Mercoledì 4 marzo 1981 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Bologna 0-2
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Coppa Italia 1980/81 - Andata Quarti di Finale - Lazio-Bologna 0-2. Ore 20:30.
LAZIO: Nardin, Pighin, Citterio, Perrone, Pochesci, Sanguin, Cenci (46' Marronaro), Viola, Chiodi (78’ Albani), Mastropasqua, Greco. A disp. Marigo, Simoni, Scarsella. All. Castagner.
BOLOGNA: Zinetti, C.Benedetti, Vullo, Paris, Bachlechner, Sali, Pileggi, Dossena, Fiorini, Eneas, Colomba. A disp. Boschin, Garritano, Fabbri, Zuccheri, Gamberini. All. Radice.
Arbitro: Terpin (Trieste).
Marcatori: 72' Paris (rig), 77' Fiorini.
Note: un leggero vento freddo ha disturbato la serata, terreno allentato. Angoli 6-4 per la Lazio. Chiodi al 78' è stato colpito ad una gamba ed è stato costretto ad abbandonare il campo. Sorteggio antidoping negativo.
Spettatori: 15.000 circa, di cui 10.025 paganti per un incasso di £. 46.841.000.
Il sogno di arrivare alle semifinali di Coppa Italia si spegne per la Lazio al cospetto del Bologna in una serata di inizio primavera guastata da qualche intemperanza di troppo da parte dei tifosi della Tevere che hanno lanciato in campo bastoni e pezzi divelti di sedili per protestare contro l'assegnazione da parte del triestino Terpin del calcio di rigore che ha spianato la strada della qualificazione agli ospiti. E' apparsa in effetti veniale, quasi innocua, la trattenuta di Pochesci ai danni del brasiliano Eneas che l'arbitro ha punito troppo severamente. Dopo la perfetta realizzazione di Paris, la Lazio si è gettata in avanti alla ricerca del pareggio e questa eccessiva generosità ha spianato la strada al raddoppio felsineo, segnato da Fiorini con un diagonale rasoterra di sinistro a incrociare su invito in profondità dell'ottimo Colomba: in quel momento, per giunta, la Lazio era in dieci perché con Chiodi leggermente infortunato fuori dal campo, la mancata fuoriuscita dal campo del pallone aveva impedito la sua sostituzione con Albani.
Detto dei due gol che rendono quasi superflua la partita di ritorno al Dall'Ara, va aggiunto però che la squadra di Castagner ha dimostrato di essere pronta al ritorno in A, affrontando il più quotato avversario con grinta e convinzione. Citterio nel primo tempo ha spinto a lungo, cercando spesso la testa di Chiodi, finché Radice non ha dirottato Paris sulle sue tracce. Volenteroso ma impalpabile Cenci, sostituito nella ripresa dal giovane e scattante esordiente Marronaro, a fasi alterne Mastropasqua mentre Perrone ha perso in uscita qualche pallone pericoloso. Ma come squadra la Lazio ha retto botta, rischiando fino al rigore solo per un pallonetto delizioso di Eneas ricacciato in splendida rovesciata sulla linea di porta da Pighin. I biancocelesti sullo 0-0 avevano segnato di testa con Chiodi il gol che avrebbe potuto indirizzare altrimenti la partita ma il guardalinee ha sventolato la bandierina su un fuorigioco più che dubbio. Insomma le recriminazioni non mancano per un verdetto ingiusto almeno nella sostanza.