Domenica 23 novembre 1986 - Roma, stadio Olimpico – Lazio-Taranto 2-1

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23 novembre 1986 - 2299 - Campionato di Serie B 1986/87 - 11ª giornata

LAZIO: Terraneo, Podavini, L.Brunetti, Acerbis, Gregucci, Marino, Poli, Caso (81' Piscedda), Fiorini, Pin, Mandelli (87' A.Schillaci). A disp. Ielpo, Filisetti, Camolese. All. Fascetti.

TARANTO: Goletti, Biondo, D.Conti (78' Romiti), Tavarilli, Serra, Paolinelli, Picci, L.Rocca, De Vitis, Maiellaro, Paolucci (53' B.Russo). All. Veneranda.

Arbitro: Sig. Acri di Novi Ligure.

Marcatori: 35' Gregucci, 71' De Vitis (rig), 72' Poli.

Note: giornata nuvolosa con pioggia. Terreno leggermente pesante.

Spettatori: 30.000 circa.

La rete di Gregucci
Una fase della gara

Una Lazio totalmente diversa, dalla bella squadra ammirata domenica contro il Modena, ha sconfitto all'Olimpico con molto affanno il Taranto che avrebbe meritato una sorte decisamente migliore. I laziali si aspettavano un avversario chiuso a riccio e forse, sia sul piano tattico che su quello psicologico, erano preparati ad un certo tipo di partita. Invece sul campo trovavano una brutta sorpresa. Il Taranto, audace e aggressivo, disorientava nettamente gli uomini di Fascetti che non riuscivano ad organizzarsi. I tarantini saltavano agevolmente il fragile centrocampo biancoceleste, al quale mancava il solito sostegno di Caso, Poli e Pin incappati in una giornata storta, portando ripetute minacce alla porta difesa da Terraneo, costretto a sfoderare tutta la sua bravura in un paio di occasioni assai pericolose. Al quinto minuto il portiere laziale respingeva con i pugni un fortissima punizione battuto da Maiellaro. Si ripeteva poco più tardi uscendo tempestivamente sui piedi di Picci, servito in profondità da Rocca. Ma l'occasione più ghiotta i pugliesi la sciupavano clamorosamente al 26': in seguito ad un cross in area effettuato da Maiellaro, la palla respinta corta finiva sui piedi di Rocca che dal dischetto spediva a lato. Come accade spesso nell'imprevedibile gioco del calcio, al 34' era la Lazio a portarsi inaspettatamente in vantaggio: Paolinelli fermava fallosamente Pin. Il calcio di punizione a spiovere battuto da Caso, veniva raccolto con uno splendido colpo di testa da Gregucci che insaccava imparabilmente da corta distanza.

I pugliesi non si scoraggiavano. Nella ripresa ricominciavano ad affondare la manovra contro una Lazio sempre impacciata. La partita scorreva piacevole e vivace. Ma l'arbitro Acri ha creduto opportuno inserirsi fra i protagonisti negativi annullando al 66', per presunto fuorigioco, la rete del pareggio di Maiellaro che è sembrata regolare. Applicando la deprecabile regola della compensazione, al 72' Acri concedeva ai tarantini un calcio di rigore per un venialissimo fallo di Gregucci ai danni di De Vitis. Il tiro dal dischetto veniva trasformato dallo stesso centravanti. Appena due minuti più tardi, la Lazio trovava uno dei pochissimi spunti validi per riportarsi in vantaggio: su un traversone di Fiorini era bravissimo Poli a scegliere il tempo giusto per raddoppiare.

Fonte: La Stampa