Chiesa Omero
Nuotatore e atleta della Podistica Lazio, nato a Capua (CE) il 22 dicembre 1893. Deceduto a Roma l'11 novembre 1975. Riposa al Cimitero Flaminio di Roma.
Fu il vincitore delle più importanti gare nazionali di nuoto tra gli anni '10 e '20. Vinse per sei volte la prestigiosissima Coppa di Natale (1912, 1914, 1920, 1921, 1922, 1923). Nei Campionati Militari disputati a Roma nel giugno 1913 vinse sia nel salto in lungo che nel salto in alto. Fu anche pallanotista con la Lazio e partecipò alle gare per il titolo italiano svoltesi nell'agosto 1913 sul Lago di Albano.
Con il grado di sottotenente fu ferito e decorato con la medaglia di bronzo durante la Prima Guerra Mondiale nel giugno 1915, ebbe una lunga convalescenza ma si ristabilì tornando a gareggiare. In seguito fu promosso al grado di tenente. L'8 febbraio 1919 nel salto triplo si aggiudica una gara saltando 11,98. Il 30 maggio nel lancio del giavellotto "impugnato" raggiunge la misura di 41,90 (*). Il 18 settembre dello stesso anno si classifica al terzo posto in una gara di 110 metri ostacoli disputata a Roma, con il tempo di 17"2/5. Il 18 aprile 1922 a Roma vince una gara di salto triplo con una misura di 12,065. Innumerevoli le vittorie da lui riportate sui campi d'atletica. Alle Olimpiadi di Parigi 1924 giunse 24° e primo tra gli Italiani nella gara di Pentathlon moderno. Nel 1935 fu membro del Direttorio della FIN e nel 1942, con il grado militare di tenente colonnello, Consigliere della stessa Federazione.
Omero Chiesa costituisce dal punto di vista sportivo uno dei vertici della storia della S.S. Lazio.
(*) Nelle gare di lancio del giavellotto disputate a Roma veniva prevalentemente usato il cosiddetto stile libero.
Chiesa nel 1921 Accanto a lui la famosa nuotatrice della Polisportiva sig.ra Luzzatto che fu l'unica donna a partecipare a delle gare "indumentali" nel Tevere. Le gare indumentali prevedevano che i concorrenti dovessero gareggiare con gli abiti da passeggio, eccettuato il colletto rigido. Nelle gare del 1921 la sig.ra Luzzatto si esibì, vestita di tutto punto, anche in ardimentosi tuffi
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