Domenica 24 febbraio 1991 - Bologna, stadio Renato Dall'Ara - Bologna-Lazio 1-2
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24 febbraio 1991 - 2477 - Campionato di Serie A 1990/91 - XXII giornata
BOLOGNA: Cusin, Biondo, Villa, Mariani, Negro, Di Già, Schenardi (56' Campione), Verga, Turkyilmaz, Notaristefano, Waas (46' Anaclerio). A disp.: Valleriani, Galvani, Traversa. All. Radice.
LAZIO: Fiori, Bergodi, Sergio, Pin, Gregucci, Soldà, Bacci, Troglio, Riedle, Sclosa, Sosa. A disp.: Orsi, Lampugnani, F.Marchegiani, Madonna, Saurini. All. Zoff.
Arbitro: Sig. Baldas (Trieste).
Marcatori: 22' Riedle, 78' Sosa, 85' Turkyilmaz.
Note: ammoniti al 33' Riedle, 36' Troglio, 45' Cusin, 66' Turkyilmaz, 81 ' Sergio.
Spettatori: 19.864 paganti, incasso 215.643.000 lire; 10.066 abbonati, quota partita 268.993.000 lire.
Alle ore 04:00 il 24 febbraio 1991, dopo mesi di bombardamenti e sotto la costante minaccia di un attacco mediante l'uso di gas, la 1ª e la 2ª Divisione del Corpo dei Marines, insieme a truppe della Reale Forza Terrestre saudita, penetrarono in Kuwait. Una volta in territorio kuwaitiano, entrambe le divisioni dei Marines si diressero verso Kuwait City, incontrando tuttavia scarsa resistenza nel deserto: i soldati iracheni appartenenti alla famosa Guardia Repubblicana, infatti, dopo brevi combattimenti avvenuti nelle loro trincee-bunker, si arresero in circa 150.000. La prima "Guerra del Golfo" scoppiata mesi prima entra nella fase decisiva. In questo clima mondiale teso si gioca il campionato con aggiornamenti sulla Guerra del Golfo anche durante la storica trasmissione "Tutto il calcio minuto per minuto".
Proprio con la sconfitta rimediata contro la Lazio nella partita di andata era iniziata la corsa verso il baratro del Bologna ed è stata ancora la squadra di Zoff a dare il colpo di grazia agli emiliani, che dopo questa sconfitta (più larga di quanto non dica l'1-2 finale) vedono ormai spalancarsi le porte della serie B. Senza gli infortunati Detari, Poli, Cabrini, Tricella e Bonini, Radice ha mandato in campo un Bologna Due di precario valore e per la Lazio non ci sono stati problemi. Non sono bastati grinta ed entusiasmo per colmare un divario tecnico abissale. Oltretutto oggi il Bologna gioca con la fifa addosso ed è accompagnato dalla jella che non abbandona le squadre già in disgrazia. Tutto facile per la Lazio, che avrebbe potuto chiudere il primo tempo con tre gol di scarto. La squadra romana, ha esercitato una pressione costante, mettendo a nudo i gravissimi problemi del Bologna, soprattutto a centrocampo. Verga si è disinteressato di Troglio ed è proprio dall'argentino che sono partite le azioni decisive. Buon per il Bologna che Sosa e Riedle erano in vena di generosità, altrimenti la sconfitta sarebbe stata umiliante. La Lazio ha costruito la propria vittoria con metodicità, sgretolando poco alla volta la fragile barriera difensiva bolognese, nella quale si è distinto il solo Villa. Il vantaggio laziale è arrivato al già al 22', grazie ad una delle tante fughe d: Sosa sulla sinistra con palla per Riedle che ha anticipato Cusin ed ha ritrovato la gioia del gol dopo oltre cento giorni di digiuno. Un gol storico (il primo in trasferta di un numero nove laziale) che ha paralizzato il Bologna, incapace di reagire e talmente spaventato da commettere errori ridicoli.
Al 28', Troglio ha servito Sclosa in area, Cusin si è fatto superare dal tiro del centrocampista, ma sulla linea di porta Negro ha salvato. Chi si attendeva una reazione del Bologna è stato disilluso. E' stata la Lazio infatti ad affondare ancora nel «burro» emiliano e prima della fine del tempo ha sfiorato il gol in altre due occasioni. La prima con Ruben Sosa (44') con comica respinta di Cusin e salvataggio in angolo di Notaristefano. La seconda al 45' con l'ineffabile Cusin a spasso per il campo sulle orme di Riedle e pallonetto di Pin salvato da Villa.
Nella ripresa il Bologna si è gettato all'attacco. Tutto inutile. La Lazio ha controllato senza affanno le azioni sconclusionate del Bologna (un solo pericolo al 64' con salvataggio di Bacci su Notaristefano) ed ha risposto in contropiede. Se Sosa fosse stato meno scellerato nelle conclusioni, il punteggio avrebbe potuto essere tennistico. Poi la comica finale. Dopo un paio di conclusioni del solito Sosa, la «prodezza» di Cusin. Il portiere, forse obnubilato dalla febbre, ha rinviato corto sui piedi di Sosa, che questa volta non ha potuto esimersi da segnare. Nel ridicolo è caduto anche l'arbitro Baldas, che all'85' ha convalidato un gol di Turkyilmaz segnato in fuorigioco.