Domenica 20 dicembre 1987 - Udine, stadio Friuli – Udinese-Lazio 0-0
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20 dicembre 1987 - 15 - Campionato di Serie B 1987/88 - XV^GIORNATA
UDINESE: Abate, Galparoli, R.Bruno, Galbagini, Righetti, Pusceddu, Caffarelli, A.Manzo, R.Russo (81' F.Rossi), Dossena, Vagheggi. All. Sonetti.
LAZIO: Martina, Marino, Beruatto, Pin, Gregucci, Piscedda, Savino, V.Esposito (50' Galderisi), Muro (87' Camolese), Acerbis, Monelli. A disp. Salafia, Brunetti, Caso. All. Fascetti.
Arbitro: Sig. Nicchi (Arezzo).
Note: freddo, umido; campo in buone condizioni. Ammoniti: Russo, Vagheggi, Esposito. Calci d'angolo: 7-2 per l'Udinese.
Spettatori: 12.277 abbonati e 7.560 paganti, per un incasso di £. 142.662.300.
Per l'Udinese un punto prezioso contro una Lazio prudente. Sonetti frena il crollo. Soddisfatto il nuovo tecnico friulano: «Mi bastano i piccoli passi». Nel duello fra ex granata Beruatto imbavaglia Dossena. Dei bianconeri le occasioni migliori.
Dopo l’addio di Graziani c’era Dossena con la fascia di capitano e la Lazio gli ha messo alle costole un mastino come Beruatto. Dossena ha cercato di entrare in cabina di regia ma la guardia avversaria e anche l'eccessivo suo correre a tutto campo gli ha fatto perdere la lucidità del campione. Si è visto il Dossena migliore soltanto nel primi venti minuti quando con Manzo e Pusceddu ha trovato modo di imbastire veloci uno-due senza però trovare adeguate soluzioni finali E' stato Manzo per primo a concludere con un tiro oltre la traversa e poi lo stesso Dossena cinque minuti prima del riposo ha perso la migliore occasione della giornata, non riuscendogli il pallonetto sul portiere a distanza ravvicinata.
L'Udinese, più aggressiva e più veloce del solito ha pagato il ferreo controllo di Marino su Vagheggi e la lentezza dell'altra punta Russo, mentre il piccolo Caffarelli ha girato troppo spesso a vuoto. La Lazio, guardinga nei primi 45', ha osato di più nella ripresa mandando in campo Galderisi che ha dovuto però limitarsi al possesso del pallone dato che la squadra rimaneva fin troppo corta, costretta alla difensiva dagli attacchi disperati dell'Udinese. Abbiamo avuto almeno tre occasioni da rete — ha commentato Sonetti — la Lazio neppure una e non ha mai tirato in porta. Il pareggio mi accontenta perché sono per i piccoli passi in avanti.
Capitan Dossena dal canto suo ha ammesso: L'Udinese è molto migliorata sul piano della determinazione: il che significa che Sonetti è riuscito quanto meno a ridar morale alla squadra, in attesa di ridarle un volto. In fin dei conti il pareggio accontenta un po' tutti e permette sia alla Lazio che all'Udinese di trascorrere il Natale con una certa serenità.
La Lazio è arrivata allo stadio Friuli con il preciso scopo di rintuzzare il colpo di coda dell'Udinese prevedibile dopo il brusco cambio dell'allenatore. Si è vista così una Lazio assai prudente, votata al contenimento, ma l'allenatore Fascetti ha spiegato che era giusto cautelarsi perché secondo lui, l'Udinese è una squadra che può ancora tentare di raggiungere la quota promozione. Dall'altra parte il nuovo tecnico Nedo Sonetti ha così commentato: Se Fascetti fosse stato al mio posto martedì quando sono arrivato a Udine, si sarebbe messo le mani nei capelli. E stato un vero miracolo riuscire a cambiare mentalità ai giocatori bianconeri. Contro la Lazio, l'Udinese ha giocato le sue ultime carte: ha gettato nell'incontro tutta la buona volontà possibile. Ne è venuta fuori la grinta della sua linea difensiva, quella di Galparoli, Bruno, Righetti, Galbagini, Pusceddu e sugli scudi a centrocampo il rinato Manzo.
Fonte: La Stampa