Mercoledì 29 settembre 1993 - Plovdiv, stadio Lokomotiv - Lokomotiv Plovdiv-Lazio 0-2
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29 settembre 1993 - 2575 - Coppa UEFA 1993/94 - Trentaduesimi di finale - Ritorno.
LOKOMOTIV PLOVDIV: Kolev, E. Dimitrov, E. Marinov, Milutinovic, Kostov, Valchev (71' Radivoecic), Vachkov (66' Djevizov), Krastev, Ivanov, R. Dimitrov, Y. Marinov. All. Vutzov.
LAZIO: Marchegiani, Negro, Bergodi, De Paola, Luzardi, Cravero, Bacci, Di Matteo (70' Marcolin), Casiraghi, Di Mauro (79' Di Vaio), Winter. A disp. Orsi, Sclosa, Saurini. All. Zoff.
Arbitro: Blareau (Belgio).
Marcatori: 22’ Luzardi, 65' Cravero.
Note: pomeriggio fresco. Ammoniti: Casiraghi, Milutinovic, Krastev e Bergodi. Calci d'angolo: 7-3. Partita teletrasmessa in diretta da Italia 1.
Spettatori: 35.000 circa.
Plovdiv come Lourdes, per disperdere sospetti di sfascio, per riportare a casa una Lazio meno cagionevole o, forse, in piena salute, secondo quanto azzarda Sergio Cragnotti. E scavalcato il primo turno Uefa, acquisita la prima vittoria dopo sette lontane trasferte europee sempre contraddistinte da sconfitte, diventa quasi imbarazzante citare i pellegrini bulgari buttati fuori. Spessore tecnico tattico risibile. Strafalcioni pure nei fondamentali, mentre sotto ritmo, senza minima profondità, senza le cattiverie di Roma, tentavano l'impossibile risalita. Così, dimenticati alcuni pasticci iniziali, i biancoazzurri indietro tutta (Casiraghi unica punta) hanno vissuto un mercoledì di letizia, nonostante gli esagerati timori zoffiani. Paura di che? La "locomotiva" dei Balcani, nel contesto d'una partita parrocchiale, ha imbarcato altri due gol, rivelandosi ancora sprovveduta per fronteggiare situazioni di football inattivo. Vero Luzardi? Luzardi, passati appena 22 minuti, azzecca di testa su corner Di Mauro lo smash liberatorio e quindi si riprende a sbadigliare: duelli anni Quaranta, azioni frantumate, ciarpame, rari squarci consolanti determinati da un Casiraghi che svaria ovunque e che offrirà al capocannoniere attuale, Cravero, l'assist (sempre partendo da un calcio d'angolo battuto corto) per chiudere la pratica. Esultano i settecento fans di Tor di Quinto, neppure si fosse giocata una finalissima mozzafiato. E attorno al loro presidente, sentono parlare di "iniezione di fiducia indispensabile", di "bella risposta alle critiche che ci sono piovute addosso, causa l'ingiusto 4-1 sopportato a Cagliari". Poi, sullo slancio, l'imprenditore Cragnotti sembra recuperare certi sogni estivi. Assicura: "Con il nostro ragguardevole potenziale risaliremo presto anche in campionato, proponendo una squadra di vertice. Lo ripeto: l'obiettivo è un successo europeo e un posto nei quartieri alti della classifica. Vorrei solo augurarmi di rivedere domenica a San Siro, contro i milanisti, almeno Gascoigne e Fuser. Tali rinforzi potrebbero intanto bastare, aspettando Signori". E Boksic? Cragnotti sorride: "Sarebbe importante averlo a novembre, chissà, dipende da Tapie, i guai marsigliesi non finiscono mai. Il nostro vero campionato comincerà domenica prossima. Abbiate fiducia". Ciao Plovdiv, ex Filippopoli, così terapeutica, così gentile nei confronti dei laziali. Chi osa adesso ritenere traballante la panchina di Dinosauro? Le assicurazioni presidenziali fioccano: "Zoff rimarrà il nostro allenatore per l'intera stagione, noi rispettiamo i programmi tracciati". L'interessato aspira boccate di fumo, escludendo d'aver paventato il peggio. Frasi smozzicate: "Occorreva restituire ai ragazzi consapevolezza nei loro mezzi. Brutta Lazio? Beh, lasciamo stare, inutile sofisticare. A volte, mi chiedo quando riuscirò a schierare l'intero gruppo dei titolari. A San Siro mancherà Cravero, alla ripresa delle coppe internazionali dovrò sostituire Casiraghi, in odore di squalifica dopo due ammonizioni. Devo adattarmi: si avvicina la trasferta più difficile del campionato e servirebbe aggiungere Gascoigne, in piena condizione fisica. Il peggio è alle spalle. Il Milan è il Milan però nel calcio nulla risulta impossibile". Grazie Plovdiv. La Lazio respira meglio.
Fonte: La Repubblica