Domenica 26 maggio 1963 - Padova, stadio S. Appiani - Padova-Lazio 0-3

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26 maggio 1963 - 35 - Campionato di Serie B 1962/63 - XXV^ Giornata

PADOVA: Bonollo, Lampredi, Scagnellato, Bon, Grevi, Barbolini, Zerlin I, Arienti, Koelbl, Zerlin II, Morosi. All. Matè.

LAZIO: Cei, Zanetti, Garbuglia, Governato, Seghedoni, Gasperi, Maraschi, Landoni, Bernasconi, Morrone, Moschino. All. Lovati. D.T. Lorenzo.

Arbitro: sig. Grignani (Milano).

Marcatori: 4' Maraschi, 7' Bernasconi, 44' Moschino.

Note: giornata di sole e calda; terreno in buone condizioni. Calci d'angolo: 8-7 a favore del Padova. Morrone è uscito all'88' per infortunio. Folta rappresentanza di tifosi laziali sugli spalti.

Spettatori: 6.000 circa.

A quattro giornate dalla fine del Campionato, la Lazio non può concedersi distrazioni in questa trasferta se vuole tenere a debita distanza quel Brescia che le insidia la terza posizione in graduatoria. Il Padova è a centro classifica al termine di una stagione tra luci ed ombre che alla vigilia prometteva traguardi migliori. La partita si mette subito al meglio per gli uomini di Lorenzo che chiudono la pratica già nei primi 45 minuti di gioco. Al 4' la prima segnatura. Bernasconi avanza palla al piede e opera un lancio verso Morrone: sulla traiettoria interviene debole di testa Lampredi che lascia così via libera a Maraschi che con un bel palleggio aggira la difesa di casa e fulmina in rete. Tre minuti dopo la replica biancoceleste. Palla da Maraschi a Morrone che evita facile l'anziano Scagnellato e dal fondo crossa al centro: goffa uscita di Bonollo e per Bernasconi è un gioco da ragazzi accompagnare il pallone in fondo al sacco. L'1-2 è di quelli che tramortiscono e la Lazio si mette dietro tranquilla per giocare di contropiede. Il Padova fa poco per reagire e i soli Barbolini e Arienti sembrano possedere qualche motivazione. Un tiro di Arienti sfiora la traversa di Cei il quale successivamente blocca una conclusione di Zerlin II. E' un fuoco di paglia quello dei veneti perché i biancocelesti riprendono subito il pallino del gioco. Azione promossa da Landoni e rifinita da Morrone per il solitario Bernasconi che clamorosamente fallisce da due passi. Show quindi di Morrone che supera quattro avversari e giunto dentro l'area spara una bordata che scuote la traversa di un annichilito Bonollo. La terza segnatura giunge a un minuto dal riposo. Punizione calciata dai 20 metri da Landoni con difesa patavina di gesso e pallone catturato dal lesto Moschino che mette dentro senza farsi troppo pregare. Nella ripresa non mancano le occasioni per la goleada. Al 55' Moschino centra il palo e 5 minuti dopo Grevi fa un mezzo miracolo salvando su Morrone il quale subito dopo si procura una dolorosa storta. Sul finire dell'incontro il Padova cerca il goal della bandiera, ma Cei non fa sconti e para le conclusioni di Koelbl, Bon e Morosi. Vittoria rotonda e due punti fondamentali per la classifica. Nelle altre partite decisive per la promozione: successo per il Messina sul Catanzaro e pareggi esterni per il Bari e il Brescia.




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