Domenica 26 aprile 1964 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Torino 0-0
Turno precedente - Turno successivo
26 aprile 1964 - Campionato di serie A 1963/64 - XXX giornata XIII del girone di ritorno
LAZIO: Cei, Zanetti, Mazzia, Governato, Pagni, Gasperi, Maraschi, Morrone, Galli, Landoni, Mari. All. Lorenzo.
TORINO: Vieri, Scesa, Buzzacchera, Rosato, Lancioni, Ferretti, Peirò, Puia, Hitchens, Ferrini, Moschino. All. Rocco.
Arbitro: sig. Campanati di Milano.
Note: giornata bella, temperatura primaverile, campo in buone condizioni. Ammoniti: Rosato, Galli, Landoni, Scesa e Cei. Espulso Morrone. Calci d'angolo: 7-1 (3-0) a favore della Lazio.
Spettatori: 25.000 circa con 15.000 paganti per un incasso di £. 14.500.000.
Nel ricordo della partita di andata, in cui si erano verificati incidenti e scontri fra calciatori oltre che polemiche tra due allenatori sanguigni come Lorenzo e Rocco, la Lega decide di inviare a dirigere la partita uno dei principi del fischietto come il milanese Campanati. Onde evitare scontri verbali tra i due mister la panchina del "paron" viene posizionata sotto la tribuna Tevere. Tutto ciò non è servito ad evitare che la partita degenerasse con continui scambi di colpi, simulazioni, fallacci, risse tra giocatori e quant'altro. Il bilancio finale parla di vari contusi come Galli che, martorizzato da Rosato, rimedia un brutto trauma contusivo alla colonna vertebrale e di Pagni infortunato alla caviglia sinistra per un brutale fallo di Peirò. Morrone viene espulso all'86' per aver protestato a causa dell'ennesimo fallo subito e per di più colpito al basso ventre da una violenta ginocchiata dell'arbitro durante le discussioni seguite al provvedimento disciplinare; Rosato, Galli, Landoni, Scesa, e Cei ammoniti. Inoltre il pubblico ha scatenato un vero e proprio tiro al bersaglio sulla panchina torinista con lancio di cartacce e bottigliette. I due allenatori hanno dato severe disposizioni affinché le marcature fossero rigidissime e dure. Questa la disposizione tattica: il Toro vede Scesa e Ferretti alle spalle della difesa, Rosato su Galli, Buzzacchera su Maraschi, Ferrini, Puja e l'ex Moschino a presidiare la metà campo, Hitchens e Peirò pronti a colpire in attacco. La Lazio risponde con Gasperi libero, Zanetti su Hitchens, Pagni su Peirò, Mazzia su Puia, Governato e Mari rispettivamente su Ferrini e Moschino, mentre Maraschi e Morrone giostrano in prima linea. Come si evince l'unico giocatore che può godere di libertà è Landoni. E' proprio questo il motivo tattico che consente alla Lazio di dominare i primi venti minuti dell'incontro. Al 2' Morrone salta i difensori ed entra in area dalla destra, scambia con Galli e si trova solo davanti a Vieri. L'arbitro ferma tutto per un presunto fuori gioco. Al 14' ancora "il gaucho" supera in dribbling Scesa e con passo travolgente punta la rete. Quando Vieri esce, Morrone passa a Mazzia che tira forte e preciso in porta ma Rosato salva sulla linea. A questo punto Rocco corre ai ripari: individuata in Landoni la fonte del gioco, sposta abilmente Ferretti sul centrocampista biancoceleste. Ciò inaridisce il gioco della Lazio ma anche lo spettacolo in campo. Da quel momento solo rudezze e colpi proibiti fino a far sembrare la partita un incontro tra due squadre di paesi rivali. Campanati lascia correre tutto e ciò indispone il pubblico che non trova di meglio che fischiare la squadra granata ogni volta che entra in possesso del pallone. Rosato colpisce sistematicamente Galli e i due in molti frangenti sono sul punto di accapigliarsi; anche Hitchens si avventa su Zanetti ma viene intercettato da Cei che convince con le brutte l'inglese a desistere. Al 41' una deviazione di testa di Mazzia veniva rimpallata da Ferretti con Lancioni che poi spazza via. Al 53' Zanetti rincorre caparbiamente Peirò che aveva vinto due rimpalli e lo ferma al momento del tiro con uno straordinario e correttissimo intervento in scivolata. Al 60' Mari protesta per un intervento duro in area. Al 67' su un traversone di Morrone, Galli e Maraschi non riescono a spedire in rete. Più niente da segnalare fino al 90' (a parte l'espulsione cervellotica di Morrone) e portieri completamente inoperosi. Finisce in parità una partita che i due allenatori non volevano perdere assolutamente.
- Questi i provvedimenti presi dal Giudice Sportivo in seguito agli episodi accaduti in Lazio-Torino:
- Squalifica fino a tutto agosto 1964 di J.C. Lorenzo.
- Squalifica di due giornate a Morrone.
- Diffide a Gasperi e Galli.
- Multa di lire 800.000 alla Lazio.