Domenica 24 ottobre 1976 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Bologna 3-0
Turno precedente - Turno successivo
1904. Campionato di Serie A 1976/77 - III giornata
LAZIO: F.Pulici, Ammoniaci, L.Martini, Wilson, Manfredonia, Cordova, Garlaschelli, Re Cecconi (20' Ghedin), Giordano, D'Amico, Badiani (I). A disp. Garella, R.Rossi. All. Vinicio.
BOLOGNA: Mancini, Roversi, Cresci, Paris, Battisodo, Massimelli, Rampanti, Maselli, Clerici, Nanni (64' Chiodi), Grop. A disp. Adani, Valmassoi. All. Giagnoni.
Arbitro: sig. Ciacci di Firenze.
Marcatori: 4' L.Martini, 63' Badiani (I), 90' D'Amico.
Note: Lazio con il lutto al braccio per la morte dell'ex presidente Siliato. Per lo stesso motivo, osservato un minuto di silenzio prima dell'incontro. Questa è stata l'ultima partita giocata da Luciano Re Cecconi.
Spettatori: 40.000 circa (20.569 paganti per un incasso di 65.607.200 lire più 14.197 abbonati per una quota partita di 67.318.500 lire ed un totale di 132.925.700 lire).
Tre sole giornate di campionato non consentono ancora di poter formulare giudizi precisi sul valore delle protagoniste del torneo. Tuttavia il calcio che sta esprimendo la Lazio di Vinicio sembra avvicinarsi notevolmente alle nuove teorie sull'auspicata metamorfosi dell'antiquato «football all'Italiana». La Lazio vista oggi contro il Bologna, oltre a siglare una legittima vittoria per tre reti a zero, ha offerto all'ammirazione del pubblico la visione di un meccanismo che per la sua sincronia ha sfiorato a tratti la perfezione. Da questa premessa è facile intuire il tono della gara che ha imboccato per quasi tutti i novanta minuti una strada a senso unico. Il Bologna non è mai stato in grado di frenare la dilagante superiorità avversaria e deve ringraziare il suo portiere Mancini il quale, con i suoi prodigiosi interventi, è riuscito a contenere il passivo.
Passata in vantaggio al 4' minuto con uno spettacolare colpo di testa di Martini che aveva saputo sfruttare un invitante cross di Badiani, la Lazio ha costretto il Bologna a procedere subito in salita. La squadra di Vinicio ha avuto soprattutto il merito di non chiudersi dopo il vantaggio, ma di continuare a martellare un Bologna opaco, privo di mordente e di schemi validi. Al 64' la Lazio raddoppiava con Badiani il quale spediva in rete un potente diagonale dopo una bella discesa in tandem con D'Amico. Nonostante l'infortunio, che gli impediva di muoversi liberamente, lo stesso D'Amico, esibendosi in un autentico pezzo di bravura calcistica, portava a tre i gol laziali proprio al 90' minuto.
La compagine di Vinicio va elogiata in blocco con una nota particolare per Manfredonia, che non ha concesso neppure un pallone utile a Clerici. Giagnoni, invece, dovrà lavorare sodo per rimettere in sesto una barca che ha mostrato parecchi buchi. Purtroppo i biancazzurri hanno dovuto pagare, un caro prezzo alla sorte che li ha colpiti duramente. Re Cecconi e D'Amico, due dei più validi interpreti del nuovo corso, saranno costretti a disertare i campi di gioco per lungo tempo a causa di gravi incidenti di cui sono rimasti vittime. Le diagnosi formulate dal dr. Ziaco, che dovranno necessariamente essere approfondite nei prossimi giorni, hanno squillato come un sinistro campanello d'allarme nello spogliatoio che si preparava a gustare la festa. « Si tratta di incidenti molto gravi e invalidanti » ha sottolineato destando una certa impressione il sanitario. È chiaro che il riferimento così poco rassicurante è da mettersi in relazione all'attività agonistico - sportiva dei due atleti. Per Re Cecconi è stata diagnosticata «la lacerazione della capsula posteriore del ginocchio sinistro». L'arto verrà ingessato domani stesso. « Per questo tipo di lesione - ha spiegato ancora il dr. Ziaco - non è necessario l'intervento chirurgico, però è una delle più gravi che possa subire un ginocchio. I tempi di recupero saranno lunghi. Potrò essere più preciso in seguito ».
Tuttavia pare certo che il biondo centrocampista rischia di tornare a giocare fra tre mesi. Non meno allarmante è apparso il responso per D'Amico al quale è stata riscontrata «la rottura parziale del retto anteriore del quadricipite destro ». Il giocatore dovrà rimanere a riposo assoluto almeno per un mese. Poi potrà riprendere gradatamente. Ma anche per lui si prevede che non potrà rientrare in squadra prima di due mesi.
Gli atleti infortunati sono stati trasportati a bordo di una ambulanza in una clinica dove sono stati ricoverati. Per Re Cecconi si è trattato di un incidente singolare. Nel girarsi per passare la palla a Wilson, il ginocchio che faceva da perno si è improvvisamente bloccato. Era il 13' del primo tempo. La solita spugna ha alleviato per qualche minuto il dolore al centrocampista che sembrava essersi rimesso. Ma sette minuti più tardi, scontrandosi con un avversario, Re Cecconi restava a terra e doveva essere trasportato a braccia negli spogliatoi. D'Amico è apparso claudicante negli ultimi venti minuti della gara dopo uno scontro con Massimelli. Ma i suoi scatti e il magnifico terzo gol segnato allo scadere del tempo, non avevano lasciato minimamente prevedere la gravità dell'infortunio constatata più tardi dal medico sociale.
L'incidente capitato a D'Amico quasi certamente finirà per risolvere il problema Viola che si dava ormai per sicuro partente alla riapertura delle liste. Lo stesso Vinicio ha lasciato capire che l'ex-juventino, considerato il naturale sostituto di D'Amico, non verrà più posto sul mercato. Dal canto suo Viola, sottolineando di non aver mai assunto una posizione polemica nel confronti della Lazio, si è dichiarato ben felice di restare in forza al club biancoazzurro.
Fonte: La Stampa