Via delle Coppelle, 16
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La Lazio ebbe la sede in questa strada perpendicolare a Via della Scrofa dal 16 agosto 1913 al 1914 sotto la presidenza di Fortunato Ballerini. Alcuni uffici rimasero in questa sede anche nel 1915.
Vi si era trasferita dalla Casina di Via dell'Uccelliera e la permanenza in questa sede coincise con il trasferimento della squadra al campo della Rondinella e con le due finali nazionali consecutive perse con la Pro Vercelli e con il Casale.
Il palazzo, risalente al XVI secolo, era di aspetto severo e fu edificato per Cosmus Castaneus. La costruzione è a due piani con un notevole portale ad arco a tutto sesto dove risulta ancora ben visibile la scritta "COSMUS CASTANEUS". L'edificio appartenne alla famiglia Castagna e qui vi abitò, da cardinale, Giovanni Battista Castagna, poi divenuto papa per soli 12 giorni dal 15 al 27 novembre 1590 con il nome di Urbano VII. In seguito l'edificio fu sede dell'Albergo di S.Antonio, così denominato perché, secondo la leggenda, il proprietario asseriva di essere stato miracolato dal santo stesso, del quale aveva fatto dipingere un'immagine come insegna all'ingresso della locanda. Successivamente fu denominato anche Albergo del Senato e rimase aperto fino al 1926 con il nome di Hotel Varese, oggi non più esistente. Alcuni suoi ambienti furono affittati alla S.P. Lazio. In essi la società biancoceleste prese ad organizzare concerti, incontri letterari, eventi culturali che fecero divenire questa sede un fulcro del bel mondo romano. Vi si disputavano anche esibizioni di scherma. L'ampiezza dei locali era tale che spesso vi si svolgevano congressi a tema sportivo.