Dean Fabio
Avvocato e professore di diritto. Nato nel gennaio 1932 e deceduto a Perugia il 26 agosto 2011 Fabio Dean ha passato un’intera vita con la toga addosso. Prima in magistratura ricoprendo l’incarico di pretore a Lodi e Ugento, poi scegliendo la libera professione. Tra i tanti casi celebri trattati dal professor Dean, la difesa della Lazio nell'indagine federale su Cesena-Lazio 1975/76 dove riuscì a dimostrare la totale infondatezza delle accuse di corruzione mosse verso i dirigenti biancazzurri. La difesa del Perugia calcio dopo lo scandalo scommesse e di Paolo Rossi e del maestro venerabile Licio Gelli. Fu anche mediatore per la famiglia di Carlo Celadon, il giovane sequestrato all’inizio degli anni novanta e liberato dopo due anni di prigionia. Difensore storico di Licio Gelli, l’avvocato Fabio Dean ha, come detto, legato il suo nome ad alcuni dei principali casi giudiziari italiani. Di criminalità organizzata ma soprattutto inchieste su personaggi pubblici quali anche il generale Donato Lo Prete e Lorenzo Necci. Era da tempo malato. Verso la fine degli anni Sessanta, Dean aveva lasciato per dedicarsi al ruolo di avvocato. Tanti i processi e le inchieste che lo hanno visto protagonista nei principali centri italiani. Come quelli di camorra a Napoli o l’operazione Wall street sull’infiltrazione della criminalità organizzata nel milanese ma anche il processo alla banda della Magliana a Roma. Dean è conosciuto come difensore di Gelli e di tanti altri personaggi noti. Come l’ex generale della guardia di finanza Donato Lo Prete nello «scandalo dei petroli» o di Lorenzo Necci e Sergio Melpignano nella «tangentopoli due» emersa dalle indagini della procura di Perugia. Fabio Dean è stato poi il legale della famiglia dell’estremista di destra Gianni Nardi, la cui morte, in Spagna nel 1976, è stata al centro di un’intricata vicenda verso la metà degli anni Novanta. E’ stato anche legale del pugile Gianfranco Rosi quando venne accusato di doping.
Scrive su di lui la Repubblica il 18 maggio 1990: Alto, robusto, stempiato, un tono di voce roboante, la convinzione di essere sempre dalla parte della ragione, agganci importanti nelle principali città italiane: è questo il biglietto da visita dell' avvocato Fabio Dean, mediatore tra i rapitori e la famiglia Celadon. E' partito da Perugia, una città che apparentemente è fuori dai grandi circuiti ma in pochi anni è riuscito a diventare uno dei legali più famosi e si dice anche meglio pagati della penisola. E' il difensore di fiducia di Licio Gelli. Di Dean si fida ciecamente e il legale tre annni fa ha annunciato ai giudici Pizzi e Bricchetti il rientro in Europa del Maestro Venerabile. Non ha soltanto i contatti giusti questo avvocato. E' un ottimo penalista e la fama se l'è guadagnata sul campo dopo aver cominciato la carriera in magistratura. E' stato pretore a Lodi e a Ugento. Poi ha scelto la libera professione. A Perugia gli scontri in punta di diritto con l'avvocato Stelio Zaganelli, ex sindaco socialista del capoluogo umbro, sono bene fissati nelle menti di tutti gli uditori giudiziari che hanno assistito alle infuocate udienze che hanno segnato gli esordi di questo legale molto spesso alla ribalta delle cronache. E' a Fabio Dean che nel luglio dello scorso anno l'avvocato Roberto Montorzi consegnò una lettera, poche righe per rinunciare all'incarico di parte civile nel processo per la strage avvenuta alla stazione di Bologna. Si aprì un caso che si trascina ancor oggi. Montorzi si pentì e si traformò in accusatore della magistratura dopo un incontro con Licio Gelli. Ma non è per questo che consegnò la missiva a Dean. Sono stato suo allievo a Perugia, spiegò. E ancor oggi Dean è docente associato di diritto penale presso la facoltà di giurisprudenza dell'università di Perugia, incarico che sicuramente non lascerà mai anche se la professione lo porta in giro per l'Italia per difendere celebri boss della malavita. Alla città dove è nato 58 anni fa da una famiglia di origini triestine è legatissimo. Ha sposato Valentina Cucchia, erede di una delle dinastie più ricche della capitale eugobina. Un matrimonio felice, con quattro figli. Il maggiore siede già nello studio del padre come procuratore legale. E' a Perugia che l'avvocato Fabio Dean, politicamente un riformista moderato, si è conquistato la notorietà esplosa all'inizio degli anni Ottanta quando scoppiò lo scandalo del toto nero. Fu incaricato di difendere l'onorabilità della locale società calcistica, che all'epoca militiva in serie A, e del suo gioiello, il centravanti della nazionale italiana Paolo Rossi. Un compito che divideva con l'avvocato Enzo Paolo Tiberi che pochi mesi fa è stato fra i candidati alla carica di Gran Maestro della massoneria. Nel 1981 entrò a capofitto negli affari massonici. Accettò la difesa di Licio Gelli occupandosi anche degli altri componenti della famiglia. Ha assistito il figlio del venerabile, Raffaello, quando fu arrestato per ordine della magistratura pratese. E' grazie alla conoscenza del diritto di Dean che Gelli ha evitato una condanna per sovvenzione di banda armata. I giudici fiorentini dopo aver processato il capo della P2 sono stati costretti a riconoscere di non poter procedere per questo reato per la convenzione europea di estradizione.