15 maggio 1949 - Genova, - Sampdoria-Lazio 2-2
Domenica 15 Maggio 1949
Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1948/49 - 36ª giornata - Sampdoria-Lazio 2-2
SAMPDORIA: Bonetti, La Penna, Zorzi, Coscia, Bertani, Gramaglia, Rebuzzi, Lorenzo, Baldini, Gei, Prunecchi
LAZIO: Brandolin, Antonazzi, Piacentini, Montanari, Remondini, Alzani, Puccinelli, Magrini, Penzo (I), De Andreis, Nyers (II)
Arbitro: sig.Camiolo di Milano
Marcatori: pt 4' Lorenzo, 29' Magrini , 35' Nyers (II), st 6' Baldini
Note: spettatori 6000. Giornata ideale, senza sole né vento, terreno sodo. Annullato un goal di Magrini nel st. Calci d'angolo 4 per parte.
Il risultato è lo specchio delle forze in campo. Parità assoluta tra due belle squadre. La Lazio è sembrata più tonica atleticamente, mentre la Samp ha manovrato meglio e ha avuto più possesso di palla. Al 1' minuto sia Bonetti che Brandolin già si erano dovuti esibire in difficili parate, Al 4', su lungo rinvio di La Penna, la palla viene in possesso di Lorenzo; l'argentino porge a Gei che gliela restituisce; lunga fuga dell'interno che giunge in area dalla fascia laterale; da lì Lorenzo s'inventa un micidiale tiro a giro che sorprende Brandolin. A questo punto la Samp si è fermata e si è mossa la Lazio. Nyers (II) fallisce due facili occasioni, ma al terzo tentativo, al 29', su passaggio di De Andreis, piomba in area come un falchetto e fionda in rete imparabilmente, anche se l'ultima correzione la effettua Magrini a cui, pertanto, va assegnata la marcatura. La reazione blucerchiata si traduce in un tiro di testa di Rebuzzi che Brandolin para in bello stile. Al 35' Gramaglia si lascia sfuggire Puccinelli che si catapulta verso la porta e passa a Magrini il quale, a sua volta, dà il pallone a Nyers (II); Bonetti esce per intercettare la sfera, ma liscia clamorosamente e l'ala sinistra laziale entra in porta con il pallone. Nella ripresa, al 6', Baldini pareggia su punizione con un tiro di rara violenza. Poco più tardi Nyers (II) fila verso Bonetti in azione di contrattacco e lo supera in dribbling e poi appoggia in rete; prima che la palla varchi la linea fatale arriva Magrini che accompagna il pallone in rete. L'arbitro lo considera in fuori gioco, tra le proteste vivissime dei biancocelesti che, forse, non avevano torto.