Giovedì 14 gennaio 2010 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Palermo 2-0
14 gennaio 2010 - 3.362 - Coppa Italia 2009/10 - Ottavi di finale - inizio ore 21.00
LAZIO: Muslera, Diakité, Stendardo, Radu, Brocchi, Baronio (88' Scaloni), Kolarov, Del Nero (82' Lichtsteiner), Mauri, Floccari (76' Rocchi), Zarate. A disposizione: Berni, Siviglia, Firmani, S.Inzaghi. Allenatore: Ballardini.
PALERMO: Sirigu, Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti, Migliaccio, Liverani, Nocerino (62' Bertolo), Pastore (83' Simplicio), Cavani (72' Hernandez), Miccoli. A disposizione: Brichetto, Goian, Melinte, Blasi. Allenatore: D.Rossi.
Arbitro: Sig. Tagliavento (Terni) - Guardalinee Sigg. Ghiandai e Passeri - Quarto Uomo Sig. Celi.
Marcatori: 57' Kolarov, 73' Floccari.
Note: ammoniti Balzaretti per gioco scorretto, Miccoli per proteste. Calci d'angolo: 5-8. Recuperi: 0' p.t., 4' s.t.
Spettatori: 10.000 circa.
La Gazzetta dello Sport titola: "Ancora Kolarov e Floccari. La Lazio elimina il Palermo. Delio Rossi sconfitto nel suo ritorno all'Olimpico: Ballardini va a sfidare la Fiorentina nei quarti di finale. Apre Kolarov a inizio ripresa, nel migliore momento dei rosanero, poi Floccari realizza il suo quarto gol in tre partite con la maglia biancoceleste. In crescita anche Zarate e Pastore".
Continua la "rosea": La sfida degli ex va a Ballardini e alla Lazio detentrice del trofeo: 2-0 al Palermo e sfida ai quarti di finale contro la Fiorentina. Decidono Kolarov e Floccari, le armi in più di questa Lazio nell'inizio del 2010. Non è fortunato quindi il ritorno all'Olimpico di Delio Rossi, che portò la Lazio proprio alla vittoria di una coppa Italia. Il pubblico di Roma, non numerosissimo, lo accoglie con calore, la sua ex squadra lo elimina dal torneo. Aleksandar Kolarov è nel mirino dell'Inter per riempire il buco lasciato dall'infortunio di Chivu sulla fascia sinistra. Sempre più spesso, però, Ballardini lo usa come centrocampista centrale: non che lì in mezzo fornisca troppe geometrie o idee, però arriva sempre al tiro. Riceve palla, prova a saltare un uomo, fa due passi e spara una bomba. Lo fa sempre, anche da posizioni impossibili: si contano sette conclusioni nel primo tempo, senza che Ballardini gli dica nulla. Evidentemente è una scelta condivisa dall'allenatore. Scelta che paga al 12' della ripresa, alla ottava conclusione: un tiro ribattuto di Zarate finisce nella sua zona, al limite dell'area. Il serbo ci pensa poco e la mette all'angolino di sinistro, di precisione: 1-0 per la Lazio.
Il tiro sistematico di Kolarov è una soluzione importante per una Lazio che fin qui in stagione ha faticato terribilmente a fare gol: ora con Floccari le cose sembrano cambiate. Non solo perché l'ex Genoa al 29' della ripresa infila il 4° gol in tre partite con la Lazio, ma anche perché Zarate pare finalmente essersi convinto di avere un compagno degno di ricevere un passaggio da lui. Intendiamoci, l'argentino continua spesso a giocare da solo e cercare il dribbling ad oltranza, ma ogni tanto si convince a dialogare e il suo talento porta assist, come quello per il 2-0. In una Lazio che, come il Palermo, schiera molti titolari, si segnalano anche alcune uscite da mezzofondista di Diakité (puntuale anche in marcatura), la costante crescita di Radu, la solita gara ordinata di Baronio, una parata decisiva di Muslera nel primo tempo (su Pastore). Il Palermo esce dalla coppa in una gara che a lungo gioca meglio dell'avversario. Fino a quando viene colpita da Kolarov ha le occasioni migliori, nonostante giochi senza il suo faro. Miccoli infatti è in campo, ma è quasi irriconoscibile. La formazione è quella titolare, con Pastore a suggerire al posto di Simplicio: l'argentino dimostra di non essersi perso nel cambio di continente, fornendo giocate, idee e anche una paio di conclusioni pericolose. Kjaer a lungo mette il bavaglio allo scatenato Floccari, prima di essere battuto in contropiede, mentre Cavani non riesce mai a liberarsi al tiro. Per l'ambizioso Palermo di Zamparini la coppa Italia poteva essere una scorciatoia per l'Europa. Dovrà cercare altre strade.
Il Corriere dello Sport titola: "Coppa Italia, la Lazio supera il Palermo 2-0. I biancocelesti si impongono all'Olimpico grazie alle reti di Kolarov e Floccari. Ora la Fiorentina".
Continua il quotidiano sportivo: La squadra detentrice della Coppa Italia, la Lazio, resta in corsa ed approda a vele spiegate nei quarti di finale del torneo. Lo fa azzerando le velleità dell'allenatore che l'aveva trascinata verso la conquista del trofeo, vale a dire Delio Rossi, adesso sulla panchina del Palermo. La sfida fra biancocelesti e rosanero, che si disputa in un Olimpico gelato e semideserto, regala emozioni, gol, belle giocate e quant'altro fa spettacolo. È una partita gradevole, che la Lazio fa sua nel secondo tempo, dopo avere rischiato seriamente di perderla ed avere fatto abbastanza poco per vincerla. L'uno-due Kolarov-Floccari (4 gol in tre partite, da quando è approdato all'ombra del Cupolone) stordisce un Palermo velleitario, bello fino alla 16 metri avversaria, ma poco concreto. C'è abbondanza di fantasisti dai piedi vellutati, in casa rosanero, manca però lo stoccatore, il finalizzatore di una manovra a volte anche troppo accademica sebbene stilisticamente ineccepibile. Il Palermo gioca di fioretto anche quando invece occorrerebbe usare la spada per scardinare i dispositivi difensivi avversari. Troppo spreco, in altre parole. Poco meno di 6 mesi fa Delio Rossi era uscito dall'Olimpico fra l'ovazione della nord, stasera è tornato fra gli applausi, osannato dallo stesso pubblico che qualche mese addietro lo contestava, invocando al suo posto l'indimenticato 'mastino' Diego Pablo Simeone. Misteri (e bizze) del calcio.
C'è molto Palermo e qualche barlume di Lazio, nel primo tempo. La squadra biancoceleste subisce e, solo nella seconda parte della prima frazione, riesce a reagire. La prima, vera occasione la costruisce infatti il Palermo, con Pastore, la cui conclusione viene deviata miracolosamente da Stendardo. Al 25' Bovo salva su Mauri ed un minuto dopo Muslera fa altrettanto sullo sgusciante Miccoli. Al 27' Floccari fallisce il vantaggio: ruba il tempo (ed il pallone), si presenta in area e si fa ribattere il tiro da Sirigu, che conferma di avere un futuro da Nazionale. Anche il Palermo, prima della fine, confeziona la sua palla-gol più ghiotta con Pastore, che spara al volo e costringe al miracolo Muslera. Nella ripresa, dopo un avvio in sordina, la Lazio trova il vantaggio con Kolarov e poi, approfittando di uno sbandamento del Palermo, rischia di raddoppiare, ma Sirigu è bravo su Zarate, che aveva creato lo scompiglio nell'area dei rosanero. La Lazio non approfitta del momento di notevole difficoltà degli avversari che prendono il coraggio a due mani e, grazie anche all'inserimento di Bertolo sulla sinistra al posto di Nocerino, salgono in cattedra. Pastore serve una palla d'oro a Miccoli (l'ennesima di un match di altissima qualità), il 'Romario del Salento' la cattura, palleggia, evita l'intervento di Muslera e, quando conclude, trova sulla linea di porta Radu che respinge. La partita è bella, vibrante, ricca di episodi, ma ci pensa Floccari a 'spegnerla' con una stoccata delle sue che dà l'esatta dimensione del peso di un giocatore che, con il passare delle partite, sta diventando indispensabile.
Le dichiarazioni dei due tecnici, a fine partita, riportate da Il Messaggero:
Ballardini non ha dubbi: "Una buona partita, abbiamo tenuto bene il campo, ci siamo mossi bene senza la palla e abbiamo meritato di vincere". E alla domanda su Floccari uomo in più, risponde: "Per noi è importante, era il tipo di attaccante che a noi mancava". Soddisfatto di Zarate? "Molto soddisfatto". Teme di perdere Kolarov? "No, penso che resterà alla Lazio".
Dispiaciuto Delio Rossi: "Una buona partita contro una buona Lazio, chi faceva gol avrebbe vinto. E noi sotto porta siamo stati poco concreti".