Domenica 8 marzo 1987 – Bologna, stadio Renato Dall'Ara – Bologna-Lazio 1-0
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8 marzo 1987 - 2312 - Campionato di Serie B 1986/87 - 23ª giornata
BOLOGNA: Zinetti, Villa, Galvani, Stringara, Ottoni, Luppi, Marocchi, E.Nicolini, Marronaro, Musella (88' Lancini), Marocchino (69' Pradella). A disp. Cavalieri, Quaggiotto, Sorbi. All. Guerini.
LAZIO: Terraneo, Podavini, Acerbis, V.Esposito, Gregucci, Marino, Poli (46' Fiorini), Caso, Magnocavallo (58' Piscedda), Pin, Mandelli. A disp. Ielpo, Brunetti, Camolese. All. Fascetti.
Arbitro: Sig. Testa di Prato.
Marcatori: 73' Terraneo (aut).
Note: giornata fredda, cielo sereno, terreno buono. Ammoniti Stringara, Nicolini, Piscedda per gioco scorretto; Acerbis per proteste. Angoli 5-3 per il Bologna.
Spettatori: 25.000 circa.
Per liberarsi del complesso casalingo (due sole vittorie, tanti rimpianti) il Bologna aspetta proprio una star del campionato. Con la Lazio, capolista virtuale, i rossoblu sconfiggono anche l'ansia che li attanaglia al «Comunale». E riaccendono, perfino, grazie alla giornata complessivamente favorevole, la pur flebile fiammella di speranza. Uno a zero, con un bel gol di Musella al 28'. Successo risicato, ma nitido, indiscutibile. Che potrebbe arrotondarsi nella ripresa se la squadra rossoblu sapesse sfruttare il contropiede. Invece accumula errori: uno grosso così all'83' ad opera di Pradella.
I biancazzurri giocano, ma risentono della mancanza di Poli (colpito al ginocchio poco prima del riposo) che Fiorini, altro «ex» (anche in non perfette condizioni) non sostituisce degnamente. Spingono i laziali, ma disordinatamente: due sole parate di Zinetti (il quale dopo otto domeniche consecutive riesce finalmente a non subire il solito gol), al 50' (Mandelli) e al 70' (Marino). La Lazio rischia ripetutamente di essere infilata.
Con la disperante sterilità di Pradella si spiega buona parte dei mali rossoblù. E Guerini, forse ci ha pensato fin troppo a rimpiazzarlo col mobilissimo Musella, il quale frulla e spazia a tutto campo, vanamente contrastato da quello spilungone di Gregucci, che riesce a superare perfino di testa nonostante la netta differenza di statura. Musella è una delle chiavi del successo rossoblu. E' lui, infatti, a sbloccare il risultato anticipando il suo controllore sul cross alto (addirittura... pennellato) di Marronaro servito in profondità dal validissimo Nicolini. Il gol (23') è un tantino rocambolesco. Sulla spettacolare incornata dell'ex napoletano, Terraneo alza sulla traversa: la palla ricade battendogli sul tallone e varca appena la linea ed è scaraventata in fondo al sacco dall'attaccante felsineo, il quale lascia ancora surplace il suo controllore. Rete o autorete? Fino a quel momento il Bologna è stato padrone del campo. Senza correre un solo rischio, anzi mancando diverse occasioni: al 1' (Marronaro), al 6' (Musella), al 18' (Galvani). Ma è questa la Lazio-babau che il Bologna temeva tanto? Morbida a centrocampo dove Magnocavallo, Caso, Esposito perdono i rispettivi duelli con Stringara, Nicolini e un Marocchi tutt'altro che irresistibile, e dove Pin ben disposto ha il suo da fare a rincorrere Galvani, terzino d'attacco; meno sicura del solito in difesa (la meno perforata del torneo) la Lazio è anche fiacca e senza spinta all'attacco. Nemmeno dopo il gol le cose cambiano.
Una rete a San Benedetto del Tronto (due punti per il Bologna); doppietta a Catania (altri due punti); tiro decisivo contro la Lazio (due punti ancora): il personaggio della domenica bolognese è naturalmente lui, Gaetano Nino Musella anche se non è da escludere che il goal del Bologna sulla Lazio sia scaturito da un'autorete di Terraneo. Il gol è questione di attimi - dice - e io credo che sia mio. Però, anche se così non fosse, non importa: sono contento soprattutto per la vittoria della squadra e per la fiducia che mi ha concesso l'allenatore. Ho iniziato la partita con qualche difficoltà, poi la rete mi ha sbloccato e credo di aver giocato bene nel secondo tempo. Vincenzo Guerini: Temevo la Lazio e sono orgoglioso per la prova dimostrata dal ragazzi Adesso ci attendono due trasferte difficili, Trieste e Vicenza, ma spero, nonostante tutto, che il Bologna faccia tre punti su quattro. Dall'altro lato, quello laziale, la delusione per il risultato negativo è evidente.
Fonte: La Stampa