Domenica 12 dicembre 2021 - Reggio Emilia, Mapei Stadium - Sassuolo-Lazio 2-1
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12 dicembre 2021 – Reggio Emilia, Mapei Stadium - Campionato di Serie A, XVII giornata - inizio ore 18.00
SASSUOLO: Consigli, Toljan, Ferrari (74' Ayhan), Chiriches, Rogerio, Frattesi, Lopez, Berardi (80' Defrel), Raspadori (89' Muldur), Traore (74' Henrique), Scamacca (80' Boga). A disposizione: atalino, Pegolo, Goldaniga, Peluso, Kyriakopoulos, Magnanelli, Harroui. Allenatore: Dionisi
LAZIO: Strakosha, Hysaj (78' Muriqi), Luiz Felipe, Acerbi, Marusic, Akpa Akpro (71' Andrè Anderson), Cataldi (78' Leiva), Basic, Pedro (46' Felipe Anderson), Immobile, Zaccagni (65' Lazzari). A disposizione: Reina, Adamonis, Patric, Radu, Vavro, Escalante, Moro. Allenatore: Sarri
Arbitro: Sig. Sozza (Seregno) - Assistenti Sigg. Vivenzi e Lombardo- Quarto uomo Sig. Cosso - V.A.R. Sig. Irrati - A.V.A.R. Sig. Carbone.
Marcatori: 7' Zaccagni, 63' Berardi, 69' Raspadori.
Note: ammonito al 39' Marusic, al 73' Andrè Anderson, al 78' Berardi. Espulso all'87' Ayhan. Angoli . Recuperi: 1' p.t., 5' s.t.
Spettatori: .
► I calciatori convocati per la partita odierna
► La Gazzetta dello Sport titola: "Sassuolo castiga-grandi. Ma la Lazio lo è ancora? Vittoria in rimonta e limpida per i neroverdi grazie a Berardi e Raspadori. Per Sarri altro flop post-Europa".
Continua la "rosea": Il Sassuolo ha trattato la Lazio come se fosse una grande: l’ha battuta, come aveva fatto con Juventus e Milan (e quasi con il Napoli), mentre i neroverdi avevano perso con Empoli e Udinese, pareggiato con Genoa e Spezia. Certo, visti gli ultimi risultati di Juve e Empoli, si potrebbe discutere la classificazione, ma con tutto il rispetto, le piccole citate non competono sulla carta per i primi posti. Il problema per Maurizio Sarri però è un altro: la sua non è una grande squadra, nonostante gli avversari mostrino il maggior riguardo possibile, la concentrazione dei giorni più importanti, le soluzioni per mettere in ginocchio le big. La Lazio attuale non appartiene al gruppo delle elette perché manca di continuità, di personalità e di individualità. Il primo tempo con la Sampdoria aveva fatto pensare a una condotta più rettilinea, ma già il secondo aveva fatto riaffiorare i dubbi. Come giovedì in coppa, come qui.
I motivi. La Lazio ricorda la scatola di cioccolatini di Forrest Gump, non sai quella che ti capita. Non basta un gol già al minuto sei per prendere possesso della partita. Il Sassuolo invece non si fa abbattere dal colpo di Zaccagni, uno che aveva già castigato Dionisi alla prima di campionato, quando giocava ancora nel Verona. Ma come all’esordio in A, l’allenatore esce fra gli applausi perché ha costruito un gruppo solido, che non perde compattezza, che ha più soluzioni tattiche (si passa da 4-2-3-1 a 4-3-3). Che mette in mostra attaccanti diversi eppure tutti pericolosi per la precaria fase di protezione di Sarri, arrivato adesso a 32 gol subiti in 17 giornate.
Le punte del Sassuolo Dusan Vlahovic è nato in Serbia e Erling Haaland ha passaporto norvegese, già lo sapevate. Giovani, forti e distanti. I centravanti d’Italia sono racchiusi in questa partita: Ciro Immobile è il presente, Gianluca Scamacca si spera sarà il futuro e – speranza bis – anche un fiore di primavera, se servisse nei playoff mondiali. Il confronto dei «nove» è a senso unico perché mentre il sassolese duella con Strakosha che gli toglie almeno un paio di esultanze, Ciro, in condizioni non ottime, non indovina granché. Ma Scamacca ha anche degli alleati di qualità, Berardi e Raspadori. Il primo è il protagonista della rimonta, con il sinistro chirurgico quanto i suoi tagli a rientrare: suo il pari e l’avvio del raddoppio, concluso da Raspadori che aveva azionato il collega per l’1-1, sfruttando un buco laziale sulla trequarti. Insomma una confraternita del gol che avvicina il Sassuolo a zone più nobili, che nasconde anche l’incertezza iniziale e anche quella finale, quando su una punizione regalata (con rosso a Ayhan) l’incrocio impedisce il 2-2 di Basic.
Lazio a terra. La Lazio ha vinto una sola volta dopo le sei eurogare del giovedì. Senza Milinkovic, squalificato, a Sarri manca il centrocampista che si aggiunge alle punte con predominanza fisico-tecnica da vero attaccante. Ma manca anche Luis Alberto, infortunato. Sicuramente con Akpa Akpro e Basic al fianco di Cataldi c’è più equilibrio, parola sempre citata dal tecnico, ma si abbassano qualità e imprevedibilità. Il 4-3-3 sfrutta subito la giocata per le punte laterali in ampiezza, non per niente Pedro (assist) e Zaccagni firmano il vantaggio. Ma poi la Lazio quasi rinuncia alla costruzione, si basa sul contropiede che non può sempre riuscire, soprattutto quando nell’intervallo esce Pedro per infortunio (idem poi Zaccagni). E quando va sotto, la banda di Sarri non ha la reazione che avrebbero le grandi squadre. Anche se il Sassuolo la tratta come tale.
Il Corriere dello Sport titola: .
Prosegue il quotidiano sportivo romano:
Il Messaggero titola: .
Prosegue il quotidiano romano:
► Per questa partita il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha convocato i seguenti calciatori:
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