Domenica 19 febbraio 2006 - Firenze, stadio Artemio Franchi - Fiorentina-Lazio 1-2

Da LazioWiki.

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19 febbraio 2006 - 3.183 - Campionato di Serie A 2005/06 - XXVI giornata

FIORENTINA: Lobont, Ujfalusi, Di Loreto, Kroldrup, Pasqual, Fiore (64' Montolivo), Brocchi, Donadel, Jorgensen (52' Jimenez), Pazzini (52' Bojinov), Toni. A disposizione: Berti, Pancaro, Brivio, Pazienza. Allenatore: Prandelli.

LAZIO: Peruzzi, Oddo, Stendardo, Siviglia, Belleri, Behrami, Dabo, Liverani, Manfredini (81' Di Canio), Pandev (68' Mauri), Rocchi (88' Tare). A disposizione: Ballotta, Keller, Mudingayi, Bonanni. Allenatore: D.Rossi.

Arbitro: Sig. Tagliavento (Terni).

Marcatori: 33' Behrami, 50' Rocchi, 60' Bojinov.

Note: giornata tiepida e ventilata, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Brocchi per gioco scorretto e Rocchi per proteste. Angoli 5-2 per la Fiorentina. Recuperi: 0' p.t, 3' s.t.

Spettatori: paganti 6.130 per un incasso di 116.045 euro, abbonati 24.066 per una quota di 426.246,36 euro.

Il biglietto della partita
Valon Behrami in azione
La rete di Valon Behrami
Esultanza sotto il settore dei sostenitori biancocelesti
Manuel Belleri marcatore implacabile
Tommaso Rocchi festeggiato dopo la rete
Di Canio esulta

La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio lascia la crisi a Firenze. Prandelli e i viola sbagliano troppo, Behrami e Rocchi li puniscono".

Continua la "rosea": Staffetta per una crisi di mezza stagione. La Lazio, che nelle ultime 10 gare (coppa Italia compresa) aveva vinto una volta sola, ritrova i tre punti contro la sua vittima preferita e si avvia a cuor più leggero verso il derby. La Fiorentina, che fino a ieri aveva sempre risposto con una vittoria dopo una caduta, stavolta lascia l'intera posta agli avversari per la seconda volta consecutiva. E abbandona la zona Champions a favore della Roma-record. La Viola viaggia col freno a mano tirato e il campanello d'allarme si fa assordante: la miseria di dieci punti in sette partite nel ritorno, quando molte altre hanno fatto meglio (persino l'Inter, persino il Parma, prossimo rivale), sono un buon motivo per interrogarsi, ripensare a uomini e modulo. Difatti Prandelli ha annunciato che qualcosa cambierà: magari lascerà il classico 4-4-2 per affidarsi al rombo, con Montolivo vertice avanzato. Quello con cui ha cercato di recuperare la sfida. Al di là delle scelte, un paio di altre cose destano preoccupazione: la difesa, che non è un esempio di solidità, e il fiato che manca. Difetti che vengono esaltati quando Toni, come ieri, non è in giornata di prodezze e non risolve le partite da solo. Non si può dire che la Fiorentina abbia giocato male, anzi è partita mettendo in apprensione la Lazio. Ma non ha sfruttato le occasioni, cosa che invece ha fatto Behrami al primo balbettio di Kroldrup e compagni di retroguardia. Poi è salito in cattedra Liverani e la gara ha preso un'altra piega. L'errore più grave dei toscani è stato proprio quello di lasciare praterie a disposizione del centrocampista che, se ha spazio, con la palla fa ciò che vuole.

La Lazio va in difficoltà quando Liverani non può far gioco, Prandelli lo sapeva e lo aveva detto alla vigilia, eppure non ci sono state le contromosse adatte. Brocchi per un po' l'ha controllato, poi lo ha perso per non ritrovarlo più. Liverani ha fatto girare la squadra, ha messo in moto i cursori di fascia, soprattutto Behrami che sulla destra ha avuto vita facile con Pasqual. Sempre Liverani ha regalato un assist al bacio per il raddoppio a Rocchi. Era l'inizio del secondo round. Qui Prandelli si è deciso a rimodellare la squadra. Dentro Bojinov per Pazzini, pieno di volontà ma anche di idee confuse. Dentro Jimenez per Jorgensen, latitante sulla fascia. E poi dentro Montolivo per Fiore, lucido negli assist ma restio al sacrificio. Col centrocampo a rombo, forse toccava a Montolivo coprire su Liverani, ma il talento ex Atalanta doveva pensare più a offendere e perlomeno è riuscito a spingere sull'acceleratore delle manovre. Jimenez ha dato più stabilità sulla fascia e Bojinov ha fatto subito capire che, adesso, tocca a lui stare al fianco di Toni. Il bulgaro con uno stupendo tiro al volo ha riaperto la sfida e con una mezza rovesciata ha rischiato la beatificazione. Con la Lazio ormai trincerata in difesa del vantaggio, la Fiorentina ha avuto altre occasioni, compreso un palo di Montolivo, e nessuno si sarebbe potuto lamentare per un eventuale pareggio. Ma quando le cose vanno male, possono anche andare peggio. Per la Viola è arrivato il momento di capire se può già stare fra le grandi o se deve accontentarsi di un posticino Uefa.


La Repubblica titola: "Al Franchi biancocelesti avanti per 2-0 con Behrami e Rocchi. Nella ripresa meglio i viola ma arriva solo un gol di Bojinov. Fiorentina ko con la Lazio e il quarto posto sfuma".

Continua il quotidiano: Una Lazio molto concreta castiga la Fiorentina che perde il quarto posto in classifica. I biancocelesti dominano nel primo tempo, la Fiorentina si riorganizza con l'ingresso di Montolivo, Jimenez e Bojinov nella ripresa. Ma sullo 0-2 (Behrami e poi Rocchi) i viola riescono solo a riaprire la partita con una prodezza del bulgaro e a colpire un palo con Montolivo. E la squadra di Delio Rossi raccoglie una vittoria importante che la reinserisce nella corsa per la Uefa. Quella con la Lazio è una partita stregata per la Fiorentina, che non la vince da dieci anni. Ma la sconfitta di oggi, la seconda al Franchi, brucia ancora di più perché consente alla Roma il sorpasso per il quarto posto. La partita conferma certe perplessità sulla tenuta difensiva della Fiorentina che ha nei centrali (specie in Di Loreto) i suoi punti deboli, anche in assenza di Dainelli. C'è peraltro da dire che davanti, se Toni non trova la strada del gol, diventa tutto difficile. La squadra di Prandelli non sembra in gran giornata sulle fasce, dove Fiore non ha molti momenti di lucidità e Pasqual riesce a mettere in mezzo dei palloni pericolosi solo su punizione, dato che dalle sue parti gli inserimenti di Oddo e la fresca verve di Behrami costringono il terzino viola a mantenere la posizione.

E' proprio Behrami al 32' a segnare il gol su una palla di Belleri: abile lo slavo nel controllare spingendosi sulla sinistra e nel battere Lobont in uscita. Poco dopo Rocchi ha un'occasione che non riesce a sfruttare al meglio, nonostante un buon controllo di palla. Lazio brillante in certi momenti, anche se la Fiorentina tenta con Toni in parecchie occasione: al 25' un'azione Ujfalusi-Fiore sfocia in un passaggio verso Toni che non arriva a toccare in gol per un soffio. Pazzini cerca di supportare il cannoniere viola, ci sono state alcune mischie in area biancoceleste, ma nessun altra vera occasione. La squadra di Prandelli cerca di pareggiare subito nella ripresa, ma trova difficoltà nell'andare al tiro e così la Lazio colpisce ancora al 4': Liverani, bravissimo, mette una palla al bacio verso destra, dove Rocchi in tuffo di testa batte Lobont. L'ingresso di Jimenez e Bojinov dà maggior spinta ai viola che sfiorano il pareggio con Toni di testa su ispirazione di Fiore al 12'. La Lazio tuttavia non perde il controllo della partita, contenendo i viola fino al 15' quando su un lungo lancio di Pasqual, Toni di testa mette la palla sul destro di Bojinov che al volo mette alla sinistra di Peruzzi: strepitoso. Il gol dà coraggio ai viola. Prandelli chiama in causa Montolivo al posto del fischiatissimo Fiore che aveva dato due palle preziose a Toni. I viola continuano a premere: al 21' Bojinov gira di sinistro a rete: Peruzzi pronto.

Un'accelerazione di Montolivo con diagonale fuori al 25' fa capire che la partita è cambiata: il pallino è in mani viola. I ragazzi di Prandelli ci provano: Jimenez (alto al 27'), Montolivo al volo (33', palo alla destra di Peruzzi), Toni (35' alto e male), Bojinov e Pasqual (40' doppia respinta del miracoloso Peruzzi), Toni (girata di sinistro fuori di poco al 42'). Tanti tentativi senza gol e quarto posto che vola via dalle mani della Fiorentina. Per la Lazio un buon biglietto di presentazione in vista del derby della settimana prossima.