grazie, vogliamo Scoglio». E ancora: «Scoglio più genoani, uguale grande Genoa». E un altro: «Professore Franco Scoglio, dei genoani se l'orgoglio.... Resta». E l'ultimo: «Professore, una firma per farci sognare». Al presidente Spinelli questi striscioni non devono essere eccessivamente piaciuti, ma non ha fatto una piega, nemmeno quando il Genoa per due volte si è trovato in svantaggio contro una Lazio che non si dannava certo l'anima per mettere in difficoltà i rossoblu. Perché in pratica le due reti degli ospiti, la prima su autogol di Collovati, la seconda su puntata di Bertoni, sono state messe a segno grazie ad incertezze non da poco della difesa genoana. Va peraltro detto, ad onore del vero, che anche le due segnature di Fontolan, alla sua seconda doppietta stagionale dopo quella realizzata l'autunno scorso a Udine, non sono apparse irresistibili, e non lo sarebbero certamente state se Fiori avesse mostrato la sicurezza e il colpo d'occhio di cui aveva fatto sfoggio in precedenti circostanze.
Il due a due, comunque, accontenta tutti: un punto muove la classifica, e Scoglio, fautore dei progressi a piccoli passi, ha raggranellato un altro punto verso la quota 29/30 che da tempo ha indicato come quella della salvezza. E un punto accontenta anche Materazzi, visto che consente alla Lazio di salire a quota 27, dove i biancocelesti romani non dovrebbero più correre grossi rischi. La Lazio ha alle sue spalle otto squadre, il Genoa ne ha sette, e nessuna di esse, Cremonese a parte, ieri è riuscita a vincere. Il Lecce, addirittura, ha perso in casa, il Verona è stato subissato di gol dalla Roma, l'Ascoli ormai sembra definitivamente senza speranze, a meno di miracoli.
Di questo si rendono conto anche i tifosi genoani, la politica dei piccoli passi rende, ma i supporters rossoblu vorrebbero anche vedere qualche prestazione un po' più convincente da parte dei propri beniamini. Anche ieri, invece, il Genoa non ha del tutto convinto, anche perché Scoglio si ostina a mandare in campo, ed a tenercelo fino alla fine, Perdomo, e questo è come passare un uomo alla squadra avversaria. In più, ieri, c'era Ruotolo, al rientro in formazione dopo due turni di squalifica, che non era affatto in giornata, come anche Eranio è apparso sotto tono (per non parlare di Paz, bravissimo nel tocco di palla, ma scarsamente redditizio ai fini del collettivo). Ma torniamo agli striscioni di cui si è detto all'inizio. La «guerra» sotterranea tra il presidente Spinelli e il «Professore» è in pieno svolgimento. E Scoglio, molto furbamente, è riuscito a portare dalla sua parte i clubs rossoblu, che stravedono per lui (e gli striscioni di ieri ne sono una prova) e che prendono per oro colato tutto quello che il «Professore» dice, senza esercitare il minimo senso di critica.
Così il povero Spinelli, che ha tirato fuori non pochi soldi e che ha accontentato Scoglio in tutte le richieste, legge le dichiarazioni del tecnico ai tifosi («questo non è il Genoa che io avevo chiesto, per questo la classifica non è brillante») e trangugia rospi. Ma fino a quando ? Voci autorevoli parlano di un concreto interessamento della società rossoblù per Bagnoli (ma lascerà Verona ?), mentre la candidatura Zoff è anch'essa autorevole. Da parte di Zoff c'è una buona disponibilità a venire al Genoa, che per motivi vari, compresi anche quelli di famiglia, verrebbe preferito alla Lazio. Spinelli ci sta pensando, per questo rimanda in continuazione la definizione del nuovo contratto con Scoglio, anche perché lo stesso Scoglio preferisce... rimandare la firma, nella speranza di essere davvero contattato da qualche grossa società. Ufficialmente polemiche non ce ne sono, né da parte del tecnico né da parte del presidente, che anzi si scambiano frasi di stima e di elogio. Ma la «guerra», tra i due, continua. Sperando che non pregiudichi il campionato del Genoa.
Fonte: La Stampa