Domenica 10 gennaio 2010 - Udine, stadio Friuli - Udinese-Lazio 1-1
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10 gennaio 2010 - 3.361 - Campionato di Serie A 2009/10 - XIX giornata - inizio ore 15.00
UDINESE: Handanovic, Basta, Zapata, Domizzi (13' Coda), Lukovic, Isla, Sammarco (70' Siqueira), Inler, Pepe (73' Sanchez), Floro Flores, Di Natale. A disposizione: Belardi, Cuadrado, Lodi, Corradi. Allenatore: De Biasi.
LAZIO: Muslera, Siviglia, Stendardo, Radu, Lichtsteiner, Firmani, Baronio (81' Brocchi), Kolarov, Rocchi (60' Mauri), Floccari, Zarate. A disposizione: Berni, Diakité, Scaloni, S.Inzaghi, Makinwa. Allenatore: Ballardini.
Arbitro: Sig. Bergonzi (Genova) - Guardalinee Sigg. Carrer e Ciancaleoni - Quarto uomo Sig. Orsato.
Marcatori: 15' Floccari, 24' Di Natale.
Note: ammoniti Stendardo, Lichtsteiner, Inler, Kolarov e Firmani per gioco scorretto. Calci d'angolo: 6-1. Recuperi: 1' p.t., 4' s.t.
Spettatori: 14.000 circa.
La Gazzetta dello Sport titola: "Floccari, poi Di Natale. Udinese-Lazio è 1-1. Tutto nel primo tempo: ospiti in vantaggio con un colpo di testa del neo-acquisto (3 reti in due partite), il capocannoniere del campionato pareggia con un bel calcio di punizione".
Continua la "rosea": Con Sergio Floccari la Lazio ha fatto davvero un buon acquisto, ma Totò Di Natale era e resta il capocannoniere del campionato: Udinese-Lazio vive sulle prodezze di due degli uomini più attesi e termina 1-1. Gli ospiti salgono a quota 20, i padroni di casa (che devono recuperare una partita) si portano a quota 19: entrambe le squadre restano nella parte bassa della classifica. De Biasi deve rinunciare a D’Agostino (contrattura) e dunque gioca la carta Sammarco in mezzo al campo. Ballardini invece esclude Mauri dall'11 iniziale e punta sul tridente Rocchi-Zarate-Floccari. E' proprio quest'ultimo a mettersi in evidenza: dopo la doppietta contro il Livorno, al 16' sovrasta Basta in area su un calcio di punizione dalla sinistra di Baronio e porta in vantaggio la Lazio, che non segnava in trasferta dal primo novembre. L'Udinese si organizza, nonostante la perdita di Domizzi per infortunio (entra Coda): tiene il controllo del gioco e pareggia al 27'.
Perfetta la punizione trasformata da Di Natale, una conclusione a giro da 30 metri che si insacca nell'angolo alto a sinistra di Muslera. Il 32enne campano si conferma capocannoniere del campionato (12 reti, una più di Milito, e in appena 15 partite giocate) e diventa il miglior marcatore di tutti i tempi in serie A nella storia dell'Udinese: 67 reti, eguagliato Bettini. Al 38' Sammarco ha la palla buona per portare in vantaggio i suoi e ribaltare completamente il risultato, ma Muslera salva. La trama della ripresa non cambia: Ballardini, che non ricava molto da Zarate e Rocchi, sostituisce quest'ultimo con Mauri e torna al 3-4-1-2 che si pensava dovesse schierare alla vigilia. De Biasi invece prova a giocarsi forze fresche: Sanchez e Siqueira. Sono i padroni di casa (alla fine 18 tiri contro 6) a tenere in mano in pallino del gioco, ma per le occasioni vere, una per parte, bisogna aspettare il finale. Prima Mauri spreca clamorosamente a due passi da Handanovic, poi la conclusione ravvicinata di Siqueira esalta i riflessi di Muslera. Così finisce 1-1: e la sostanza del campionato, finora sotto le attese, sia dell'Udinese che della Lazio non cambia.
Il Messaggero titola: "Lazio, ancora Floccari: 1-1 a Udine".
Continua il quotidiano: Il punto accontenta l'Udinese che ha cambiato allenatore e la Lazio che ha problemi di spogliatoio ed alla quale il piccolo passo avanti dà più tranquillità. La nota più positiva per Ballardini riguarda Floccari: al terzo gol in due partite il nuovo attaccante ha confermato le sue capacità realizzative e il rapido adattamento. Ovviamente con due squadre così non poteva che uscire una partita mediocre. E per giunta giocata solo nella prima parte. Perché nella ripresa non è successo proprio nulla tranne due fiammate proprio alla fine con Mauri e Siqueira che sbagliano i gol di un possibile 2 a 2. De Biasi ha rimescolato un po' le carte, ha tenuto fuori D'Agostino (ufficialmente in precarie condizioni fisiche) e dato fiducia a Sammarco a metà campo. Ma questa squadra - che dipende oltre ogni limite da Di Natale - non è in grado di inenscare il tridente che quindi può apparire quasi un lusso. Sul fronte opposto Ballardini ha schierato un tridente con Rocchi, Zarate e Floccari. Le due squadre - speculari dal punto di vista tattico - si affrontano a viso aperto a centrocampo affidandosi alle incursioni di Di Natale e di Rocchi. Il gioco non decolla però anche perché entrambe hanno paura di perdere. Così le due difese riescono a bloccare le azioni offensive davanti all'area e i due portieri non corrono rischi particolari.
Il gol della Lazio matura su un calcio di punizione di Baronio sul quale svetta di testa Floccari, mentre il pari bianconero è una vera e propria invenzione di Di Natale che su punizione trova l'incrocio dei pali alla sinistra di Muslera. A questo punto la squadra di casa prende un po' più di coraggio e si fa vedere più spesso dalle parti di Muslera. Ma Floro Flores in due occasioni spreca il possibile gol del vantaggio, mentre al 38', su conclusione di Sammarco, l'estremo difensore biancoceleste si supera e respinge a terra. Nella ripresa il gioco si fa più lento e prevedibile. Cominciano le sostituzioni con la Lazio che passa al 4-3-1-2 con Mauri al posto di Rocchi. Il risultato però non cambia. Lanci lunghi per Floccari e trame piuttosto prevedibili a centrocampo. Stesso discorso per l'Udinese con Sanchez per Pepe incapace di incidere nella retroguardia biancoceleste. Poi due fiammate: al 45' Mauri, forse sbilanciato, si blocca solo davanti ad Handanovic e due minuti dopo Siqueira conclude debolmente su Muslera in uscita. Alla fine le due squadre escono tra i fischi.
Sempre da Il Messaggero:
"Zarate oggi ha fatto quello che doveva fare, non è un giocatore che determina la prestazione della squadra: lui cerca di aiutare noi e noi cerchiamo di aiutare lui. È chiaro che può fare meglio. È molto serio e disponibile ed è un gradissimo lavoratore". Lo ha detto Davide Ballardini, allenatore della Lazio, ai microfoni di Stadio Sprint della Rai, dopo il pareggio di Udine, commentando le polemiche dei giorni scorsi con il fantasista argentino. "C'è il mercato aperto, io non potevo parlare della mia squadra quando il mercato era chiuso. Adesso, le cose si possono fare e cerchiamo di farle. Mi sembra logico", ha concluso.