1904 (stagione)
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Nel dicembre 1904 la S.P. Lazio conta 150 soci atleti.
Nel giugno 1904, grazie a Fortunato Ballerini si formalizzò l'assorbimento da parte della Lazio della Società Ginnopodistica Esperia. Questo sodalizio, con sede in Prati, aveva nelle sue file dei veri e propri talenti, ma stava fallendo per mancanza di fondi. L'Esperia non era nata anarchica e fiumarola come la Lazio, ma in comune aveva la tendenza al nomadismo e la cassa sociale sempre vuota. Essa aveva tentato di salvarsi trasferendo la sede da via Orazio a via di Monte d'Oro, appena passato ponte Cavour, e di lì a via Tacito, civico 64, il classico piano seminterrato, trasudante umidità, di un palazzone appena costruito. Contava una cinquantina di soci dediti al nuoto e alla ginnastica, con un lodevolissimo maestro che rispondeva al nome di Gobbi. Ma era nelle corse di fondo e mezzofondo e nelle prove di marcia che andava forte. Nel 1903 si era aggiudicata la "challenge" del Premio Lazio, grazie al ventenne “strillone” di sangue sabino Pericle Pagliani, e il marciatore Colombo Salvucci, destinati presto a distinguersi a livelli assoluti.
Le trattative per l'accorpamento tra Lazio ed Esperia videro la partecipazione dei rispettivi vertici. Dalla parte biancoverde, si presentarono il presidente in carica, Evasio Goretti, il direttore Colombo Salvucci, il segretario Siro Seri, corrispondente della Gazzetta dello Sport, e i consiglieri Fernando Retacchi, un figlio del popolo cresciuto nelle baracche della spina di Borgo che eccelleva nel nuoto per velocità e resistenza, David Giostra, Edoardo Di Bartolomei, Aristodemo Galeani, Giovanni Goretti e un altro maestro di ginnastica, il professor Vittorio Quagliotti.
Si stabilì che la SPL avrebbe rilevato le attività e passività dell'Esperia, garantendo la tessera gratuita per il 1904 a coloro che avessero inoltrato domanda di ammissione entro il 31 luglio. La fusione Lazio-Esperia fu resa operante dal 1 giugno 1904. Altri atleti che gareggiarono negli anni 1901-1904 nell'Esperia, alcuni dei quali emigrarono nella Lazio, furono Giuseppe Pace (poi passato alla Virtus), Antonio Tarquini (presidente dell'Esperia per un breve periodo: forte podista e colonna poi della Forza e Coraggio), Telemaco Marchionni, Augusto Sgreccia, Giuseppe Consalvi, Ruggero Frioni, Antonio Alfieri, Giuseppe Canalini (un pesista, vicepresidente dell'Esperia nel 1902), Silvio Bonfigli (anche lui presidente per un certo periodo). La valentia sportiva dell'Esperia è confermata anche dall'organizzazione del Premio Esperia analogo al prestigioso Premio Lazio, diviso tra corsa e marcia, con due distinte coppe e, ai meritevoli, gli speciali diplomi artistici della Gazzetta dello Sport, ambiti in tutta Italia e per i quali si rendeva garante il dottor Siro Seri. Per inciso, il Premio Esperia divenne la prima manifestazione atletica sponsorizzata dalla “rosea” a Roma. Ed anche questo era un segnale che la provinciale capitale, pur così lontana dai principali flussi commerciali, si avvicinava, almeno in materia di sport popolari, alla Grande Milano.
L'organigramma della Federazione Podistica Romana
Il grande fervore delle attività podistiche nella Capitale era data dalla constatazione che le grandi città del nord, traevano molto vanto da questi esercizi sportivi che racchiudevano in sé sia una forte componente campanilistica, sia il gradimento del pubblico. Anche le imprese di atleti di valore internazionale come il laziale Luigi Bigiarelli contribuirono al fiorire di molte società podistiche in città. Onde creare un organismo rappresentativo e di tutela dell'attività pedestre, fu, nel febbraio 1904, creata la Federazione Podistica Romana, il cui organigramma è consultabile nel ritaglio sottostante:
► L'inaugurazione della bandiera
► Le prime gare
Data | Gara | Note |
---|---|---|
15 maggio 1904 | Lazio-Virtus 3-0 | Incontro amichevole |
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