Domenica 19 gennaio 1941 - Roma, stadio del P.N.F. - Lazio-Bologna 2-4
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19 gennaio 1941 - 630 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1940/41 - XV giornata
LAZIO: Giubilo, Romagnoli (II), Monza (II), Fazio, Ramella, Ferri, Zironi (I), Gualtieri, Lombardini, Flamini, Vettraino. All. Molnar.
BOLOGNA: Ferrari P., Pagotto, Ricci, Maini, Andreolo, Marchese, Biavati, Ferrari G., Puricelli, Andreoli, Reguzzoni.
Arbitro: sig. Pizziolo di Firenze.
Marcatori: 2' pt Andreoli, 19' pt Reguzzoni (rig), 44' pt Vettraino, 16' st Ramella, 18' st Puricelli, 42' st Biavati.
Note: Cielo semicoperto. Terreno pesante. Al 2' st Zironi (I) fallisce un calcio di rigore; al 31' st Ferri e Ferrari G. vengono espulsi dall'arbitro.
Spettatori: 18000 circa.
Truppe britanniche attaccano gli italiani in Eritrea. All'inizio dell'offensiva militare avviata in Africa orientale dalle forze alleate, il comandante della forza inglese del Sudan, William Platt dispone di 2 divisioni (4ª e 5ª Divisione indiana), mentre le truppe italiane ammontano a 17000 uomini.
Si chiude il girone di andata e la Lazio, partita con ben altri obiettivi, si ritrova al penultimo posto a 12 punti: tre vittorie, sei pareggi e sei sconfitte. La stagione diventa a questo punto, riposte le ambizioni di inizio campionato, qualcosa da archiviare in fretta per evitare guai peggiori.
Non era di certo questa la partita che poteva far uscire i capitolini dalla crisi: il Bologna è primo in classifica e campione d’inverno, e per di più manca Piola, che ha provato fino all’ultimo ma non ce l’ha fatta. Al suo posto va Ferri, spostandosi dalla linea mediana dove trova spazio Fazio.
Il Bologna è comunque troppo per questa Lazio, e si trova sul 2-0 già dopo 20’, con un gol in avvio di Andreoli ed un rigore – generoso – realizzato da Reguzzoni. Partita che sembra già in cassaforte ed invece (e su questo le cronache sono unanimi) i rossoblu, paghi del doppio vantaggio, si chiudono in difesa, lasciando spazio alla Lazio che, seppur priva della sua stella e come al solito poco concreta in attacco, riesce a farsi avanti, ed a dimezzare con Vettraino lo svantaggio ad 1’ dalla fine del primo tempo.
Il gol del piccolo attaccante è fondamentale: una partita che sembrava chiusa dopo meno di venti minuti si riapre, e c’è tutto un tempo per cercare di raddrizzarla. Cosa che potrebbe succedere tranquillamente dopo soli 2’ dall’inizio della ripresa: rigore – generoso quanto il primo – assegnato alla Lazio. Dopo tre rigori sbagliati è difficile trovare chi i prende la responsabilità: stavolta tocca a Zironi, che è lo specialista dei tiri piazzati. Ne aveva già sbagliato uno e ci riprova: sbagliando anche questo. Il tiro finisce infatti in bocca a Ferrari e ricade sui piedi di Zironi stesso che, abbastanza inspiegabilmente, non tira di nuovo (negli spogliatoi, nel dopo partita, ha detto “non potevo”: forse credeva di non poter raccogliere la respinta del portiere, quando invece il regolamento lo consente). Lombardini riesce comunque e tirare, ma senza successo. E siamo a 4 rigori falliti in questo campionato. Forse il simbolo più eclatante della stagione fallimentare della Lazio.
Va detto però, ad onore degli uomini di Molnar, che non demordono: continuano il loro pressing ed al 16’ del secondo tempo la rincorsa è completata: Ramella con un tiro da oltre 20 metri “spara mantenendo la palla a mezzo metro da terra: Ferrari, forse coperto e sicuramente sorpreso, non si muove e la palla entra in rete ad una spanna dal palo”. Così Il Littoriale, che dice anche che i tifosi hanno a questo punto addirittura l’illusione della vittoria.
Ma il Bologna si conferma “lo squadrone che tremare il mondo fa”: dopo soli 3’ si riporta in vantaggio con la complicità di Giubilo – che non trattiene un cross – e di Fazio – che pressato da Puricelli manda in porta la respinta. Il Littoriale da l’autorete al Laziale, mentre La Stampa e Il Messaggero (quest’ultimo paventando un tocco di mano del rossoblu – mah!) danno gol a Puricelli.
A questo punto la partita è praticamente terminata. I giocatori si innervosiscono ed il gioco diventa cattivo, e gestito non in maniera ottimale (su questo le cronache concordano) dall’arbitro. Che al 31’ della ripresa lascia entrambe le squadre in 10 per l’espulsione contemporanea di Ferri e Giovanni Ferrari. Per la Lazio, che ha Romagnoli nella posizione d’ala “dello zoppo”, ed è quindi praticamente in 9, è il colpo di grazia. Il Messaggero riporta anche una traversa di Lombardini al 39’ ma fatto sta che a 3’ dal novantesimo il Bologna segna la sua quarta rete, di nuovo con la complicità di Giubilo.
Fonti:
Il Messaggero del 19 gennaio 1941
Il Littoriale del 19 gennaio 1941
La Stampa del 19 gennaio 1941
L'articolo del Messaggero
L'articolo del Littoriale
L'articolo de La Stampa
Il terzo gol del Bologna
Il Rigore sbagliato da Zironi
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