Domenica 13 aprile 1980 - Udine, stadio Friuli – Udinese-Lazio 1-1
Turno precedente - Turno successivo
13 aprile 1980 - 2038 - Campionato di Serie A 1979/80 - XXVII giornata
UDINESE: Della Corna, Sgarbossa, Catellani (76' Osti), Leonarduzzi, Fellet, Pin, Cupini, Del Neri, Pianca, Vriz, Ulivieri. A disp. E.Galli, Bressani. All. D'Alessi.
LAZIO: Budoni, Tassotti, Pochesci, Perrone, Pighin, Citterio, Garlaschelli, Zucchini, D'Amico (89' Cenci), Ferretti, Viola. A disp. Avagliano, Todesco. All. Lovati.
Arbitro: Pieri (Genova).
Marcatori: 37' Del Neri (rig), 72' Zucchini.
Note: ammoniti Tassotti, Vriz e Cupini. Esordio in serie A per Paolo Pochesci classe 1961.
Spettatori: 20.000 circa.
La partita prende un binario unico dalle prime battute. Udinese all'arrembaggio. Lazio decisa a limitare i danni. Già al 2' un tiro di Pianca lambisce un palo della porta di Budoni. La Lazio, in maglia granata, rimbalza sulle corde del ring, mentre il folto pubblico riserva ai giocatori di Lovati fischi ed il coro di "Venduti, venduti", "serie B. serie B". E' chiaro che in simili condizioni ambientali e di spirito il giocare a football diventa un'impresa. La pressione dell'Udinese appare continua, insistente. Ogni uomo risulta disponibile, la partecipazione corale. Ci sono diverse occasioni che creano seri pericoli per Budoni, nasce qualche mischia paurosa che regala i brividi a Lovati e ai suoi panchinari. Al 37' l'Udinese passa in vantaggio. Zucchini interviene malamente in area su Del Neri. Pieri non ha esitazioni nonostante le proteste dei laziali. E' rigore, che lo stesso Del Neri trasforma mandando lo stadio in delirio. Il tempo si chiude con questo punteggio. E invece, dopo l'Intervallo, le parti si rovesciano. La Lazio va subito vicino alla rete al 50'. D'Amico è autore di un pregevole, prolungato dribbling. Fellet salva sulla linea di porta; La Lazio prende coraggio, insiste, pareggia. Siamo al 62'. C'è un tiro di Ferretti, sul rimpallo s'avventa Zucchini di testa e realizza. A questo punto la partita non ha storia. L'Udinese va k.o. sbaglia le cose più facili. La Lazio controlla fino alla fine.
Fonte: La Stampa