Domenica 5 febbraio 1950 - Genova, Stadio Luigi Ferraris - Genoa-Lazio 2-1

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5 febbraio 1950 - Campionato Italiano di calcio Divisione Nazionale Serie A 1949/50 - XXIII giornata

GENOA: Gualassi, Pellicari, Becattini, Castelli, Cattani, Bergamo, Dante, Formentin, Aballay, Alarcón, Magni. All. Bacigalupo.

LAZIO: Sentimenti (IV), Piacentini, Furiassi, Alzani, Remondini, Sentimenti (III), Puccinelli, Flamini, Hofling, Cecconi, Nyers (II). All. Sperone.

Arbitro: sig. Cicardi di Lecco.

Marcatori: pt 18' Formentin, 27' Nyers (II), 39' Alarcon.

Note: pioggia per quasi tutto l'incontro, campo pesantissimo. Al 5' di gioco l'arbitro ha sospeso l'incontro per far riempire una buca creatasi per la pioggia. Calci d'angolo 3 a 2 a favore della Lazio.

Spettatori: 5.000.

Alcune fasi del match

La partita è stata una specie di farsa i cui attori sono stati gli atleti in campo che, nonostante l'acqua, hanno cerca, comunque, di fare un gioco decente. Gli ordini superiori dicono che le partite vanno comunque giocate a motivo del Totocalcio, ma quando la situazione è come quella di oggi, si perde completamente il senso logico del calcio e quindi dello spettacolo. I giocatori si sono dati da fare per quanto possibile umanamente e hanno dato vita ad una partita emozionante e incerta. Il maltempo ha danneggiato maggiormente la squadra più tecnica, la Lazio ed ha favorito quella più vigorosa, il Genoa. I biancocelesti sono partiti di slancio ed hanno avuto l'intelligenza di giocare il pallone al volo, evitando così che lo stesso prendesse strane traiettorie. Anche il terreno inizialmente era in migliori condizioni e questo ha giovato ai più tecnici biancocelesti. Poi, progressivamente, la stanchezza ha cominciato a minare i muscoli, il terreno è diventato un campo di patate e il Genoa ha preso il sopravvento. Al 10' Alarcon porge a Dante e da questi la sfera giunge a Magni che spara a lato di poco. Successivamente Hofling, ricevuta palla da Flamini, colpisce al volo e costringe Gualazzi ad una difficile parata all'angolo alto. Al 18' una punizione battuta da Becattini finisce sulla testa di Alarcon che appoggia a Formentin. Questi tira forte e la palla si infila tra la mano protesa di Sentimenti (IV) e la traversa. I comportamenti della difesa e del portiere biancocelesti, in questa occasione, non sono apparsi esenti da colpe. La reazione dei romani non è vigorosa ed è il Genoa a fallire il raddoppio a seguito di un'azione Aballay-Alarcon, conclusa da quest'ultimo con un tiro che Sentimenti (IV) para togliendo la palla dall'angolo. Poco dopo è Hofling che sbaglia il tiro con il portiere Gualazzi a terra. Al 27' la Lazio pareggia: Alzani batte una rimessa laterale verso Puccinelli e da questi il pallone va a Hofling. Il centravanti serve Nyers (II) che scocca una rasoiata imparabile. Il pareggio, però, dura poco. Il Genoa oggi vuole vincere e mette potenza e generosità in campo come mai accaduto quest'anno. La palla viaggia da Castelli a Dante e ritorna al mediano che crossa in area. Alarcon, "cabecita de oro", fa onore al suo appellativo e stacca di testa colpendo forte e preciso. La palla finisce in rete nonostante il volo di "Cochi". Non vi saranno più reti e nemmeno occasioni per segnare. La partita sarà sempre tirata e giocata sul filo del rasoio, ma i due portieri sbrigheranno solo lavoro di ordinaria amministrazione. I migliori del Genoa sono stati Castelli, Cattani e Bergamo. In ripresa è apparso Aballay. Nella Lazio hanno destato una buona impressione Remondini e Sentimenti (III).