Domenica 16 gennaio 1983 - Catania, stadio Cibali - Catania-Lazio 1-1
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16 gennaio 1983 - 2150 - Campionato di Serie B 1982/83 - XVIII giornata
CATANIA: Onorati, C.Ranieri, Mosti (80' V.Marino), M.Giovannelli (80' Paganelli), Chinellato, Mastropasqua, Morra II, Mastalli, Barozzi, Crusco, Crialesi. A disp. Alonso, Ciampoli, Labrocca. All. Di Marzio.
LAZIO: Orsi, Badiani, Saltarelli, Vella, Miele, Perrone, Montesi, Manfredonia, Giordano, D'Amico, Tavola (88' Pochesci). A disp. Moscatelli, De Nadai, Surro, Chiodi. All. Clagluna.
Arbitro: Facchin (Udine).
Marcatori: 78' Giordano, 90' Mastalli (rig).
Note: giornata serena ma terreno in pessime condizioni, All'81' espulso Manfredonia per doppia ammonizione. Ammoniti Giovannelli e Tavola per scorrettezze. Calci d'angolo 8-1 per il Catania.
Spettatori: 30.000 circa.
Con un rigore segnato allo scadere del tempo da Mastalli, il Catania ha evitato parzialmente un'autentica beffa da parte di una Lazio scesa al Cibali con il proposito di strappare il pari. Clagluna aveva schierato una formazione imbottita di difensori e centrocampisti, lasciando al solo Giordano il compito di impegnare la difesa del padroni di casa. Ne è scaturita una gara a senso unico. I siciliani, nonostante l'assenza del loro cannoniere Cantarutti squalificato, hanno attaccato in continuazione. Sfruttando la notevole spinta a centrocampo di Chinellato e Mastalli il Catania si é riversato fin dai primi minuti nell'area biancoceleste sfiorando ripetutamente il bersaglio. Il mobilissimo Barozzi e lo sgusciante Crialesi hanno tentato tutte le strade per far breccia nella munitissima retroguardia laziale. Tuttavia qualche merito va riconosciuto anche alla Lazio che si è battuta generosamente, al limite delle energie. Una citazione particolare merita Miele, un vero gladiatore che è intervenuto con le sue precise respinte di testa ad annullare i pericolosi cross degli avversari.
La partita è venuta a pesare praticamente soltanto sui difensori, perché alla squadra di Clagluna è mancato il filtro a centrocampo, saltato regolarmente dalle veloci puntate, dei catanesi. Montesi, D'Amico e Tavola non sono quasi mai stati in grado né di contrastare né di confezionare qualche palla utile per il generoso Giordano apparso fra i migliori dei biancocelesti. Ma il calcio, per le sue imprevedibili stranezze, esercita un fascino particolare e a volte riserva sorprese che non ti aspetti. Stavolta è capitato alla squadra di Di Marzio collaudare questo aspetto del football rischiando addirittura di perdere un incontro dominato dall'inizio alla fine.
E' accaduto al 78', quando una doccia gelata è caduta sulla bollente passione dei tifosi siciliani. In una fase di alleggerimento D'Amico riusciva a conquistare una palla a centrocampo. Avanzava verso l'area sguarnita pescando di precisione Giordano sulla destra che aveva seguito intelligentemente l'azione. Il centravanti, da posizione angolata, faceva partire un diabolico diagonale che sorprendeva Onorati. I laziali si abbracciavano quasi increduli. Dal tono della gara non si aspettavano tanta manna. A questo punto i siciliani rischiavano di cedere sul piano morale.
Invece hanno continuato ad impegnarsi in una rabbiosa reazione che è stata premiata quando sembrava che il risultato non potesse più cambiare. I biancocelesti, rimasti in dieci all'81' per l'espulsione di Manfredonia, incappato in una doppia ammonizione, rinserravano ancora di più le loro file. Ma al 90', nel tentativo di fermare Barozzi, Saltarelli e Vella stringevano in area l'avversario, che cadeva. L'arbitro Facchin concedeva la massima punizione che in verità avrebbe dovuto assegnare in precedenza, quando le squadre erano sullo 0-0 per un plateale atterramento di Crusco da parte di Perrone. Con un preciso rasoterra Mastalli segnava dal dischetto il sospirato gol del pareggio restituendo al Catania una parte di fortuna che aveva pesato negativamente sulla sua bella prestazione. Dalla Lazio ci si aspettava molto di più considerando il suo ruolo di capolista. Ma è anche vero che il campionato di serie B lungo e difficile, a volte richiede impostazioni tattiche discutibili ma che fanno muovere la classifica. Dimenticando i rischi corsi durante l'incontro, ai biancocelesti è rimasto l'amaro in bocca. Pareggio giusto - ha dichiarato Giordano - però fa rabbia essere raggiunti proprio all'ultimo minuto quando già stavamo pregustando il successo.
Fonte: La Stampa